Mutui. Europa, che fiducia: irrigidimenti scomparsi. La situazione italiana

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Sembra essere ufficialmente cominciata la stagione della fiducia, se non altro sul mercato dei mutui. Che sia una bella notizia, dopo che la fiducia è stata per lunghi anni accordata a chiunque e le conseguenze di questa dabbenaggine si siano viste con il crollo dei mutui subprime USA che ha trascinato il sistema economico mondiale sull’orlo del baratro, è tutto da stabilire: bisognerebbe sapere come hanno preso ad operare le banche di tutto il mondo, visto che gli studi asseriscono che le italiane siano in materia tra le più virtuose (e quindi, almeno da questo punto di vista, possiamo stare tranquilli). Di certo, in questa situazione gongolano i costruttori edili e i risparmiatori intenzionati ad investire nell’acquisto di un’abitazione di proprietà, dal momento che gli irrigidimenti nei prestiti alle famiglie sono scesi su scala europea a quota 0%, dal 10 riscontrato nei due trimestri precedenti.

Che vuol dire che le banche sono tornate a concedere prestiti onerosi, magari ponendo all’ingresso delle barriere così persuasive da aver convinto chi non se lo può permettere a desistere dall’intenzione di richiedere un prestito così importante. All’origine della maggiore fiducia delle banche, e sono le banche stesse a dircelo, ci sarebbe una riduzione del contributo proveniente dai fattori di rischio, quali le prospettive economiche generali e quelle del mercato immobiliare, nonché la diminuzione del contributo dei costi di provvista e dei vincoli di bilancio.

Non è ancora del tutto così in Italia, dove anche nel terzo trimestre dell’anno sono rimaste sostanzialmente invariate le restrizioni nell’accesso al credito. In particolare, gli operatori dell’intermediazione immobiliare segnalano che le famiglie in difficoltà ad accendere un mutuo sono ancora una quota molto elevata, vicina al 90%. Questo perché le banche italiane, e non ci sentiamo di dargli torto dopo lo scotto pagato vedendo cosa succede a chi vive una vita a debito, richiedono spesso garanzie aggiuntive oltre ad offrire una copertura più bassa del mutuo rispetto al prezzo di acquisto della casa.

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