Mutui Subprime USA: vecchi rischi, nuovi controlli

Mutui Subprime, atto secondo. Con la differenza, non da poco, che se il mercato è tornato a fare quello che sapeva fare benissimo anche prima dell’esplosione della bolla speculativa nel 2007 (e soprattutto con le conseguenze che abbiamo visto a partire dai primi mesi del 2008), chi deve svolgere attività di garanzia e controllo se non altro sa a cosa si può andare incontro se si lascia che la molla della finanza creativa e poco trasparente torni a caricarsi. Negli Stati Uniti, ad esempio, case di investimento e risparmiatori sono tornati sul piede di guerra, ed hanno cominciato a chiedere maxi risarcimenti alle banche che, come ha fatto un colosso del credito quale è Bank of America, stanno tornando a fare profitti mediante la collocazione di prodotti di dubbia qualità, legati a subprime il cui valore si è dissolto.

Mutui USA: Freddie Mac chiede aiuto alla Fed, servono 6 miliardi

Mentre in America si dibatte sull’opportunità di giocarsi “il carico” di briscola, quell’asso nella manica che consentirebbe alla Federal Reserve di ridurre le rate dei mutui ipotecari contratti dai risparmiatori a stelle e strisce (un affare da 10mila miliardi di euro) ingrossando i portafogli di ciascuno di essi e rilanciando così i consumi, l’onda lunga della recessione – e prima ancora dell’insolvenza sui mutui a maggior rischio – non sembra aver concluso spettacolarmente sulla spiaggia che attende il suo frangersi il proprio percorso distruttivo. O almeno questo è quanto sembra indicare l’ennesima richiesta d’aiuto lanciata dal gigante dei mutui Usa, Freddie Mac.

Mutui, gli USA hanno la soluzione: rate più basse per tutti

Superata, come ormai tutti sono concordi nell’asserire, la fase più virulenta della crisi economica, resta ora da capire come le nazioni-guida abbiano intenzione di rilanciare, sul tavolo verde di quella scommessa che si chiama ripresa. Come al tavolo del casinò c’è chi sceglie di puntare sul nero, piuttosto che sul rosso, perché “si vince più spesso” (benché resti da definire quanto conti la scaramanzia e quanto il calcolo probabilistico, in un gioco come questo), anche nella grande roulette dell’economia esistono alcune leggi cui la platea dei consumatori ha dimostrato di non saper fuggire. Una di queste recita che “a maggiore disponibilità corrisponde una più alta predisposizione al consumo”, ed è proprio su questo assunto che intende basarsi la Federal Reserve americana per pilotare il rilancio dell’economia a stelle e strisce.