Mutui: il ritorno del 100%

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La fine dell’anno è spesso occasione per stilare bilanci e lanciarsi in qualche previsione per il futuro. Se guardiamo a quanto potrebbe accadere nel mercato immobiliare, scopriamo l’esistenza di una tendenza ad una piccola ripresa dei prezzi che sarà tanto più (o meno) forte quanto più (o meno) si saprà riprendere il mercato del lavoro. Gli operatori del settore, dopo tre anni di sofferenza, potrebbero tornare a brindare per una ripresa delle compravendite che si annuncia sensibile, mente le nuove costruzioni rimarranno al palo. A fronte di una nuova voglia di spesa, di una nuova possibilità di abitare, stanno tornando a fare capolino presso alcune banche delle soluzioni di finanziamento tramite mutuo che credevamo essere scomparse per sempre: copertura al 100% del valore dell’immobile.

Scottati gli uni (le banche) da cattivi pagatori e gli altri (i risparmiatori) dalle vicende legate all’impacchettamento di mutui che venivano venduti da chi pur sapeva che non avrebbero potuto essere onorati, si procede con i piedi di piombo: per ottenere un mutuo al 100%, infatti, è necessario avere caratteristiche reddituali molto elevate (anche se i fogli informativi di per sé difficilmente ne fanno cenno). Però ci sono banche, come ad esempio la popolare di Spoleto, che propongono una gamma di finanziamenti Full a tasso fisso, ma anche variabile e flessibile, con spread differenziati che si spingono fino alla copertura del 100% del valore dell’immobile.

Anche Banca Intesa-SanPaolo, sbugiardando chi pensava che il ritorno al 100% fosse una strategia di lancio per le banche più piccole, si è data da fare introducendo un finanziamento di questo genere all’interno della sua linea Domus. Non solo: il 100% viene offerto anche ai giovani con un prodotto dedicato, che come agevolazione (i giovani, si sa, sono una categoria debole) prevede l’abbattimento dello spread. Stesso dicasi per Credem con la linea Creacasa.