Mutui, Obama vara nuove regole

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L’appeal non è lo stesso di un tempo, ma il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non si vuole rassegnare ad un oblio tanto repentino quanto imprevisto. È per questo che, dopo aver fatto ingoiare al Congresso il boccone amaro della riforma sanitaria e dopo aver promesso (ma saprà mantenere?) una svolta verde che ancora tarda a veder dimostrata la propria efficacia, Obama sta cercando di muoversi anche sul fronte di una riforma del settore finanziario, finito al centro del ciclone per aver innescato una crisi mondiale senza precedenti a memoria d’uomo. È per questo, è così, che è nata la regolamentazione in materia di mutui, con una proposta che sembra avere tutte le carte in regola per essere convertita in legge nei prossimi giorni. Non senza polemiche…

“Mutui più sicuri, ma così cari che saranno in pochi a poterseli permettere”, hanno tuonato le banche dopo aver scoperto quali sarebbero stati i contenuti della proposta-Obama. “I criteri per l’erogazione non sono mai stati così stringenti negli ultimi 20 anni”, rincarano gli istituti, ma il Presidente ha deciso per un ulteriore inasprimento di regole effettivamente troppo blande (del resto, la crisi è qui a dimostrarlo…): le banche dovranno tenere nel loro portafogli almeno il 5% dei mutui cartolarizzati e dovranno assicurarsi che i mutuatari abbiano la capacità per ripagare i mutui.

Inoltre si prevedono novità per le perizie, già regolamentate subito dopo l’inizio della crisi dei mutui: viene infatti disposto che ad accertare lo stato “di salute” (economica) della famiglia richiedente siano società peritali iscritte in un registro di Stato. Questa proposta sembra favorire le grandi banche a scapito delle piccole realtà, con una concentrazione sempre maggiore del rischio in poche mani, ma il “Regulator” sostiene che l’ombrello al fallimento di banche di dimensioni enormi (troppo grandi per fallire, e che quindi dovrebbero essere salvate dallo Stato) dovrebbe arrivare, in automatico, dalla maggiore sicurezza dei nuovi mutui. Speriamo che basti…