Mutui, gli USA hanno la soluzione: rate più basse per tutti

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Superata, come ormai tutti sono concordi nell’asserire, la fase più virulenta della crisi economica, resta ora da capire come le nazioni-guida abbiano intenzione di rilanciare, sul tavolo verde di quella scommessa che si chiama ripresa. Come al tavolo del casinò c’è chi sceglie di puntare sul nero, piuttosto che sul rosso, perché “si vince più spesso” (benché resti da definire quanto conti la scaramanzia e quanto il calcolo probabilistico, in un gioco come questo), anche nella grande roulette dell’economia esistono alcune leggi cui la platea dei consumatori ha dimostrato di non saper fuggire. Una di queste recita che “a maggiore disponibilità corrisponde una più alta predisposizione al consumo”, ed è proprio su questo assunto che intende basarsi la Federal Reserve americana per pilotare il rilancio dell’economia a stelle e strisce.

La ricetta preparata da Bernanke è così semplice da poter generare solo due differenti reazioni: l’ammirazione che si deve davanti all’opera di un genio, oppure il timore che da qualche parte ci sia un trucco e che qualcosa non funzionerà. Resta comunque il fatto che il banchiere capo avrebbe un asso nella manica ancora in mano, da giocare al momento più opportuno: una nuova manovra tesa ad alleggerire i mutui, così da – per converso – ingrossare i non molto gonfi portafogli dei risparmiatori americani. Martedì e mercoledì il Federal Open Market Committee, l’organismo incaricato della politica monetaria negli Usa, deciderà sui tassi d’interesse:

l’impressione comune è che da questo punto di vista nulla possa cambiare (al massimo si tenterebbe un ribasso, che però non è possibile perché siamo già a quota zero), ma anche che l’occasione possa rivelarsi propizia per lanciare una seconda tranche del programma di “quantitative easing”, allentamento quantitativo che pomperebbe moneta fresca nell’economia attraverso l’acquisto di titoli. La questione riguarda 10mila miliardi di dollari di investimenti nei mutui ipotecari: è chiaro che ritoccare al ribasso le relative rate può essere uno stimolo eccezionale per rilanciare i consumi degli americani. Ammesso che si trovi la quadratura del cerchio con tutte le società che quei mutui li finanziano o li garantiscono…

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