Mutuo euribor: il tasso variabile tira il fiato

Che ne sarà in Italia dei mutui a tasso variabile? L’euribor crescerà al punto da innescare aumenti sostanziosi delle rate mensili da pagare, oppure si possono a conti fatti dormire sonni tranquilli ancora per qualche anno? Ebbene, negli ultimi mesi l’euribor, il tasso interbancario con cui in Italia si “agganciano” i finanziamenti a tasso variabile, ha fatto registrare una lenta quanto persistente ascesa intervallata da delle pause. Negli ultimi giorni, nonostante i rumors, le indiscrezioni e le pressioni sugli spread dei titoli pubblici di Irlanda, Spagna e Portogallo, l’euribor è tornato a far registrare, non senza sorprese, una nuova fase di stasi. E solo una nuova quiete prima di una fase rialzista più incisiva, oppure gli effetti positivi sulle rate dei mutui a tasso variabile dureranno rispetto ai mutui a tasso fisso ancora per qualche anno?

Fondo di Solidarietà al via: Requisiti e Documenti

È scattato ufficialmente oggi, con qualche giorno di vantaggio rispetto alle previsioni più pessimistiche (all’approvazione del provvedimento qualcuno aveva vaticinato “diversi mesi” per l’entrata in vigore, presumendola attorno a gennaio 2011), l’aiuto previsto dal Fondo di Solidarietà destinato a tutte quelle famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo che non si possono permettere –per non avere i requisiti- di fare ricorso al Piano Famiglie lanciato dall’ABI lo scorso febbraio. La misura in questione, portata avanti invece dal ministero del l’Economia è destinata a “coloro che hanno perso il lavoro, hanno subito la morte o la condizione di non autosufficienza di un familiare, hanno sostenuto spese mediche o di assistenza domiciliare, spese per interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria sull’immobile del mutuo, oppure hanno subito un forte aumento della rata per il prestito a tasso variabile” (fonte: Il Sole 24 ore).

Lucca: truffe e riciclaggio con i Mutui, assessore indagato

Paese che vai, malcostume che trovi. Ormai non sappiamo più cosa pensare rispetto a un quadro politico che, accanto ad esempi di cittadini virtuosi pronti ad impegnarsi per fare in modo che la pubblica amministrazione possa funzionare al meglio e rendere un servizio come è nelle sue prerogative (intendiamoci: questi amministratori pieni di ideali restano in maggioranza), ogni giorno scopre un nuovo scandalo, piccolo o grande che sia. Non è la “macchina del fango” evocata da Saviano nel suo show, “Vieni via con me”, per cui si cerca lo scandaletto dell’avversario politico per fare credere che gli scandali che coinvolgono qualcuno in prima persona siano qualcosa di normale: la verità è che basta andare a rovistare, in certi casi, per essere sicuri di trovare qualcosa che non ha funzionato come avrebbe dovuto. Leggere per credere.

Assicurazione Mutuo Difeso Plus di Banca Marche

Per i clienti di età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che hanno stipulato un mutuo, Banca Marche propone una interessante gamma di polizze abbinabili, tra cui l’assicurazione “Mutuo Difeso Plus“, un prodotto in grado di poter proteggere il mutuatario da ogni “rovescio”, ovverosia dagli imprevisti e dagli eventi negativi della vita lavorativa e quelli legati alla salute. In particolare, il prodotto di sostituisce al contraente nel rimborso parziale o totale del debito residuo del finanziamento ipotecario nei casi di decesso per infortunio o malattia, perdita dell’impiego, malattia grave, ma anche l’inabilità temporanea e quella totale sempre a causa di malattia o di infortunio. A fronte del verificarsi del sinistro, in caso di eventi ed imprevisti di natura definitiva, l’assicurazione Mutuo Difeso Plus copre il rimborso del debito residuo ancora da pagare fino ad un massimale pari a ben 500 mila euro.

Mutui sospesi in Veneto e primo stanziamento di 300 mln

Annunciata dal premier Berlusconi la sospensione delle rate dei mutui per chi ha avuto la casa allagata o lesionata con la garanzia che ci saranno ulteriori fondi appena sara’ completato l’inventario dei danni, che secondo le prime stime potrebbero superare il miliardo di euro. Prima di partire per Seul dove lo attende il G20, Berlusconi ha convocato a palazzo Chigi un vertice con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il ministro Calderoli e il presidente del Veneto Zaia per prendere la decisione. Dal lato operativo, in Veneto, il capo del Dipartimento Guido Bertolaso e i presidenti delle province mettono a punto l’ordinanza che permettera’ di rendere immediatamente operative le decisioni del governo.

Mutui, le insolvenze fanno tremare un’Irlanda in crisi

Quando piove, comincia a grandinare; non c’è, infatti, fine alla crisi che sta sconvolgendo l’intero sistema economico dell’Irlanda, il cui problema rispetto ai mercati internazionali non è tanto –o solo- rappresentato dall’elevato livello del debito pubblico, come avviene –per esempio- anche in Italia; bensì, il problema ha radici più profonde e fattori di rischio decisamente più e peggio distribuiti, tanto che sarà bene tenere monitorata la situazione dei risparmiatori d’Oltremanica se non si intende tornare a rincorrere le crisi come è capitato, per fare un altro esempio, con la Grecia nell’aprile scorso.

ConfConsumatori: sondaggio sui tassi mutui al Sud

Il coordinamento istituito tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” ha rivelato, in un recente sondaggio, la tipologia di mutuo (fisso, variabile o con cap) che preferiscono i consumatori della provincia di Brindisi. Dall’indagine é emerso un dato che denota l’inizio di una inversione di tendenza in favore dei contratti di mutuo a tasso fisso. Sebbene il costo del denaro continui a stare sotto il livello minimo e nelle future riunioni della Banca Centrale Europea non è prevista l’eventualità di una crescita del tasso, le tendenze iniziano già a cambiare. Se, infatti, nel mese di marzo 2010, solo il 20% del campione preso in esame nel sondaggio aveva manifestato la propria propensione per la rata costante, nel mese successivo ben il 40% ha manifestato una maggior attrazione per il tasso fisso.

Ceccuzzi (PD): “Detrazioni più alte sui Mutui”. Chi ci sta?

Segnali. Che chi è in cattiva fede può interpretare come primi moniti di una campagna elettorale che si annuncia infinita, specialmente ora che la crisi di governo sembra segnata, mentre chi –come noi, almeno in questo caso- vuole credere alla buonafede, anche a quella dei politici, può leggere come un piccolo impegno concreto a fronte di tante grandi promesse irrealizzabili e –puntualmente- irrealizzate; coerenza. Peccato che ci si trovi a fine legislatura; peccato che ora il Parlamento stia preparando la smobilitazione ed abbia, dunque, preoccupazioni più urgenti (concetto questo, di per sé, alquanto relativo e opinabile) da assolvere; peccato, sì, perché questa che andiamo ad illustrare potrebbe essere una proposta da programma di Governo, buona per rilanciare il mercato immobiliare da un lato e per dare una speranza, dall’altro, ad una generazione –i giovani- un po’ maltrattata in questi ultimi anni.

Acquistare casa con un mutuo: spesso è un trilocale

Nonostante i prezzi medi delle case in Italia siano scesi negli ultimi tre anni, contestualmente anche i redditi dei cittadini del nostro Paese hanno subito la “mazzata” della crisi finanziaria ed economica. Con la conseguenza che acquistare la casa in contanti, senza sottoscrivere un finanziamento ipotecario, è e continua a rappresentare un lusso per pochi. Anche con un mutuo l’acquisto della casa non è comunque facile; serve infatti un reddito adeguato per ottenere importi di mutuo “compatibili” con il valore d’acquisto della casa dei propri sogni, e le banche, tra l’altro, non offrono di norma somme superiori all’80% del valore dell’immobile. Anzi, molto spesso a mala pena la banca offre il 70% del valore, ragion per cui per un casa che, ad esempio, costa e vale 180 mila euro, la famiglia per l’acquisto dell’immobile con un finanziamento ipotecario deve “avere in tasca” circa 50 mila euro senza considerare i costi e le spese accessorie, a partire da quelle per il notaio.

Piano Famiglia: a settembre, 30.868 i mutui sospesi

Crescita nel numero – come era naturale aspettarsi – ma non nell’intensità del fenomeno, e questa non può che essere considerata una buona notizia. Tra febbraio e settembre, le banche hanno sospeso mutui a circa 31mila famiglie italiane nell’ambito del cosiddetto Piano Famiglie, la misura di sostegno messa in campo per alleggerire i bilanci di alcuni nuclei in difficoltà (a causa della perdita del lavoro, o del principale portatore di reddito). Secondo i dati pubblicati dall’ABI, sono per la precisione 30.868 i contratti ai quali è stata applicata la misura della sospensione delle rate.

Fondo di solidarietà mutui ai nastri di partenza

Dopo tanto attendere, manca oramai pochissimo per la partenza del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, una misura messa a punto dal precedente Governo di centrosinistra, ma rimasta fino ad ora in “ghiaccio” a causa dell’assenza del relativo Decreto di attuazione. Adesso che il Decreto da parte del Ministro all’Economia è stato firmato, le famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo, nel rispetto dei requisiti, potranno presentare domanda alle banche a partire da lunedì prossimo, 15 novembre 2010, compilando un apposito modulo che, tra l’altro, si può andare a scaricare direttamente dal sito Internet del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Rispetto alla moratoria ABI-Consumatori, le banche non devono esprimere un’adesione visto che la misura è stata stabilita per Legge; pur tuttavia, le risorse del Fondo non sono così ampie come in molti speravano, a partire dalle Associazioni dei Consumatori, ragion per cui le famiglie in difficoltà con il mutuo da lunedì prossimo farebbero bene ad affrettarsi nel presentare l’istanza.

Mutui, le Polizze assicurative sulla vita passano all’ISVAP

Fatta la Legge, trovato l’inganno. Non sarebbe la prima volta che succede, specialmente in Italia, bensì sarebbe – forse – la prima volta che si cerca di porre rimedio ad una situazione evidentemente ingiusta, anche se per arrivare a questo passo “fatale” il percorso non è stato caratterizzato da un movimento massiccio dei consumatori e delle associazioni che difendono i loro diritti bensì… da una lotta tra giganti, senza esclusione di colpi e dall’esito ancora sostanzialmente incerto in vista dei possibili ricorsi presso tutte le sedi competenti o presunte tali che ci aspettiamo avanzino gli sconfitti. Perché, come abbiamo avuto modo di ricordare altrove, si tratta di una lotta, anzi di una torta da 2 miliardi di euro che finiranno nelle tasche dell’uno piuttosto che dell’altro gigante; decisamente una bella boccata d’ossigeno!

Sospensione mutuo: aggiornamento ABI sulla moratoria

Alla fine dello scorso mese di settembre in Italia, dall’avvio della misura, sono stati sospesi con la moratoria ABI mutui per la prima casa a ben 31 mila famiglie. A comunicarlo nel consueto aggiornamento mensile è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel sottolineare come i finanziamenti ipotecari sospesi ammontino complessivamente, per controvalore, a 4 miliardi di euro. Di conseguenza, continua ad aumentare la quota di famiglie titolari in Italia di un mutuo che, avvalendosi dell’adesione alla moratoria da parte del sistema bancario, presenta domanda per ottenere la sospensione del pagamento delle rate mensili del finanziamento ipotecario per un periodo pari a dodici mesi. In merito ricordiamo che le Banche, di propria iniziativa, possono anche estendere le “condizioni minime” di accesso previste dalla moratoria dell’ABI, ragion per cui ci sono Istituti che hanno allargato i criteri di adesione ad una misura molto importante per chi a causa di imprevisti ed eventi negativi, anche legati alla crisi, non riesce più a pagare e ad onorare con puntualità la rata mensile.

Alluvione, Cassa di Risparmio del Veneto sospende i mutui alle famiglie colpite

Lontano dai riflettori e dai salotti televisivi, distante anni luce dai piagnistei che abbiamo dovuto sopportare in altre drammatiche occasioni, il Veneto prova a ripartire dopo aver scontato le conseguenze dell’alluvione dei giorni scorsi, figlia di un’urbanizzazione selvaggia e di una cura del territorio che ormai è andata perdendosi (oltreché di precipitazioni di notevole entità). Consapevole del fatto che da certe situazioni è possibile uscire solo “facendo squadra”, piuttosto che disperdere le energie nella lamentela, la regione (qui intesa non come istituzione ma come nucleo di persone e imprese territorialmente contigue) si è impegnata per cercare di alleviare le difficoltà cui dovranno far fronte le famiglie alluvionate.