Ceccuzzi (PD): “Detrazioni più alte sui Mutui”. Chi ci sta?

Segnali. Che chi è in cattiva fede può interpretare come primi moniti di una campagna elettorale che si annuncia infinita, specialmente ora che la crisi di governo sembra segnata, mentre chi –come noi, almeno in questo caso- vuole credere alla buonafede, anche a quella dei politici, può leggere come un piccolo impegno concreto a fronte di tante grandi promesse irrealizzabili e –puntualmente- irrealizzate; coerenza. Peccato che ci si trovi a fine legislatura; peccato che ora il Parlamento stia preparando la smobilitazione ed abbia, dunque, preoccupazioni più urgenti (concetto questo, di per sé, alquanto relativo e opinabile) da assolvere; peccato, sì, perché questa che andiamo ad illustrare potrebbe essere una proposta da programma di Governo, buona per rilanciare il mercato immobiliare da un lato e per dare una speranza, dall’altro, ad una generazione –i giovani- un po’ maltrattata in questi ultimi anni.

Acquistare casa con un mutuo: spesso è un trilocale

Nonostante i prezzi medi delle case in Italia siano scesi negli ultimi tre anni, contestualmente anche i redditi dei cittadini del nostro Paese hanno subito la “mazzata” della crisi finanziaria ed economica. Con la conseguenza che acquistare la casa in contanti, senza sottoscrivere un finanziamento ipotecario, è e continua a rappresentare un lusso per pochi. Anche con un mutuo l’acquisto della casa non è comunque facile; serve infatti un reddito adeguato per ottenere importi di mutuo “compatibili” con il valore d’acquisto della casa dei propri sogni, e le banche, tra l’altro, non offrono di norma somme superiori all’80% del valore dell’immobile. Anzi, molto spesso a mala pena la banca offre il 70% del valore, ragion per cui per un casa che, ad esempio, costa e vale 180 mila euro, la famiglia per l’acquisto dell’immobile con un finanziamento ipotecario deve “avere in tasca” circa 50 mila euro senza considerare i costi e le spese accessorie, a partire da quelle per il notaio.

Piano Famiglia: a settembre, 30.868 i mutui sospesi

Crescita nel numero – come era naturale aspettarsi – ma non nell’intensità del fenomeno, e questa non può che essere considerata una buona notizia. Tra febbraio e settembre, le banche hanno sospeso mutui a circa 31mila famiglie italiane nell’ambito del cosiddetto Piano Famiglie, la misura di sostegno messa in campo per alleggerire i bilanci di alcuni nuclei in difficoltà (a causa della perdita del lavoro, o del principale portatore di reddito). Secondo i dati pubblicati dall’ABI, sono per la precisione 30.868 i contratti ai quali è stata applicata la misura della sospensione delle rate.

Fondo di solidarietà mutui ai nastri di partenza

Dopo tanto attendere, manca oramai pochissimo per la partenza del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, una misura messa a punto dal precedente Governo di centrosinistra, ma rimasta fino ad ora in “ghiaccio” a causa dell’assenza del relativo Decreto di attuazione. Adesso che il Decreto da parte del Ministro all’Economia è stato firmato, le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, nel rispetto dei requisiti, potranno presentare domanda alle banche a partire da lunedì prossimo, 15 novembre 2010, compilando un apposito modulo che, tra l’altro, si può andare a scaricare direttamente dal sito Internet del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Rispetto alla moratoria ABI-Consumatori, le banche non devono esprimere un’adesione visto che la misura è stata stabilita per Legge; pur tuttavia, le risorse del Fondo non sono così ampie come in molti speravano, a partire dalle Associazioni dei Consumatori, ragion per cui le famiglie in difficoltà con il mutuo da lunedì prossimo farebbero bene ad affrettarsi nel presentare l’istanza.

Mutuo BancoPosta: spread in offerta

Gentile cliente, approfitta della nostra offerta fino al 30 novembre 2010.

Ormai la concorrenza, anche nel settore dei prodotti bancari di risparmio ed investimento o -come in questo caso- di finanziamento, non soggiace più alle regole della solennità che si applicava in passato: le banche, in crisi a causa della crisi e della perdita di fiducia che stanno scontando dopo aver messo sul mercato prodotti di dubbia qualità, cercano un rilancio mendiante reclame televisive o proposte da prendere al volo, quasi che il mercato del risparmio e le richieste di finanziamento possano essere decise “sui due piedi”, senza un reale approfondimento.

Mutui Intesa Sanpaolo: surroga con Domus Block e Domus Fisso

In questo momento, con il Gruppo Intesa Sanpaolo, per chi applica la surroga, e sottoscrive i finanziamenti ipotecari Domus Block e Domus Fisso, può fruire di condizioni promozionali. A darne notizia attraverso il proprio sito Internet è il Gruppo bancario nel ricordare come con la surroga sia possibile trasferire in Intesa Sanpaolo un mutuo, che è stato già acceso presso altre banche, senza alcun costo; i costi notarili, e quelli relativi ad un’eventuale nuova perizia da effettuare sulla casa, sono infatti a carico di Intesa Sanpaolo. La portabilità con surroga, nello specifico, è possibile con Intesa Sanpaolo per i mutui ipotecari non solo con finalità d’acquisto, ma anche di ristrutturazione della casa ad uso residenziale. Il tutto con il vantaggio di poter scegliere la durata di rimborso più congeniale alle proprie esigenze e capacità di spesa; con la conseguenza che la rata mensile diventa più sostenibile.

Mutui, le Polizze assicurative sulla vita passano all’ISVAP

Fatta la Legge, trovato l’inganno. Non sarebbe la prima volta che succede, specialmente in Italia, bensì sarebbe – forse – la prima volta che si cerca di porre rimedio ad una situazione evidentemente ingiusta, anche se per arrivare a questo passo “fatale” il percorso non è stato caratterizzato da un movimento massiccio dei consumatori e delle associazioni che difendono i loro diritti bensì… da una lotta tra giganti, senza esclusione di colpi e dall’esito ancora sostanzialmente incerto in vista dei possibili ricorsi presso tutte le sedi competenti o presunte tali che ci aspettiamo avanzino gli sconfitti. Perché, come abbiamo avuto modo di ricordare altrove, si tratta di una lotta, anzi di una torta da 2 miliardi di euro che finiranno nelle tasche dell’uno piuttosto che dell’altro gigante; decisamente una bella boccata d’ossigeno!

Sospensione mutuo: aggiornamento ABI sulla moratoria

Alla fine dello scorso mese di settembre in Italia, dall’avvio della misura, sono stati sospesi con la moratoria ABI mutui per la prima casa a ben 31 mila famiglie. A comunicarlo nel consueto aggiornamento mensile è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel sottolineare come i finanziamenti ipotecari sospesi ammontino complessivamente, per controvalore, a 4 miliardi di euro. Di conseguenza, continua ad aumentare la quota di famiglie titolari in Italia di un mutuo che, avvalendosi dell’adesione alla moratoria da parte del sistema bancario, presenta domanda per ottenere la sospensione del pagamento delle rate mensili del finanziamento ipotecario per un periodo pari a dodici mesi. In merito ricordiamo che le Banche, di propria iniziativa, possono anche estendere le “condizioni minime” di accesso previste dalla moratoria dell’ABI, ragion per cui ci sono Istituti che hanno allargato i criteri di adesione ad una misura molto importante per chi a causa di imprevisti ed eventi negativi, anche legati alla crisi, non riesce più a pagare e ad onorare con puntualità la rata mensile.

Alluvione, Cassa di Risparmio del Veneto sospende i mutui alle famiglie colpite

Lontano dai riflettori e dai salotti televisivi, distante anni luce dai piagnistei che abbiamo dovuto sopportare in altre drammatiche occasioni, il Veneto prova a ripartire dopo aver scontato le conseguenze dell’alluvione dei giorni scorsi, figlia di un’urbanizzazione selvaggia e di una cura del territorio che ormai è andata perdendosi (oltreché di precipitazioni di notevole entità). Consapevole del fatto che da certe situazioni è possibile uscire solo “facendo squadra”, piuttosto che disperdere le energie nella lamentela, la regione (qui intesa non come istituzione ma come nucleo di persone e imprese territorialmente contigue) si è impegnata per cercare di alleviare le difficoltà cui dovranno far fronte le famiglie alluvionate.

Moratoria mutui PMI: oltre nove domande su dieci ammissibili

Attualmente, nel rispetto dei relativi requisiti, possono richiedere la sospensione del pagamento del mutuo non solo le famiglie che hanno acquistato la prima casa con un finanziamento ipotecario, ma anche le piccole e medie imprese grazie ad un apposito Avviso comune che nei mesi scorsi è stato siglato dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con il Governo e con le Associazioni imprenditoriali. Ebbene, in data odierna l’ABI ha fornito un nuovo aggiornamento sulla moratoria dei mutui, dei prestiti, dei finanziamenti e dei leasing stipulati dalle piccole e medie imprese con il sistema bancario, da cui è emerso come rimanga elevato il tasso di domande presentate che gli Istituti di credito hanno giudicato ammissibili. Tale percentuale, infatti, è pari a ben il 91,3% a fronte solamente di un 2,9% di istanze che invece non è stato accolto; la quota restante di domande presentate non è stata invece ancora esaminata o è in fase di istruttoria per la quale di norma ci vogliono all’incirca 30 giorni. L’aggiornamento ABI sulla moratoria sui mutui delle PMI è quello al 30 settembre scorso, quando grazie alle sospensioni sono sinora rimasti nelle casse delle piccole e medie imprese ben 13 miliardi di euro di liquidità.

Mutuo Last Minute di Banco Popolare: affrettatevi!

Mutuo a tasso fisso, finanziamento a tasso variabile… Sono questi i dilemmi che attanagliano molte famiglie italiane, specie quelle di più recente costituzione, in questo (quasi) post-crisi che ha riscritto parecchie delle certezze che si potevano avere in passato. Gli analisti sono concordi nell’osservare che, se solo sei mesi or sono sarebbe stato di gran lunga preferibile richiedere un mutuo a tasso variabile per approfittare del crollo del tasso Euribor (rispetto al quale il tasso variabile viene calcolato), oggi conviene affidarsi al fisso in virtù del fatto che il tasso IRS (di riferimento) è ai minimi mentre il concorrente sta tornando ad alzare la testa, e se nel primo caso la situazione è sostanzialmente prevedibile nel secondo non si potrà mai sapere quanto in alto possa arrivare il tasso variabile.

Mutui famiglie in difficoltà: le iniziative di Banca Marche

Oltre all’adesione alla moratoria sui mutui prima casa dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, siglata con le Associazioni dei Consumatori, la Banca Marche porta avanti sul territorio regionale anche altre iniziative finalizzate a venire incontro a quei nuclei familiari che hanno acceso un mutuo e che ora si trovano in difficoltà con il pagamento della rata mensile a causa di eventi negativi, in particolare di natura occupazionale, strettamente legati alla crisi finanziaria ed economica. Ad esempio, la Banca delle Marche aderisce al Protocollo d’Intesa per il sostegno ai lavoratori ed alle aziende in situazioni di crisi dell’Amministrazione regionale al fine di permettere, tra l’altro, la sospensione del pagamento della rata del mutuo per un periodo pari a massimi dodici mesi consecutivi per chi, titolare del finanziamento ipotecario, risulta essere un lavoratore in cassa integrazione straordinaria. Inoltre, sul territorio della Regione Marche l’Istituto è intervenuto anche con operazioni di anticipo, a favore delle aziende impossibilitate a farlo, del pagamento della cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga.

Mutui Tasso Fisso, si muovono le banche

Quando studiavo storia alle superiori, ricordo il mio professore asserire che un quotidiano di opposizione (il riferimento era al Corriere della Sera di Albertini, primi del Novecento) è un quotidiano destinato ad una sorte fortunata ed a venere numerose copie, ossia a fare successo. Riferisco di questo assunto qui, parlando di mutui, perché mi sembra che questa sia anche la strategia messa in campo da alcuni grandi gruppi bancari in questo frangente di crisi e confusione, alla faccia di chi invece ha deciso di cavalcare l’onda lunga delle richieste provenienti dal mercato. La presunzione, mia così come – credo – anche di questi istituti, è che andare in controtendenza adesso possa far partire in vantaggio più in là, con il non secondario privilegio di disporre di un portafogli decisamente meno “a rischio” rispetto a quelli di cui si sta dotando la concorrenza.

Mutuo prima casa con i contributi della Regione Lombardia

A partire dal prossimo 1 dicembre 2010, nella Regione Lombardia, si aprono i termini per ottenere i contributi regionali per l’acquisto della prima casa a favore delle fasce più deboli della popolazione. A darne notizia è stata l’amministrazione regionale nel mettere in risalto come l’ammontare del contributo, in passato prima pari a 5.000, e poi a 6.000 euro, adesso sale per singola richiesta fino a ben 8.000 euro in virtù dell’aggiunta di un ulteriore bonus. Tale bonus, nello specifico, è pari a mille oppure a duemila euro a seconda che la classe energetica dell’immobile sia “B” oppure “A”; quindi, il contributo massimo ottenibile per singola richiesta è pari a ben ottomila euro a fronte di una dotazione finanziaria complessiva a sostegno della misura che è pari a dieci milioni di euro. Le categorie ammesse al contributo, come sopra accennato, sono le fasce deboli della popolazione: dai nuclei familiari con almeno tre figli a carico alle gestanti sole e passando per le giovani coppie ed i genitori soli che hanno uno o più figli minori a carico.