Mutui: un decreto mette in ginocchio mutuatari e banche

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Stravagante questa Italia, dove il Parlamento legifera ogni giorno secondo decreto. Direte: “che ce ne importa a noi”, se non fosse che il decreto legge è, per sua natura, un provvedimento di urgenza straordinaria e di natura transitoria, o almeno così avrebbe dovuto essere nelle intenzioni dei padri costituenti. La realtà, molto diversa, è che i Governi se ne servono per aggirare l’iter parlamentare salvo poi generare una confusione in mezzo alla quale è difficile orientarsi: risolta la questione dell’urgenza, infatti, rimane in ballo quella della transitorietà, visto che il decreto è valido per 30 giorni dalla sua entrata in vigore a meno che non sia convertito in legge “a tutti gli effetti”. Il “Dl 78/2010: Nuove Regole per Compravendite e Mutui Ipotecari” rappresenta un pericolo per tutti coloro i quali volessero rivedere la propria condizione abitativa in questo mese…

Già, perché se l’intento del legislatore è stato davvero lodevole, come vedremo poi, a suscitare più di qualche perplessità tra i risparmiatori è lo strumento scelto per supportare questo intento. “Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie”.

La finalità della norma è una miglioria delle banche dati catastali, così da ridurre al minimo la possibilità di fenomeni di elusione ed evasione fiscale nel settore immobiliare che potrebbe essere dovuto ad un mancato aggiornamento delle unità immobiliari urbane. Il problema, però, è che questi dati dovranno essere confermati da un notaio, e qualora non fossero aggiornati tutta l’operazione di compravendita andrebbe all’aria, concessione del mutuo richiesto ivi compresa. Il tutto, e qui sta il paradosso, fino al prossimo 31 luglio…

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