Mutui e prestiti: famiglie italiane indebitate ma non troppo

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La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno in questi ultimi due anni in Italia non solo dal fronte occupazionale, ma anche da quello dell’indebitamento delle famiglie che è inesorabilmente cresciuto al fine di poter far fronte non solo alle spese straordinarie, ma anche a quelle obbligate. Pur tuttavia, effettuando il confronto tra le famiglie italiane e quelle degli altri Paesi europei più importanti, il quadro è per certi versi, se non incoraggiante, meno preoccupante. Le famiglie italiane, in accordo con un Rapporto dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, sono infatti le meno indebitate d’Europa. Certo, il debito medio in Italia è cresciuto, in base alle rilevazioni dell’Associazione degli artigiani mestrina, a 24.512 euro, ma sembra poca cosa in confronto ai 67.588 euro medi a famiglia nel Regno Unito; ma anche in Francia ed in Germania, rispettivamente con 37.858 e 37.094 euro, l’indebitamento delle famiglie risulta essere più elevato.

Rispetto a quanto si possa pensare, quindi, il quadro sull’indebitamento medio delle famiglie tracciato dalla CGIA di Mestre è meno sconsolante, e lo è ancor di più quando il confronto viene fatto in funzione dell’incidenza complessiva che il debito delle famiglie italiane ha sul prodotto interno lordo nazionale. D’altronde, come tra l’altro sottolineato in passato più volte anche dal Ministro all’Economia Giulio Tremonti, sebbene l’Italia abbia un debito pubblico elevato, il nostro Paese è tra i più virtuosi al mondo per quel che riguarda proprio l’entità complessiva del debito privato.

Per questo secondo la CGIA di Mestre, nonostante tutto e nonostante la crisi e le difficoltà, l’Italia continua a reggere il confronto con gli altri Paesi europei. Basti pensare al fatto che nel Regno Unito il debito privato va ad incidere per oltre il 100% del prodotto interno lordo, mentre nel nostro Paese è pari quasi ad un terzo, per la precisione al 39,3% così come rilevato dalla CGIA di Mestre.