Mutui a tasso variabile, le rate continuano ad aumentare

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Pare proprio che di qui a breve possa esserci un nuovo incremento operato dalla Banca Centrale Europa. Secondo diverse stime da parte degli addetti ai lavori, tutto questo potrebbe voler dire che le rate dei mutui potrebbero subire un’ulteriore spinta verso l’alta. Sembra proprio, quindi, che la crescita delle rate si possa aggirare intorno ai 35 euro, ovviamente solo per tutti coloro che hanno sottoscritto un prestito con il tasso variabile.

Insomma, non è proprio un periodo particolarmente semplice e positivo per tutti coloro che hanno un mutuo a tasso variabile. Infatti, la maggior parte delle simulazioni stanno portando in dote un bel po’ di preoccupazione. Qualora dal 2 febbraio prossimo in avanti la Banca Centrale Europea dovesse dare un altro ok ad un ulteriore aumento dei tassi pari a 50 punti base, ecco che la rata di un mutuo medio potrebbe vedere una crescita che si aggira intorno ai 35 euro all’incirca.

Stando all’analisi che è stata pubblicata online, tutto questo vorrebbe dire che, nel giro di poco più di dodici mesi, il mutuatario potrebbe ritrovarsi con il pagamento di una rata ben più pesante. Si parla di qualcosa come 195 euro, ovvero all’incirca il 45% in più in confronto alla rata iniziale.

L’indagine in questione ha approfondito un mutuo a tasso variabile da 126 mila euro, spalmato sulla durata di 25 anni. La data di stipula del mutuo è quella di gennaio 2022. Il tasso di partenza era pari allo 0.67%.

Come si può facilmente intuire, quello che un po’ tutti temono è che la risalita dei tassi potrebbe non fermarsi a questo punto. infatti, in base a quello che è stato messo in evidenza da parte degli esperti, dopo aver attentamente analizzato le aspettative di mercato, le previsioni parlano di una nuova crescita in modo particolare degli Euribors a 3 mesi, toccando il 3,4% a giugno 2023.

Nel caso in cui le previsioni dovessero rivelarsi fondate, ecco che tutto questo vorrebbe dire che la rata che devono pagare i mutuatari scollinerebbero oltre i 711 euro. Si tratta di una somma che supera i 250 euro in confronto alla rata prevista a gennaio dello scorso anno.

Gli esperti mettono in evidenza, al contempo, come se da un lato è vero che l’Euribor si sviluppa in relazione a quelle che sono le aspettative dei tassi Bce, il 2022 ha messo in evidenza come si tratta di un trend che si sviluppa in maniera del tutto simile rispetto agli indici della Banca Centrale. Proprio per questo motivo, i mutuatari possono sfruttare una surroga oppure provvedere alla rinegoziazione del mutuo.