Alluvione Veneto: Banca Mediolanum sospende Mutui e prestiti e apre un conto di solidarietà

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Il nome dice che il gruppo è nato, lavora e “si riconosce” in Milano, ma come potremmo dargli torto? Del resto, il capoluogo lombardo è senza dubbio il centro motore della vita economica italiana. Il cognome e l’accento del fondatore del gruppo stesso, invece, tradiscono una provenienza evidentemente veneta (Ennio Doris è nato a Tombolo, in provincia di Padova), così come venete sono le popolazioni tanto duramente colpite da un’ondata eccezionale di precipitazioni (circa mezzo metro in soli tre giorni) e dalle conseguenti alluvioni di cui si è parlato la scorsa settimana.

Alluvione fa rima con devastazione e –successivamente- ricostruzione, specie se si è costruito (tirata d’orecchi) in aree di golena riservate al deflusso delle acque. Preso atto che il problema esiste, e può essere arginato evitando di ricostruire in futuro dove la natura ha dimostrato di poter colpire, resta il problema del denaro necessario per rimettere tutto in piedi. Una spesa di cui lo Stato si farà carico solo in parte mediante agevolazioni fiscali che a quanto pare sono state promesse, ma non può essere sufficiente.

È per questo motivo che Banca Mediolanum ha annunciato che offrirà a tutti i propri clienti residenti nelle zone colpite dall’alluvione, e con attivi un mutuo o un prestito, la possibilità di sospendere il pagamento delle rate per un anno. La decisione segue quella di altri istituti operanti sul territorio, di cui abbiamo dato conto altrove. Il gruppo finanziario ha inoltre aperto un conto corrente dedicato all’emergenza mediante il quale raccogliere donazioni di solidarietà da destinare ai cittadini più colpiti, con la promessa che i contributi ottenuti (versabili anche da chi non è correntista Mediolanum) saranno “seguiti” e la destinazione finale dell’aiuto dovrà essere comunicata a chi ha ascoltato l’appello di solidarietà.