Il decreto legislativo sul credito al consumo che approderà domani in Consiglio dei Ministri si riferisce proprio ai mutui per le imprese. Il nuovo testo, volto a recepire la direttiva comunitaria 2008/48/Ce, prevede, infatti, che vi sia portabilità anche se il mutuatario non è un privato ma un’impresa. In sostanza il titolare di un mutuo o di un finanziamento, che cambia la banca di appoggio, può trasferire nella nuova banca il mutuo stipulato con un’altra banca, anche senza il consenso di quest’ultima. Con la portabilità il debitore può “trasferire” il mutuo, sia che sia stato contratto con banca, con un istituto finanziario o con ente previdenziale. La normativa vigente però (Dl. 7/2007) prevede la portabilità solo nei casi in cui il sottoscrittore sia un consumatore. Mentre la nuova regola, che dovrebbe aggiungersi all’articolo 120-quarter del Tub, dovrebbe consentire anche a chi ha una partità iva, di beneficiare di questa manovra.
Redazione
Mutuo Carige Buonsenso: rata protetta per dieci anni
Pagare una rata con interessi agganciati al tasso variabile, ed avere nello stesso tempo, per un periodo pari a dieci anni, la sicurezza di un tasso massimo grazie ad un tetto prefissato e noto alla stipula del finanziamento immobiliare. Si presenta così il “Mutuo Buonsenso“, un finanziamento immobiliare ideato e lanciato sul mercato dal Gruppo Banca Carige per chi vuole pagare sul mutuo una rata con interessi in linea con l’andamento del mercato, ma che con il trascorrere degli anni non vuole correre rischi eccessivi nel caso in cui il costo del denaro dovesse registrare un’impennata. Con il “Mutuo Buonsenso” di Banca Carige è possibile finanziare fino all’80% del valore dell’immobile a fronte di un’indicizzazione al tasso euribor con scadenza a tre mesi. Le durate del “Mutuo Buonsenso” di Banca Carige possono essere pari a 15, 20, oppure 30 anni a fronte di una modalità di rimborso con la formula classica delle rate mensili, e fermo restando che, con il passare degli anni, in caso di un calo dei tassi di mercato la rata mensile con il “Mutuo Buonsenso” tenderà ad abbassarsi visto che l’indicizzazione è a tasso variabile.
Mutui Emilia-Romagna, Lazio, Campania: dati contrastanti
Nella sua inchiesta relativa ai trend di accensione dei mutui e di acquisto delle abitazioni in Italia, l’Ufficio Studi Tecnocasa non si è accontentato di produrre un dato nazionale bensì ha scelto di dettagliare fino all’ambito regionale l’analisi, in modo tale da poter approntare le migliori strategie presso ciascuna delle numerose filiali in franchising distribuite su tutto il territorio. Noi ci vogliamo invece limitare nella nostra indagine, perciò abbiamo scelto una regione per ogni macro-area italiana così da provare a capire, attraverso il trend di ognuna di queste, cosa sta succedendo nel mercato immobiliare e – di conseguenza – anche in quello dei finanziamenti alle famiglie.
Rata mutui famiglie: la moratoria con Banca Sella
Anche il Gruppo Banca Sella nei mesi scorsi ha aderito al Piano Famiglie dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che tra le misure di aiuto ai nuclei familiari in difficoltà c’è anche quella relativa alla possibilità di sospendere il pagamento della rata del finanziamento immobiliare per la prima casa per un periodo pari a dodici mesi. Questo dopo che il 18 dicembre dello scorso anno molte Associazioni dei Consumatori e l’Associazione Bancaria Italiana hanno siglato uno specifico Accordo comune al quale Banca Sella S.p.A. ha aderito permettendo così ai propri mutuatari, già da diversi mesi, nel rispetto dei requisiti, di potersi avvalere del beneficio della sospensione della rata a causa di eventi ed imprevisti negativi legati e causati dalla crisi economica. Alla moratoria con Banca Sella, in linea con l’Accordo ABI – Consumatori, è infatti possibile aderire in caso di eventi quali, tra gli altri, la perdita del posto di lavoro, la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro, oppure i casi di decesso del mutuatario o l’insorgere di condizioni di non autosufficienza.
Mutui: Tecnocasa fotografa la ripresa
Quanto è bella la salita! È vero: costa fatica; ma quale impagabile gioia gustarsi il panorama dall’alto, guardare alle proprie spalle e complimentarsi tra sé (e con i compagni d’avventura) per quanto si è riusciti a fare fino a quel momento, respirare a pieni polmoni quell’aria un po’ rarefatta che dona uno strano ed appagante senso di ebbrezza. La salita, anzi la risalita del comparto dei mutui in Italia è appena cominciata. Di strada da fare ce n’è ancora tanta, specie se si vuole che i livelli di crescita siano significativi, però è una soddisfazione vedere che i risultati cominciano a consolidarsi, i passi a divenire meno incerti. Il dato ci giunge dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, sezione Kìron mediazione creditizia, il quale ha analizzato l’andamento del mercato dei mutui nel primo trimestre 2010.
Mutuo Famiglia Bper a rata costante
Per chi vuole acquistare una casa con un mutuo potendosi avvantaggiare dell’attuale vantaggio relativo all’indicizzazione con il tasso variabile, ma nel contempo si punta a pianificare con certezza il bilancio familiare, il Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia-Romagna, ha ideato il “Mutuo Famiglia a Rata Costante“, un finanziamento immobiliare a rata fissa e tasso e durata variabile che offre un importo fisso mensile da pagare a fronte di un piano di ammortamento che si allunga o si restringe in funzione dell’andamento del costo del denaro sui mercati. In questo modo il mutuatario conosce in anticipo l’importo mensile della rata da pagare in modo da poter pianificare il budget familiare sia nel breve che nel medio e lungo periodo; trattasi chiaramente di una formula di mutuo che è ideale per chi vuole pagare sulle rate interessi più bassi rispetto alla classica formula del mutuo a tasso fisso, e nello stesso tempo ha delle entrate mensili fisse magari provenienti da un’attività di lavoro dipendente con contratto a tempo indeterminato.
Mutui: domanda in calo in Italia, primo semestre 2010 -2%
Notizia buona o cattiva? Giudicate voi… Diciamo che c’è un dato di fatto ormai assodato, ma anche che l’analisi potrebbe essere affrontata, quasi fosse una montagna impervia da scalare, da almeno due versanti. Cominciamo con la notizia: “Il volume della domanda complessiva di mutui da parte delle famiglie italiane, nel primo semestre 2010 ha segnato una contrazione del -2% anno su anno”. Il dato, rilanciato da BorsaItaliana, emerge dal barometro Crif della domanda di mutui. Sempre nello stesso rapporto, contenuta anche un’analisi che spiega come ci sia una connessione molto stretta tra crisi economica e calo nella domanda di finanziamenti.
Mutui alle famiglie: sospendere la rata con il Creval
Anche il Gruppo Bancario Creval – Credito Valtellinese, aderisce con le proprie Banche controllate al “Piano Famiglie” dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ed in particolare alla moratoria sui mutui alle famiglie che, nel rispetto dei requisiti, possono ottenere la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti immobiliari stipulati per la prima casa ad uso residenziale. In questo modo, la clientela privata che ha acceso un mutuo presso una filiale bancaria del Gruppo Credito Valtellinese può presentare la domanda finalizzata ad ottenere, per una sola volta, e per un periodo pari a dodici mesi, la sospensione del pagamento della rata mensile. La moratoria, lo ricordiamo, è ancora aperta a fronte di eventi negativi legati alla perdita del posto di lavoro, sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, o insorgere di condizioni di non autosufficienza da parte di uno degli intestatari del finanziamento immobiliare.
Mutui agevolati Trentino, l’assessore Rossi tuona “Banche, più mercato o vi lasciamo a piedi”
Banche e magia. Se il parallelismo vi sembra troppo ardito, leggete questa storia e capirete che le distanze tra l’uno e l’altro argomento non sono poi così ampie… Il tutto, poi, accade in Trentino, provincia autonoma parte di una regione che accorpa anche l’Alto Adige nonché paradigma ideale per tutti coloro i quali vogliono parlare di un sistema che funziona, un modello per la pubblica amministrazione in Italia. In realtà, il Trentino resta comunque un modello virtuoso perché, anche a fronte di tutte quelle “scorciatoie” che qualcuno potrebbe pensare di praticare per fare cassa, c’è sempre un controllore pronto a vigilare sulla corretta applicazione della legge ed a richiamare all’ordine quelli che invece fanno finta di non conoscere i regolamenti, o se ne servono come paravento per comportamenti non corretti. Questa volta, l’oggetto del contendere si chiama “mutuo agevolato”.
Mutuo a tasso variabile ma non troppo di Banca Carime
Si chiama “Prefix“, ed è un mutuo a tasso variabile … ma non troppo. Trattasi di un finanziamento immobiliare innovativo proposto dalle Banche controllate dal Gruppo UBI Banca, tra cui anche dalla Banca Carime che propone alla propria clientela il “Mutuo Prefix” per chi non vuole rinunciare ai vantaggi dell’indicizzazione della rata da pagare con il tasso variabile, ma nello stesso tempo, in caso di eccessivi rialzi dei tassi di mercato, è sicuro di pagare un importo della rata non superiore ad un tetto prefissato in sede di stipula del finanziamento immobiliare. Attualmente il “Mutuo Prefix” viene proposto dalle filiali di Banca Carime con un periodo di ammortamento, della durata di dodici mesi iniziali, con la formula dell’indicizzazione della rata a tasso fisso, mentre poi dopo il primo anno si passa al tasso variabile con un “Cap” fissato al 5,50% invariabile e stabilito in sede contrattuale con la Banca.
Mutui: a Milano la surroga è più facile
In tempi di crisi, chi sta attento al portafogli è portato a prestare un impegno sempre maggiore nella ricerca della miglior soluzione possibile di risparmio; ma anche chi, invece, magari è stato abituato a non preoccuparsi più di tanto, comincia a guardarsi intorno nel tentativo di non farsi buggerare, perché rimetterci dei soldi può diventare un grosso problema per un intero bilancio familiare. Anche parlando nelle scorse settimane dei dati relativi alla stipula dei mutui, ci è capitato spesso di annotare come, accanto a soluzioni a tasso fisso e variabile (e variabile con cap), una parte importante dei nuovi contratti di mutuo possa essere derubricata alla voce “surroga”.
Surroga mutuo: attenzione alla rata di cauzione
Quello della surroga è in Italia uno strumento molto potente in materia di mutui ipotecari che le famiglie possono andare a sfruttare per poter trasferire l’ipoteca ed il debito residuo da pagare in un’altra banca che ci offre condizioni più vantaggiose in termini di importo della rata da pagare, durata del finanziamento immobiliare e tasso di interesse applicato. La potenza e la forza dello strumento della surrogazione, detta anche portabilità, non sta solo nel fatto che il mutuo sia trasferibile, ma soprattutto nella gratuità offerta dall’operazione; le Leggi Bersani impongono infatti che l’operazione debba avvenire senza alcuna spesa e senza alcun onere a carico del mutuatario. Eppure, ed è di certo cosa nota e sperimentata, non mancano i casi riguardanti tattiche ostruzionistiche applicate dalle banche che con la surroga in pratica non solo perdono il cliente, ma dall’operazione ottengono tutto tranne che un guadagno.
Mutui: diminuiscono insolvenze grazie a moratoria
Gli italiani, seppur con qualche rinuncia e sacrificio, riescono a pagare le rate del mutuo. Le insolvenze per i mutui al giugno 2010 sono solo lo 0,8% delle famiglie italiane, in diminuzione rispetto a gennaio di quest’anno in qui le insolvenze si attestavano al 2,5%. I dati sono stati resi noti da uno studio sui consumi e le aspettative delle famiglie italiane realizzato da Confcommercio in collaborazione con il Censis. Tante sono inoltre le famiglie che hanno optato per la sospensione del mutuo (la sospensione però non è un caso di morosità). Essa si applica per i mutui – anche in fase di preammortamento – di importo fino a 150mila euro accesi per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione della casa principale a prescindere dalla tipologia di tasso di interesse attuato sul mutuo (fisso, variabile o misto).
Mutui: un decreto mette in ginocchio mutuatari e banche
Stravagante questa Italia, dove il Parlamento legifera ogni giorno secondo decreto. Direte: “che ce ne importa a noi”, se non fosse che il decreto legge è, per sua natura, un provvedimento di urgenza straordinaria e di natura transitoria, o almeno così avrebbe dovuto essere nelle intenzioni dei padri costituenti. La realtà, molto diversa, è che i Governi se ne servono per aggirare l’iter parlamentare salvo poi generare una confusione in mezzo alla quale è difficile orientarsi: risolta la questione dell’urgenza, infatti, rimane in ballo quella della transitorietà, visto che il decreto è valido per 30 giorni dalla sua entrata in vigore a meno che non sia convertito in legge “a tutti gli effetti”. Il “Dl 78/2010: Nuove Regole per Compravendite e Mutui Ipotecari” rappresenta un pericolo per tutti coloro i quali volessero rivedere la propria condizione abitativa in questo mese…