Mutui, le Polizze assicurative sulla vita passano all’ISVAP

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Fatta la Legge, trovato l’inganno. Non sarebbe la prima volta che succede, specialmente in Italia, bensì sarebbe – forse – la prima volta che si cerca di porre rimedio ad una situazione evidentemente ingiusta, anche se per arrivare a questo passo “fatale” il percorso non è stato caratterizzato da un movimento massiccio dei consumatori e delle associazioni che difendono i loro diritti bensì… da una lotta tra giganti, senza esclusione di colpi e dall’esito ancora sostanzialmente incerto in vista dei possibili ricorsi presso tutte le sedi competenti o presunte tali che ci aspettiamo avanzino gli sconfitti. Perché, come abbiamo avuto modo di ricordare altrove, si tratta di una lotta, anzi di una torta da 2 miliardi di euro che finiranno nelle tasche dell’uno piuttosto che dell’altro gigante; decisamente una bella boccata d’ossigeno!

L’ISVAP, ente di garanzia delle assicurazioni, si dice però convinta di essere dalla parte della ragione, in questo contraddetta solamente dalle banche (ossia l’altro gigante in causa). Via, dunque, alle nuove misure relative alle polizze vita sui mutui, ossia quelle che le banche chiedono di acquistare contestualmente all’accensione del mutuo per tutelare il cliente, e tutelarsi, dal rischio di premorienza del mutuatario o della disoccupazione o malattia permanente.

Dal prossimo dicembre, se le banche intenderanno continuare ad offrire polizze di cui sono promotrici e beneficiarie si troveranno di fronte a diversi adempimenti. Tanto per cominciare, perderanno nella sostanza questo beneficio perché in caso di premorienza il capitale da rimborsare non va dalla polizza direttamente alla banca, bensì ai familiari che saranno chiamati a portare a termine il piano di ammortamento. Un altro intervento dell’ISVAP riguarda la trasparenza sul costo dei caricamenti sulle polizze, che in Italia superano il 50% dei premi. Infine, anche indipendentemente dalla premorienza, avere un’assicurazione sul mutuo “fuori” dalla banca significa anche non dover stipulare una nuova polizza in caso di passaggio ad altra banca, in piena attuazione delle misure sulla portabilità dei mutui introdotte dal decreto Bersani.