Eurispes, Rapporto Italia 2011: il mutuo è una difficoltà per il 40% dei contraenti

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Stavolta a decretare situazioni di complessità economica che interessano la penisola è l’Eurispes, secondo cui una famiglia su tre intacca i propri risparmi e il 40% ha difficoltà a pagare il mutuo. E’ il quadro contenuto all’interno del rapporto Italia 2011. Quel che si evince dando una lettura al rapporto è che “sopravvivere alla crisi non vuol dire soltanto modificare le abitudini e gli stili di vita. Molto spesso accade che, nonostante si presti attenzione al bilancio familiare tagliando le uscite superflue, il budget mensile non sia comunque sufficiente a coprire il fabbisogno ed è necessario ricorrere ai risparmi familiari: questo accade a circa una famiglia italiana su tre (36,2%)”.

Analizzando il dato inerente alla propensione al risparmio, prevale il pessimismo. Il 33,8% degli intervistati prevede che, con molta probabilità, non riuscirà a risparmiare nulla nel prossimo anno ed il 23,6% ne è proprio sicuro. I pessimisti rappresentano il 57,4%. Complessivamente il 30,6% degli italiani sono fermamente convinti (8,4%) o comunque determinati (22,2%) a risparmiare qualcosa nel corso del prossimo anno. Le famiglie del Bel Paese infine sono “in sofferenza” rispetto ai mutui e gli affitti. Ancora dal rapporto:

“La casa rappresenta da sempre il capitolo di spesa più incisivo per l’economia familiare e, dai risultati della rilevazione, emerge un quadro preoccupante se si confrontano i dati del 2011 con quelli dell’anno precedente: il 40% delle famiglie italiane ha difficoltà a pagare la rata del mutuo (rispetto al 23,2% del 2010) e il 38,1% (contro il 18,1% del 2010) a pagare il canone d’affitto. Soprattutto il dato sui mutui sembra essere in linea con l’aumento delle insolvenze registrato in questi ultimi anni nel nostro Paese”.

E anche quando si indaga sulla condizione economica non individuale, ma complessiva della famiglia dell’intervistato, la situazione appare preoccupante: sono in diminuzione le famiglie italiane che, nonostante tutto, riescono a risparmiare qualcosa (26,2% contro il 30,8% del 2010) e a raggiungere l’oramai ambito traguardo della “fine del mese” (61% vs 66% del 2010). Un traguardo che rappresenta invece uno scoglio insormontabile per il 35,1% delle famiglie (nel 2010 erano il 28,6%); si tratta di un disagio particolarmente acuto nel Sud (43%), nel Nord-Est (37%) e nelle Isole (36,5%).