Mutui: il ritorno del 100%

La fine dell’anno è spesso occasione per stilare bilanci e lanciarsi in qualche previsione per il futuro. Se guardiamo a quanto potrebbe accadere nel mercato immobiliare, scopriamo l’esistenza di una tendenza ad una piccola ripresa dei prezzi che sarà tanto più (o meno) forte quanto più (o meno) si saprà riprendere il mercato del lavoro. Gli operatori del settore, dopo tre anni di sofferenza, potrebbero tornare a brindare per una ripresa delle compravendite che si annuncia sensibile, mente le nuove costruzioni rimarranno al palo. A fronte di una nuova voglia di spesa, di una nuova possibilità di abitare, stanno tornando a fare capolino presso alcune banche delle soluzioni di finanziamento tramite mutuo che credevamo essere scomparse per sempre: copertura al 100% del valore dell’immobile.

Mutui e assicurazioni: Isvap ribadisce il no al conflitto di interessi

L’Isvap torna alla carica sui mutui, ed in particolare sulle polizze assicurative collegate, ribadendo il proprio no al conflitto di interessi. Al riguardo l’Istituto nella giornata di ieri, giovedì 16 dicembre 2010, ha emesso un nuovo comunicato stampa annunciando d’aver messo sul proprio sito Internet, www.isvap.it, in pubblica consultazione, lo schema di norma regolamentare finalizzato a disciplinare il conflitto di interessi degli intermediari assicurativi nell’offerta di polizze delle quali risultano essere anche beneficiari. Nel comunicato ufficiale l’Istituto spiega che la decisione di avviare la consultazione pubblica segue le decisioni del Tar del Lazio che ha dato ragione, per meri vizi procedimentali, ad Assofin, Assilea, Associazione Bancaria Italiana (ABI) ed alcune società finanziarie e banche che sul regolamento dell’Isvap avevano presentato ricorso. A questo punto, entro e non oltre il 31 gennaio del 2011, le Associazioni dei Consumatori e gli operatori saranno chiamati a fornire dei contributi che saranno successivamente vagliati ed esaminati con attenzione dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo.

Mutui: tasso fisso, sorpasso al variabile ormai pronto

Se il 2008 è stato l’anno dello smarrimento e il 2009 quello dell’attonita paura, certo il 2010 può essere considerato il momento della svolta nelle strategie di risposta alla crisi economica. Non con questo a dire che sia finita, bensì a voler esprimere che ormai sappiamo di dover convivere, fare i conti e continuamente confrontarci con una situazione precaria e ricca di colpi di scena (non sempre piacevoli…). È per questo che abbiamo cominciato ad adottare alcune contromisure con cognizione di causa, sempre più consapevoli di cosa significa prendersi un certo rischio piuttosto che cercare di porsi in una situazione di forza.

Mutuo completamento costruzione

Il finanziamento ipotecario più comune stipulato dalle famiglie è quello per l’acquisto della casa, spesso la prima, ma anche per portarlo o sostituirlo attraverso un mutuo per surroga o un mutuo per sostituzione. Ma nasce spesso l’esigenza di andare a ristrutturare un immobile, ed in tal caso la soluzione di accesso al credito ideale è quella di un mutuo completamento costruzione; questa tipologia di finanziamento immobiliare, allo stesso modo che per la prima casa, può permettere di andare a finanziare i lavori fino all’80% del valore dell’immobile una volta che questo sarà ultimato. In tal caso, oltre alla classica documentazione di reddito affinché la banca possa procedere con l’istruttoria, serve per un mutuo completamento costruzione anche la presentazione all’Istituto di credito del preventivo o dei preventivi delle ditte di costruzione che dovranno realizzare i lavori; inoltre, rispetto ad un mutuo acquisto casa, un mutuo completamento costruzione è tale che la banca gli importi li eroga con la modalità cosiddetta “SAL”, ovverosia a stato di avanzamento dei lavori.

Mutui USA: crescono i tassi, riparte il mercato

Anche se le dinamiche non possono né devono essere paragonate a quelle italiane, dunque europee, non possiamo non accogliere come una buona notizia la novità che giunge da Oltreoceano, e che vuole i tassi di interesse applicati ai mutui a tasso fisso negli Stati Uniti risalire fino ai massimi da cinque mesi a questa parte. In casi come questo, infatti, secondo noi bisogna sempre contestualizzare la situazione rispetto al mondo in cui si vive. Diciamo dunque che viviamo in un sistema di mercato, rispetto al quale valutare la crescita dei prezzi come segnale di scarsa salute è mediamente un errore; certo: da consumatori ci piacerebbe che, egoisticamente, i prezzi calassero; ma questo sarebbe solo un segnale del fatto che il mercato è saturo e deve abbassare i valori per poter vendere e tornare a produrre, onde evitare di rimanere paralizzato dal surplus.

Mutui fissi e variabili: tassi dicembre 2010

Qual è sul mercato la tendenza dei tassi di interesse chiave con cui si agganciano in Italia i mutui, ovverosia l’Irs e l’Euribor? Ebbene, in base all’andamento dei primi quindici giorni del mese di dicembre 2010, i tassi di interesse sui mutui continuano a mantenersi bassi e, quindi, i finanziamenti ipotecari per chi deve acquistare, costruire o ristrutturare casa, continuano ad essere convenienti ed interessanti. In particolare l’Irs a dieci anni, quello con cui di norma si aggancia un mutuo a tasso fisso, registra un tasso medio al 3,34%, il che significa che, se la banca ci propone uno spread basso, il mutuo si può andare a stipulare ad un tasso complessivo anche inferiore al 4%. L’euribor a tre mesi, il tasso con cui si agganciano i mutui variabili, segna invece un valore medio, sempre in riferimento alla prima parte del corrente mese di dicembre, pari all’1,03%; quindi, anche in questo caso considerando uno spread bancario basso, c’è attualmente la possibilità di poter stipulare mutui variabili con un tasso complessivo pari al 2% circa.

Mutui e Pignoramenti: a Palermo peggiora la qualità del credito

La crisi economica non smette di mordere, e trascina nel gorgo i redditi più deboli: oggi, vogliamo focalizzare la nostra attenzione sulla situazione della Sicilia; una regione che ha visto crescere il desiderio di spesa pur senza che a questo aumento corrispondesse un reale incremento del reddito a disposizione. Il risultato? Un indebitamento che si diffonde senza soluzione di continuità, con famiglie che richiedono prestiti e contraggono mutui per finanziare acquisti e poi si vedono costrette ad indebitarsi ulteriormente, con qualcuno che promette loro l’aiuto economico necessario per onorare i debiti fatti altrove (anche se, in realtà, ne sta creando uno più grande a proprio vantaggio).

Mutuo e notai: online elenco Sportelli per il cittadino

Per i mutui, ma anche per l’acquisto della casa, le successioni, i testamenti e le donazioni, il Consiglio Nazionale del Notariato, sul proprio sito Internet, www.notariato.it, ha annunciato la pubblicazione online dell’elenco degli Sportelli di informazione per il cittadino che possono offrire consulenza gratuita. L’elenco online, in accordo con una nota emessa proprio dal Consiglio Nazionale del Notariato, risulta essere suddiviso per città, per Regione, ma anche in base al Consiglio Notarile Distrettuale che offre servizi che possono spaziare dall’assistenza alle vittime di usura alla consulenza notarile gratuita. L’iniziativa rientra nell’ambito del proposito del Notariato di offrire tutela ai consumatori in merito a scelte importanti come la gestione del patrimonio, il mutuo e l’acquisto della casa. Gli Sportelli per il cittadino, attivati nel 2008, sono ad oggi oltre cento in altrettante città locali dove periodicamente, tra l’altro, vengono organizzati non solo incontri e colloqui individuali gratuiti, ma anche incontri aperti al pubblico.

BCC Roma: Mutuo Interventi Efficienza Energetica Edifici

Si è spesso parlato di un rilancio del settore immobiliare, particolarmente in questo periodo di crisi. Mentre molti hanno pensato di estendere le aree edificabili, pur ferma restando la difficoltà dei risparmiatori nell’acquistare (e quindi il rischio che l’edificato possa rimanere in larga parte invenduto), il Governo ha pensato nei mesi scorsi ad un Piano per l’edilizia che consentisse di ristrutturare o ampliare l’esistente avendo accesso ad alcune agevolazioni che non intaccassero il suolo ma preferissero migliorare la qualità del patrimonio esistente. Come molti provvedimenti al centro delle polemiche, anche questo fu riveduto, corretto e infine delegato alle regioni, libere di decidere come meglio credevano.

Mutui e polizze, ecco cosa cambia

A partire dallo scorso 1 dicembre 2010, in materia di finanziamenti ipotecari e di polizze abbinate ai mutui sono entrate in vigore delle importanti novità a tutela dei consumatori. Questo al fine di fornire maggiore trasparenza su prodotti come quelli relativi alle assicurazioni sul credito che, tra l’altro, sono stati oggetto di proteste e critiche da parte delle Associazioni dei Consumatori. Così come disposto in particolare dall’Isvap, per i prodotti assicurativi da sottoscrivere dovrà essere fornito al cliente l’apposito fascicolo informativo che, tra l’altro, dovrà essere redatto in base ad un apposito schema standardizzato. In questo modo l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo punta sia a fare chiarezza, sia a mettere ordine, in materia di prodotti assicurativi, sugli obblighi di informazione e su quella che è mera pubblicità.

Mutui, insolvenze in crescita: le categorie più a rischio

Ieri abbiamo “smontato”, speriamo con efficacia e chiarezza, il “mito” del 5% degli italiani a rischio insolvenza sul mutuo: sono solo lo 0,64%, e i dati si riferiscono al 2007 (quindi ad un periodo pre-crisi, ossia quando la disoccupazione era meno incisiva ma anche quando l’Euribor aveva raggiunto il proprio massimo storico). Però non possiamo nasconderci che una difficoltà esiste, anche se la sua misura è ridotta rispetto a quella strombazzata dalle principali testate giornalistiche. Le famiglie che non riescono a fare fronte al pagamento delle rate del mutuo sono in aumento, e contestualmente sono cresciuti i pignoramenti con percentuali di aumento anche a due cifre.

Cambia Mutuo della Banca Popolare di Lodi

Non ci sono spese notarili in quanto, se previste, vengono rimborsate dall’Istituto di credito. Le spese di istruttoria e quelle di perizia sono allo stesso modo pari a zero, la durata può arrivare fino a 35 anni, ed il tasso può essere fisso oppure variabile. Sono queste le principali caratteristiche di “Cambia Mutuo“, la formula di finanziamento ipotecario proposta dalla Banca Popolare di Lodi per quei nuovi clienti che intendono portare con la surroga il mutuo acceso presso altre banche anche al fine di poter alleggerire la rata. “Cambia Mutuo”, non a caso, è la soluzione ideale per passare ad un mutuo meno oneroso e con condizioni migliorative nel pieno rispetto dell’attuale normativa sulla surroga dei mutui ipotecari. A fronte dell’importo finanziabile pari al debito residuo trasferito da altre banche, con “Cambia Mutuo” si può andare a stipulare un finanziamento ipotecario che, ad esempio, può permette di passare dal vecchio mutuo con il tasso fisso ad uno nuovo con il tasso variabile e viceversa in base alle proprie mutate esigenze e capacità di spesa e di risparmio.

Mutui, 5% famiglie italiane non in regola? Le verità nascoste…

Un dato del 2007 per fare notizia oggi. Si può, a patto che lo scalpore sia –per così dire- “ben indirizzato” e contestualizzato. Altrimenti si genera solo del facile allarmismo, un po’ come quello che abbiamo visto spandere con cura da parte di molte testate nazionali, anche tra le più importanti e attente alla sostanza dei contenuti, su questo argomento. Titolone: “Mutui, famiglie italiane in crisi con il rimborso delle rate, sono il 5%”. La spiegazione, come sempre, la si può trovare leggendo il resto dell’articolo. Dove si scopre che il dato, come abbiamo rivelato in apertura, è riferito ad una rilevazione del 2007. Una famiglia su 20 in Italia, insomma, 3 anni or sono non è stata puntuale con il pagamento delle rate previste dal piano di ammortamento del finanziamento richiesto per agevolare l’acquisto di un’abitazione di proprietà.

Mutuo vs. Affitto: kappaò a 30 anni

Gli italiani preferiscono il mutuo all’affitto, certo non stiamo scoprendo qualcosa di nuovo o svelando un “mistero della Fede”. Quello che forse non tutti possono immaginare è il perché di questa preferenza, e meno che mai sarebbe ipotizzabile credere che alla base di tutto c’è il conforto dei numeri. Il mutuo, infatti, grazie al decremento dei tassi d’interesse è tornato a “battere” l’affitto in termini di competitività, meglio se il confronto si estende su una durata temporale più lunga. Il verdetto viene da una simulazione di CorrierEconomia, che ha provato a ipotizzare l’intenzione di acquistare una casa di 80 metri quadrati in una zona di medio centro di una delle principali città italiane.