Mutui sospesi in Veneto e primo stanziamento di 300 mln

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Annunciata dal premier Berlusconi la sospensione delle rate dei mutui per chi ha avuto la casa allagata o lesionata con la garanzia che ci saranno ulteriori fondi appena sara’ completato l’inventario dei danni, che secondo le prime stime potrebbero superare il miliardo di euro. Prima di partire per Seul dove lo attende il G20, Berlusconi ha convocato a palazzo Chigi un vertice con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il ministro Calderoli e il presidente del Veneto Zaia per prendere la decisione. Dal lato operativo, in Veneto, il capo del Dipartimento Guido Bertolaso e i presidenti delle province mettono a punto l’ordinanza che permettera’ di rendere immediatamente operative le decisioni del governo.

Berlusconi cerca così di dare una svolta decisiva anche ai gravi disagi causati dal maltempo in Veneto e concretizza ed aggiunge che ci saranno anche altri interventi a favore delle zone alluvionate successivamente all’inventario organico e in base a quello saranno decise le altre somme che dovranno essere destinate.

Con questo stanziamento diamo una risposta immediata alle promesse che abbiamo fatto – ha sottolineato il premier -. I 300 milioni sono il frutto di un primo esame provvisorio della situazione fatto con i dati forniti dalla Protezione Civile e dalla Regione: successivamente ci sara’ un intervento organico e in base a quello saranno decise le altre somme che dovranno essere destinate alle autorita’ locali.

Quello del Veneto – aggiunge Guido Bertolaso alla Camera nel suo ultimo giorno da capo della Protezione Civile – non e’ che l’ultimo disastro di una serie che purtroppo nessuno puo’ permettersi, ahime’, di considerare conclusa: temo che ci saranno altri alluvioni, altre frane, altri crolli a scandire con il rumore amaro dei disastri annunciati ogni precipitazione piu’ intensa e violenta del solito. Uno scenario dovuto all’incuria terribile dell’uomo: In tutti questi anni ho constatato che a fronte di un preoccupante aumento degli interventi d’emergenza, non si è presa coscienza del fatto che il territorio italiano è un malato cronico, con deficit strutturali.