Mutuo prima casa: moratoria, ultime settimane per chiederla

Salvo proroghe, mancano oramai poche settimane per l’accesso alla moratoria ABI-Consumatori che può permettere alle famiglie che stanno pagando un mutuo per la prima casa, e che sono in difficoltà con i pagamenti, di sospendere le rate del finanziamento ipotecario per un periodo pari a dodici mesi. Il tutto chiaramente a patto di rispettare i requisiti, con molti di questi legati agli effetti negativi che sull’occupazione la crisi ha generato anche nel nostro Paese. In particolare, per la chiusura della moratoria mancano oramai un paio di mesi visto che il termine ultimo di presentazione delle istanze è quello del 31 gennaio 2011 a fronte di eventi ed imprevisti negativi che si sono verificati entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2010. Tra questi eventi negativi rientrano, tra l’altro, l’insorgere di condizioni di non autosufficienza, la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro ed il decesso del mutuatario.

Mutui: richieste a 36 anni, l’ammortamento finisce in pensione (e viceversa…)

Un dato e un’analisi: gli italiani richiedono il mutuo per l’acquisto dell’abitazione di proprietà, questo almeno secondo quanto affermano gli ultimi dati, a 36 anni! Lo studio non è stato così difficile da effettuare: mutui.it, portale di confronto tra le proposte che agevola il risparmiatore nella ricerca della soluzione di finanziamento per lui migliore, richiede – e “salva” nel suo database – l’età del potenziale mutuatario per calcolarne i parametri di rimborso del finanziamento. Mediamente, secondo i dati in possesso di mutui.it si richiede un finanziamento di 160mila euro che rappresenta il 75% del valore dell’immobile e si è disposti ad un impegno lungo 25 anni, preferibilmente a tasso fisso (soluzione scelta dal 47% del campione, mentre il tasso variabile è al 31%, a rata costante 12%, misto 9%)

La tredicesima servirà per pagare il mutuo

Sono finiti i tempi dei regali e dei cenoni. Con le tredicesime gli italiani decidono di pagare il mutuo: quest’anno lo spazio per le follie e lo shopping compulsivo sarà ancora più limitato. Fatto qualche regalo natalizio la maggior parte delle famiglie italiane sarà costretta a utilizzare la mensilità aggiunta per saldare i debiti con gli istituti finanziari e le rate del muto, pagare bollette che non siamo riusciti a saldare, o restituire i prestiti. E’ il risultato emerso da un’indagine effettuata dalla Cgia di Mestre attraverso un sondaggio condotto con Panel Data. Solo il 13,7 per cento della tredicesima sarà destinato a comprare oggetti tecnologici, a cambiare la tv o qualche altro elettrodomestico. I regali natalizi quest’anno si devono “accontentare” del 8,9 per cento.

Mutui: mercato italiano è in ripresa

Nel nostro Paese il mercato dei mutui è in ripresa. A metterlo in evidenza è stato in particolare Supermoney.eu, il Portale online di comparazione, che nel periodo settembre-ottobre del corrente anno ha rilevato sul proprio sito Internet un aumento sensibile del numero di richieste di mutui online attraverso i propri sistemi di confronto per i finanziamenti ipotecari. I dati di traffico in salita, resi noti da Supermoney.eu con un comunicato, si muovono così nella stessa direzione dei recenti dati forniti dall’ISTAT, l‘Istituto Nazionale di Statistica, da cui è emerso in particolare un incremento delle compravendite immobiliari, nel secondo trimestre del corrente anno, pari al 2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Mutuo casa più sicuro con le Linee Guida ABI

Ai fini della valutazione degli immobili, e per garantire, nell’erogazione del credito ai mutuatari, una maggiore efficienza, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha reso noto in data odierna, giovedì 25 novembre 2010,  d’aver messo a punto delle apposite Linee Guida finalizzate a far aumentare per il mercato immobiliare le condizioni di certezza e di trasparenza. Questo grazie ad un protocollo d’intesa che proprio oggi, a Roma, l’ABI ha siglato con gli Ordini Professionali dei Geometri, dei Periti Industriali, degli Architetti, degli Agronomi e dei Periti agrari unitamente a Tecnoborsa ed alle primarie società che si occupano della valutazione immobiliare. Le Linee Guida che, in accordo con quanto messo in risalto proprio dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) con una nota, sono state condivise nei contenuti anche dall’Agenzia del Territorio, permetteranno di mitigare il rischio sul credito grazie proprio ad un coinvolgimento pieno di tutti gli attori in campo, sia privati, sia istituzionali.

Mutui, Lombardia motore della ripresa

Quando si discute del “peso” politico di ogni regione d’Italia, magari paragonando – a fini propagandistici – il peso del “laboratorio Puglia” a quello di qualunque altra realtà amministrativa del nostro Paese, è come se ci si dimenticasse di tenere in considerazione i dati oggettivi. Uno di questi, peraltro recente (benché confermi una realtà esistente già da diversi anni), decreta il primato inavvicinabile della Lombardia – in questo insidiata, seppur a distanza, solo dal Lazio – nel mercato immobiliare e dunque dei mutui per l’acquisto dell’abitazione di proprietà, sia essa prima oppure seconda (terza, quarta…) casa. A fornire una misura oggettiva, termine tanto poco apprezzato in questa Italia del “Sì, però…”, è stato l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, un vero punto di riferimento per tutti gli operatori del settore.

Trichet: “Basta misure straordinarie”; Euribor in crescita? Mutui a tasso variabile in pericolo

Straordinario, lo dicevano già i latini (all’epoca in cui si inventarono il vocabolo), è qualcosa cha va oltre la routine, l’ordinario, la normalità delle cose. Per questa sua natura d’essere, straordinario non può che limitarsi in un tempo circoscritto, altrimenti perde questo suo carattere di eccezionalità con tutto quanto ne consegue. Ora: è chiaro che c’è stata una crisi economica straordinaria, senza precedenti recenti; è chiaro anche che in una situazione così eccezionale, anche le misure di contrasto hanno dovuto essere di portata eccezionale e di efficacia (torniamo alla nostra parola d’apertura) straordinaria. Quello che deve essere chiaro, anche, è che la “pacchia” è finita: non si può continuare a viaggiare in un regime di straordinarietà, prima o poi le cose devono essere riportate alla normalità.

Mutuo casa: come sospendere la rata per 18 mesi

Non più 12, ma 18 mesi. E’ questa una delle sostanziali differenze tra la moratoria ABI-Consumatori, ed il Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale. A differenza della moratoria, la cui adesione da parte delle banche è facoltativa, sebbene abbiano aderito quasi tutte, il Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa è disciplinato dalla Legge, ragion per cui, nel rispetto dei requisiti, le banche non possono tirarsi indietro nell’accettare la richiesta presentata dal mutuatario in difficoltà. Ma a fronte del vantaggio di un “congelamento” del mutuo più lungo, c’è lo svantaggio legato al fatto che le risorse del Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa sono limitate e pari, nello specifico, a 20 milioni di euro. Questo significa che il numero dei mutuatari che potrà essere aiutato con tale misura, a meno di non aumentare i fondi, non andrà oltre la quota dei 5.000 circa.

Mutui, l’evasione ha le ore contate

Il “Nero” fa davvero così paura agli italiani, spesso (auto)accusati di essere razzisti e poco attenti alle esigenze di migranti? La risposta, piaccia o meno, è “decisamente no”; non fa paura, ad esempio, quando ci si reca dal meccanico o dal carrozziere per saldare il conto di una riparazione automobilistica, così come non fa paura mettere “un po’ di nero” nel conto –sempre salatissimo- del dentista e meno che mai si cerca di evitare “il nero” nelle compravendite immobiliari, molto spesso passate attraverso giri poco chiari in modo da far risparmiare l’acquirente (per il quale la differenza di qualche migliaio di euro non è mai poca cosa) e far guadagnare il costruttore.

Mutuo CheBanca!: zero spese accessorie

Quali sono le spese accessorie legate alla sottoscrizione di un mutuo erogato da CheBanca!, la Banca per le famiglie, ma anche per le imprese con il Conto Deposito Business, del Gruppo Mediobanca? Ebbene, la risposta è facile visto che per tutti i mutui di CheBanca! le spese accessorie sono rigorosamente pari a zero euro; a zero euro sono i costi per l’istruttoria, per la gestione del finanziamento ipotecario, ma anche per l’incasso della rata e per la perizia. E se in passato con CheBanca! era possibile sottoscrivere solo il “Mutuo Risparmio”, che tra l’altro è una formula di finanziamento ipotecario innovativa, attualmente sono complessivamente quattro i tipi di mutuo sottoscrivibili. Oltre al “Mutuo Risparmio“, sempre con spese accessorie pari a zero, c’è anche il classico mutuo a tasso fisso, oppure quello a tasso variabile; ma c’è anche, tra gli ultimi arrivati, il Mutuo Variabile con CAP che permette da un lato di sfruttare i vantaggi offerti dal tasso variabile, e dall’altro di conoscere a priori l’importo della rata massima da pagare nel caso in cui, nel corso del piano di ammortamento, i tassi di interesse sul mercato dovessero crescere eccessivamente.

Regione Lazio, il Mutuo Sociale entra nel Piano Casa

Inutile girarci attorno: la casa, per gli italiani, è un vero e proprio must, molto più di quanto non lo sia per altre popolazioni dei Paesi più avanzati. Ne volete una prova? Andate ad analizzare i dati relativi alle richieste di acquisto e di affitto nel BelPaese, e confrontateli con quelli rilevati altrove: scoprireste che noi italiani abbiamo una vocazione per la proprietà, cui associamo i valori di sicurezza e familiarità, mentre altrove si preferisce avere un nido temporaneo in modo da poter eventualmente seguire gli spostamenti resi necessari da ragioni di lavoro, opportunità, studio… Preso atto di questo fatto, non possiamo non avanzare un’obiezione: chi non potesse permettersi di acquistare una dimora, cosa potrebbe fare? Certo, c’è il mutuo, ma non per tutti le sue condizioni sono accessibili. È nata così, in seno alla Giunta della Regione Lazio, l’idea di lanciare la misura del “Mutuo Sociale”.

Mutuo Verdetruria Impianto Fotovoltaico

Per chi di una casa è già proprietario, e vuole finanziare interventi per il risparmio energetico, l’Istituto di credito Banca Etruria ha ideato il “Mutuo Verdetruria Impianto Fotovoltaico“, il finanziamento ipotecario con la formula “SAL”, ovverosia a stato di avanzamento dei lavori, grazie al quale si può progettare, realizzare, installare e connettere alla rete un impianto di produzione di energia pulita con la tecnologia del fotovoltaico. Mutuo Verdetruria Impianto Fotovoltaico è accessibile da parte della clientela privata che vuole sfruttare l’inesauribile fronte solare per rispettare l’ambiente ed auto-consumare l’energia elettrica prodotta con conseguenti risparmi sulla bolletta. I costi di realizzazione, in questo modo, si possono andare ad ammortizzare nel tempo anche tenendo conto del fatto che un impianto fotovoltaico realizzato a norma, meglio se completamente integrato nell’edificio, permette per ben 20 anni di fruire dei cosiddetti incentivi in Conto Energia del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici. Il finanziamento, quindi, permette di incrementare l’efficienza della casa a fronte di tutela ambientale e di auto-sostenibilità a livello energetico.

Alluvione Veneto: Banca Mediolanum sospende Mutui e prestiti e apre un conto di solidarietà

Il nome dice che il gruppo è nato, lavora e “si riconosce” in Milano, ma come potremmo dargli torto? Del resto, il capoluogo lombardo è senza dubbio il centro motore della vita economica italiana. Il cognome e l’accento del fondatore del gruppo stesso, invece, tradiscono una provenienza evidentemente veneta (Ennio Doris è nato a Tombolo, in provincia di Padova), così come venete sono le popolazioni tanto duramente colpite da un’ondata eccezionale di precipitazioni (circa mezzo metro in soli tre giorni) e dalle conseguenti alluvioni di cui si è parlato la scorsa settimana.

Aprile-Giugno 2010, Mutui in aumento del 4%

A chi lamenta del fatto che troppo spesso i giornali (ed ora anche i blog: evoluzione della specie…) parlano di cose brutte, proviamo a dare la nostra iniezione di fiducia riferendo le buone nuove provenienti dal mercato immobiliare. Secondo le più recenti rilevazioni, infatti, si conferma la ripresa del settore, che nel secondo trimestre 2010 ha registrato 227.140 convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari facendo segnare un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In crescita del 4,0%, e qui “veniamo a noi”, anche i mutui: quelli stipulati tra aprile e giugno sono stati ben 210.579 in tutta Italia.