Mutui, Consiglio di Stato vs. Antitrust: “Portabilità ok, avanti così”

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Lo scorso venerdì, il Consiglio di Stato ha scritto una sentenza – come sempre in Italia – destinata a fare molto discutere. Ne parliamo, naturalmente, anche noi, non fosse altro perché concerne l’argomento di principale interesse di questo blog: i mutui. Alcuni mesi (anzi: stiamo parlando di quasi due anni!) or sono, le associazioni dei consumatori, in questa particolare occasione di battaglia guidate dal “generale” Antitrust (quindi un pezzo da cento, essendo un organismo di controllo e non un collettore di intenti ed opinioni), avevano presentato un esposto ricorrendo contro una ventina di istituti di credito, accusati di “utilizzare delle pratiche commerciali non corrette” rispetto alla normativa vigente sulla portabilità gratuita dei mutui.

L’Antitrust era infatti giunta, al termine di una scrupolosa ed attenta analisi, alla conclusione secondo cui la legge Bersani, che introduceva la portabilità gratuita dei mutui, non era stata di fatto rispettata da molti istituti; trasferire il mutuo da una banca ad un’altra restava in molti casi un passaggio oneroso, cosa che invece non avrebbe dovuto essere, e di qui scattò la richiesta di una multa indirizzata a un pool di banche operanti in Italia, compresi grandi gruppi come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps. Ammontare della contestazione: 10 milioni di euro (non certo bruscolini, specie in periodo – come è questo – di crisi economica).

Ma a causa dell’assenza “di elementi univocamente indizianti la presenza di una pratica commerciale scorretta”, il TAR del Lazio aveva dato ragione alle banche già nel 2009. Convinto del fatto proprio, l’Antitrust ha portato la sentenza davanti alla Sesta Sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Giuseppe Barbagallo, la quale ha confermato il giudizio espresso lo scorso anno. E sono insorte le associazioni dei consumatori: “L’Antitrust deve proseguire la sua battaglia utilizzando però strumenti inoppugnabili e inviando la Guardia di finanza nelle sedi degli istituti di credito per verificare in modo certo le pratiche scorrette delle banche”. La sensazione è che si stia preparando un nuovo capitolo…