Nell’aprile scorso la Bce aveva innalzato di un quarto di punto i tassi di interesse ufficializzando in sostanza i problemi di parecchi milioni di mutuatari a tasso variabile in Italia. Le famiglie più a rischio, e nei casi più gravi purtroppo già insolventi, sono chiaramente quelle monoreddito; trattasi, in particolare, di nuclei familiari dove un solo componente porta i soldi a casa a fine mese; questi soldi spesso si sono ridotti a causa della cassa integrazione, e molto spesso non entrano più in quanto nel frattempo è scattato il licenziamento. Ora nei giorni scorsi la Bce, Banca centrale europea, ha nuovamente alzato l’asticella sui tassi di interesse, portandola dall’1,25% all’1,50% con tutto quel che ne consegue sugli importi futuri delle rate mensili dei mutui Bce e di quelli indicizzati al tasso euribor con la scadenza a tre mesi.
Mutui Tasso Variabile
Mutui casa Bce: ecco la stangata
Oggi, giovedì 7 luglio del 2011, la Bce, Banca centrale europea, ha nuovamente aumentato il costo del denaro, di un quarto di punto, portandolo dall’1,25% all’1,50%. Trattasi di una brutta, bruttissima notizia per i mutuatari a tasso variabile, sia per coloro che già pagano le rate, sia per chi si appresta nel breve termine a stipulare un nuovo finanziamento ipotecario, anche eventualmente per finalità di surroga. Appresa la notizia, la Federconsumatori ha subito fatto presente come la decisione della Bce ufficializzi in Italia, a carico di 2,3 milioni di mutuatari a tasso variabile, la nuova stangata. La stangata, mette in risalto l’Associazione dei Consumatori è doppia: con i tassi più alti dello 0,25%, infatti, scattano oltre 325 milioni di euro, solo nel 2011, di maggiori spese per interessi che lo Stato italiano deve accollarsi sul debito pubblico; e poi ci sono i mutuatari che, su un mutuo a 30 anni da 200 mila euro, per fissare le idee, avranno un ulteriore aggravio stimato dalla Federconsumatori in ben 312 euro l’anno.
Mutui euribor: i rincari sono dura realtà
Dopo che l’euribor con scadenza a tre mesi ha toccato i nuovi massimi, sopra l’1,50%, l’incremento della rata per centinaia di migliaia di famiglie da spettro si è trasformato in una dura realtà. A metterlo in risalto è il portale specializzato Mutui.it nel sottolineare come questi rincari arrivino sostanzialmente nel momento meno opportuno visto che i nuclei familiari continuano ad essere alle prese con difficoltà di ogni tipo: dai rincari sui beni di prima necessità e sui servizi, a partire dai trasporti, che stanno limando il potere d’acquisto, e passando per i problemi legati al lavoro che spesso provocano bruschi cali, se non veri e propri azzeramenti del reddito familiare.
Mutuo euribor: come non farsi prendere dal panico
Tensioni e speculazioni sui debiti sovrani, la Grecia che in parlamento per un pugno di voti evita il default, banche di nuovo in difficoltà zavorrate dalle sofferenze, e Bce pronta ad alzare nuovamente i tassi. Di tutti questi fattori sui mercati si “nutre” l’euribor, il tasso con cui in Italia viene agganciata la stragrande maggioranza dei finanziamenti ipotecari a tasso variabile. In base a questo scenario, chi si appresta a prendere la decisione di acquistare la prima casa potrebbe farsi prendere dal panico. Ma nei momenti più difficili non solo c’è bisogno di calma e sangue freddo, ma occorre fare anche scelte quanto più possibili oculate, responsabili ed improntate alla prudenza.
Mutuo tasso variabile: i rincari 2011-2012
Un aumento della rata mensile sia nel 2011, per i mutui a tasso variabile, sia ancor di più nel 2012. E’ questo, in estrema sintesi, lo scenario che emerge da un ultimissimo Rapporto del Centro Studi di Confindustria che, in particolare, è preoccupata sia dell’impennata dei tassi di interesse, che graverà sulle famiglie che accedono al credito, o che lo hanno già fatto per acquistare la casa, sia dei rincari dei prezzi dell’energia. In particolare, il Centro Studi di Confindustria stima per il 2011 rincari medi sulle rate mensili pari a ben 85 euro, ma nel 2012, di questo passo, e considerando l’attuale tendenza, si arriverà a ben 162 euro mesi di aumento della rata mensile sui finanziamenti indicizzati al tasso euribor. Insomma, per il biennio 2011-2012 c’è da attendersi una stangata che rischia ancor di più di pesare sui consumi che in Italia sono stagnanti da un bel pezzo.
Mutui euribor: tassi medi in aumento
Nella prima metà del corrente mese di giugno, con una media all’1,45%, il tasso euribor con scadenza a tre mesi si è attestato in aumento rispetto al mese precedente. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Outlook Mensile giugno 2011; il tasso euribor, lo ricordiamo, è quello con cui in Italia vengono prevalentemente agganciati, e quindi indicizzati, i finanziamenti ipotecari a tasso variabile. Il rialzo dell’euribor si spiega sia con le tensioni sui debiti sovrani, che stanno portando ad un lento quanto progressivo innalzamento dei rendimenti dei titoli pubblici, sia con le attese di una ulteriore stretta creditizia, da parte della Banca Centrale Europea (Bce), nelle prossime settimane.
Mutuo euribor a tre mesi sempre più caro
Il mutuo a tasso variabile, ed in particolare quello indicizzato al tasso euribor a tre mesi, è sempre più caro. In linea con le attese, infatti e purtroppo, l’euribor sta progressivamente salendo rendendo meno conveniente il mutuo sia per le nuove stipule, sia per i finanziamenti ipotecari in corso soggetti in tutto e per tutto ad un preoccupante caro-rata. Non a caso in questi ultimi giorni il tasso euribor con scadenza a tre mesi ha rotto la soglia psicologica dell’1,5%; trattasi del massimo valore da oltre due anni in linea con le “minacce” della Bce, la Banca centrale europea, di voler innalzare i tassi di interesse, probabilmente di un altro quarto di punto, nelle prossime settimane. Non aiutano inoltre le pressioni sui debiti sovrani ancora presenti in Eurolandia; c’è infatti un progressivo quanto persistente aumento del premio di rischio, ragion per cui sia i tassi attivi, sia quelli passivi, stanno conoscendo una fase rialzista come non si vedeva dal periodo pre-crisi.
Mutuo euribor: meglio non abbassare la guardia
Dopo il rialzo di un quarto di punto, nello scorso mese di aprile, nei giorni scorsi la Bce, Banca centrale europea, ha deciso dopo la riunione del proprio consiglio direttivo di lasciare invariato il costo del denaro nell’Area Euro all’1,25%. Trattasi di una buona notizia per chi in questo momento sta pagando un mutuo indicizzato al tasso Bce o all’euribor, ma in ogni caso è bene non abbassare la guardia visto che una possibile nuova revisione al rialzo dei tassi di interesse, da parte della Banca centrale europea, per le prossime settimane, potrebbe solo essere rimandata. Tutto dipenderà dai prossimi dati ufficiali sull’andamento del carovita in Eurolandia; se la dinamica dei prezzi dovesse essere quella vista negli ultimi mesi, improntata al rialzo, allora un nuovo rialzo del costo del denaro potrebbe essere inevitabile.
Mutuo Aperto del Banco di Sardegna
Un finanziamento ipotecario appositamente ideato per chi punta all’acquisto della casa con un mutuo, ma nel corso del piano di ammortamento, e quindi durante il saldo delle rate, vuole riservarsi l’opportunità, l’opzione, di poter cambiare l’indicizzazione del tasso di interesse. Si presenta così “Mutuo Aperto“, il finanziamento ipotecario flessibile ideato dal Banco di Sardegna che “funziona” in questo modo: si parte con un mutuo a tasso fisso, per i primi tre anni, potendo così avere la certezza di pagare mese dopo mese un importo costante e, quindi, potendo di conseguenza pianificare al meglio il budget e le spese familiari. Dopo il terzo anno a tasso fisso, con il “Mutuo Aperto” del Banco di Sardegna il mutuatario può o mantenere il tasso fisso, che verrà nel caso rideterminato sulla base delle condizioni vigenti nel dato momento, oppure trasformare il finanziamento ipotecario da un mutuo a tasso fisso ad un mutuo a tasso variabile.
Mutuo tasso protetto di Barclays
Un mutuo a tasso variabile, ma con il tetto massimo, e con la possibilità di poter passare comunque al tasso fisso per due, cinque, oppure dieci anni. Si presenta così il “Mutuo tasso protetto” proposto dal colosso bancario e finanziario Barclays per chi punta ad acquistare immobili stipulando un finanziamento ipotecario che offre tranquillità e serenità su misura. In particolare, fino e non oltre il 15 giugno del 2011, il Mutuo tasso protetto di Barclays viene proposto con uno spread all’1,65%, ed un tetto massimo al 5,99%. In particolare, l’indicizzazione del mutuo è all’euribor con scadenza a tre mesi, mentre se si passa alla formula a tasso fisso, nel corso del piano di ammortamento, l’indicizzazione passa al tasso IRS a 2, 5 oppure a 10 anni in base ai valori vigenti al momento del cambio di tasso. Il tutto fermo restando che il Cap è attivo nei periodi di pagamento della rata con il tasso variabile, mentre con il pagamento delle rate a tasso fisso la protezione, in accordo con quanto si legge sul sito Internet di Barclays, non sarà attiva.
Mutuo Prefix del Banco di Brescia
Un finanziamento ipotecario con il tasso variabile, ma non troppo. Lo definisce così il Banco di Brescia, Istituto controllato da UBI Banca, “Prefix”, il mutuo innovativo con cap che offre da un lato i vantaggi dell’indicizzazione della rata mensile da pagare con il tasso variabile, e dall’altro, con il cap, permette di conoscere alla stipula l’importo massimo della rata da pagare nel caso in cui dovesse registrarsi un’eccessiva impennata del costo del denaro sui mercati. Attualmente il “Mutuo Prefix” viene proposto con la seguente formula con il Banco di Brescia: per il primo anno il finanziamento ipotecario viene pagato con l’ammortamento a tasso fisso, dopodiché, per la restante durata del piano di ammortamento, si passa al tasso variabile con un cap, stabilito in sede di stipula del contratto, pari al 5,50%. Con il Mutuo Prefix del Banco di Brescia è possibile ottenere importi fino all’80% del valore dell’immobile indicato in perizia a fronte di una durata massima del piano di ammortamento pari a 25 anni.
Mutuo Giovani Coppie e Famiglie a tasso BCE
Un finanziamento ipotecario per le giovani coppie, per la prima casa, ma anche per le famiglie a fronte di un’indicizzazione al tasso variabile della Bce, la Banca centrale europea. Stiamo parlando del “Mutuo Giovani Coppie e Famiglie a tasso BCE“, un prodotto del Gruppo MPS, Banca Monte dei Paschi di Siena che permette di ottenere fino all’80% del valore dell’immobile messo a garanzia; il tutto comunque nel rispetto di un tetto massimo di importo concedibile pari a 350 mila euro. Il “Mutuo Giovani Coppie e Famiglie a tasso BCE” del Gruppo MPS, Banca Monte dei Paschi di Siena, oltre che per la finalità dell’acquisto, può essere richiesto ed erogato anche con la finalità di ristrutturazione di prime case ad uso residenziale. Rispetto al tasso euribor, quello Bce è di norma un tasso variabile può stabile e, quindi, nel tempo comporta una minore variabilità per quel che riguarda l’importo della rata mensile che si deve andare a pagare.
Mutuo euribor tre mesi: tasso medio in aumento
Il tasso euribor con scadenza a tre mesi è tornato sui massimi da oltre due anni, ed in particolare sui livelli più alti dal mese di aprile dell’anno 2009. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Outlook Mensile relativo al corrente mese di maggio del 2011, precisando che nella prima decade di maggio il tasso medio dell’euribor con scadenza a tre mesi s’è attestato all’1,42%. Nello scorso mese di aprile, invece, il tasso euribor con scadenza a tre mesi s’era attestato ad una media dell’1,33%, con un incremento di quindici punti base rispetto al mese di marzo del 2011, e di ben 69 punti base rispetto al mese di aprile del 2010. Dal Rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana, quindi, emerge come la tendenza dell’euribor a tre mesi si confermi al rialzo sia a livello congiunturale, ovverosia rispetto al mese precedente, sia su base tendenziale, ovverosia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Mutuo Domus Mix Multiopzione di Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo ha annunciato il lancio di un nuovo finanziamento ipotecario innovativo, della linea “Domus”, con una promozione speciale valida fino al 31 luglio del 2011. Il prodotto si chiama “Mutuo Domus Mix Multiopzione” che, con l’opzione “Triennale”, entro la data sopra indicata, viene proposto dal colosso bancario con un TAN fisso al 3,99%. Il prodotto è innovativo in quanto trattasi di un mutuo flessibile che, nel tempo, con una cadenza pari a tre anni nel corso della durata del piano di ammortamento, permette di scegliere la tipologia di tasso, fisso o variabile, per il triennio successivo. Il Mutuo Domus Mix Multiopzione di Intesa Sanpaolo è stato ideato dal Gruppo per quella clientela che punta a gestire il finanziamento ipotecario in maniera attiva; con l’opzione “Triennale”, inoltre, il cliente con tranquillità può far leva sulla rata fissa e poi allo scadere dei tre anni decidere se continuare con il fisso, o passare al tasso variabile, sulla base delle migliori condizioni di mercato proposte in quel dato momento.