Fed, non arriva il tanto atteso taglio dei tassi

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Purtroppo, le previsioni si sono avverate. Niente taglio dei tassi da parte della FED, che sono rimasti al 5,25%-5,50% senza alcun cambiamento. Da notare, però, come una novità ci sia stata una notevole divergenza rispetto al passato in riferimento all’orientamento.

Infatti, nel comunicato che è stato diffuso non c’è alcun rimando a ciascuna restrizione addizionale di politica monetaria. Insomma, per la prima volta si è parlato di un taglio del costo del credito, anche se chiaramente le tempistiche sono più lunghe rispetto a quanto si era prospettato in un primo momento.

È stato ancora più chiaro il presidente della Fed, ovvero Jerome Powell che, nel corso della conferenza stampa, ha messo in evidenza come un taglio dei tassi nel corso del mese di marzo non è ancora probabile. Ad ogni modo, ha lasciato la porta aperta a una simile opzione. Durante il mese di marzo, ad ogni modo, sicuramente si interverrà sulla politica di riduzione del bilancio.

C’è da dire che i Fed Funds rimangono sui livelli più alti mai toccati nel corso degli ultimi 22 anni. Si tratta di una soglia decisamente restrittiva, senza dimenticare anche gli standard storici che sono stati raggiunti dall’inflazione, che è calata al 3,4% durante lo scorso anno. Con l’indicatore Pce che si riferisce ai prezzi delle spese che hanno ad oggetto i consumi personali, è calato fino al 2,9%. Nonostante tutto, ad ogni modo, la banca centrale a stelle e strisce ha preso la decisione di diffondere solo un timido segnale a tutti i mercati, sottolineando come la strada verso l’incremento dei tassi di interesse ha conosciuto un termine. Per ora, però, non ha ancora messo in chiaro le cose in riferimento al momento in cui si cominceranno effettivamente a ridurre i tassi.

Il Comitato, insomma, non si attende che ci sia a brevissimo una finestra ottimale per effettuare il taglio dei tassi. Infatti, ritiene opportuno effettuare tale operazione solo nel momento in cui registrerà una fiducia più alta sul fatto che l’inflazione si stia avvicinando davvero all’obiettivo della sostenibilità, ovvero la percentuale del 2%. Da notare un aspetto positivo, ovvero la scelta di eliminare ogni riferimento alla possibilità di proseguire nell’incrementare il costo del denaro fino al momento in cui l’inflazione non fosse nuovamente tornata nei pressi dell’obiettivo che era stato prestabilito. Le parole successivamente espresse da Jerome Powell, quindi, lasciano poche speranze sul fatto che possa essere probabile un taglio dei tassi già durante il mese di marzo.