Lagarde svela cosa succederà nei prossimi mesi

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Il discorso che è stato fatto da parte della presidente della Bce, ovvero Christine Lagarde, ha messo in evidenza un aspetto decisamente interessante, ovvero che nemmeno un Paese che fa parte della zona euro finirà in uno stato di recessione nel 2023. È stata proprio quest’ultima a svelare come le proiezioni che sono state fatte più di recente da parte del Fondo Monetario Internazionale e dalla Commissione Europeo tolgono ogni preoccupazione per il 2023. A quanto sembra, infatti, quest’anno non si verificherà alcun tipo di contrazione dell’economia dei Paesi membri dell’Unione Europea, anche se le previsioni di inizio anno erano particolarmente pessimistiche.

La Lagarde ha voluto concentrarsi anche sul mercato del lavoro, mettendo in evidenza come i salari faranno registrare una crescita decisamente più veloce rispetto a quella registrata fino a questo momento. È chiaro che si tratta di un trend che è ben supportato da parte di una dinamica occupazionale che si sta mostrando davvero molto solida. La tematica principale è senza dubbio quella correlata alle trattative a livello salariale. È quest’ultimo il sistema mediante il quale i salari possono riuscire ad effettuare quel salto compensazionale in confronto all’inflazione, che si dimostra ancora parecchio alta.

Va detto che buona parte delle aspettative legate all’inflazione si attestano intorno al 2%, tali misure hanno bisogno di un controllo costante e continuo. La Lagarde ha voluto anche mettere in evidenza il rapporto annuale del 2022 che è stato realizzato dalla Bce durante la seduta plenaria in Parlamento europeo. Nel corso della seduta, la Lagarde ha messo in evidenza quali potrebbero essere i principali pericoli legati alle prospettive di crescita, che al momento hanno raggiunto un maggior livello di equilibrio in confronto al mese di dicembre dello scorso anno. Al contempo, il fatto che la guerra tra Russia e Ucraina non sia ancora finita continua a rappresentare un importante rischio al ribasso, ma va detto che se si trovasse un’intesa di pace e lo shock energetico venisse risolta, la crescita ne risentirebbe molto positivamente.

La Lagarde ha continuato chiarendo come alla Banca Centrale Europea è arrivato il conferimento di un mandato del tutto democratico, il cui scopo è quello di garantire che i prezzi nell’eurozona rimangano il più possibile stabili. In poche parole, la Lagarde ha voluto mettere nuovamente in evidenza il ruolo centrale della Bce, ovvero quello di provvedere a tutelare, in tutti i modi possibili, la crescita economica e la stabilità dei Paesi membri, ragion per cui la Bce opera con un notevole livello di indipendenza.