Mutui in Italia, quali sono le regioni con il maggiore debito

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Anche se chiaramente stiamo vivendo un contesto economico particolarmente complesso e complicato, che inevitabilmente viene condizionato da un gran numero di elementi soprattutto correlati alla guerra in atto tra Ucraina e Russia, ma non solo. Infatti, a incidere sulla situazione troviamo anche l’inflazione e l’aumento costante dei tassi di interesse da parte della Fed e della Bce.

Insomma, nonostante tutto, è vero che le famiglie italiane hanno cercato di non perdere la fiducia e, per tale ragione, hanno continuato a investire sul mondo del mattone. Ebbene, Mister Credit ha realizzato una ricerca davvero molto interessante, con l’obiettivo di creare una vera e propria mappa di quanto le persone stanno facendo ricorso attualmente a prestiti e mutui sul territorio italiano.

Stando all’analisi dei dati che è stata fatta si può notare come, nel corso del primo semestre del 2023, il numero degli italiani che attualmente pare avere un contratto di credito rateale attivo tocca il 51,4% rispetto alla popolazione chiaramente con più di 18 anni.

Dal punto di vista pro-capite, nel corso dei primi sei mesi dell’anno attuale, ecco che la rata media che viene rimborsata mensilmente, si aggira intorno ai 322 euro, con un aumento pari al 5,6% in confronto al 2022. L’esposizione residua, definizione che corrisponde alle somme pro-capite che devono essere ancora rimborsate in futuro per l’estinzione dei contratti che sono attivi, arriva fino a 34875 euro. Anche in questo caso, si è notato un incremento pari al 9,3% in confronto all’ultima rilevazione che è stata fatta.

Dando uno sguardo un po’ più approfondito ai mutui, si può notare come si è verificato a tutti gli effetti un incremento delle rate, con un aumento pari al 13,5%, così come è cresciuta anche l’esposizione residua, con un +10,8% in confronto al totale. A salire sono stati anche i prestiti finalizzati, che hanno fatto registrare un aumento non solo dal punto di vista dei contratti in corso, +12,3%, ma anche per quanto riguarda i contratti attivi, +11,9%.

Da notare, inoltre, come nel corso dei primi sei mesi del 2023, non solo l’importo della rata mensile, ma anche l’esposizione residua sono stati registrati in crescita. La motivazione è legata da un lato certamente all’aumento dei tassi di interesse, ma dall’altro è anche vero che rimane sempre una problematica importante a livello di inflazione, che può portare le famiglie a dover fare ricorso al credito per poter affrontare le spese, dall’importo più alto rispetto al passato chiaramente.