Mutui: diminuiscono insolvenze grazie a moratoria

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Gli italiani, seppur con qualche rinuncia e sacrificio, riescono a pagare le rate del mutuo. Le insolvenze per i mutui al giugno 2010 sono solo lo 0,8% delle famiglie italiane, in diminuzione rispetto a gennaio di quest’anno in qui le insolvenze si attestavano al 2,5%. I dati sono stati resi noti da uno studio sui consumi e le aspettative delle famiglie italiane realizzato da Confcommercio in collaborazione con il Censis. Tante sono inoltre le famiglie che hanno optato per la sospensione del mutuo (la sospensione però non è un caso di morosità). Essa si applica per i mutui – anche in fase di preammortamento – di importo fino a 150mila euro accesi per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione della casa principale a prescindere dalla tipologia di tasso di interesse attuato sul mutuo (fisso, variabile o misto).

Per richiedere la sospensione del mutuo, occorre non avere un reddito imponibile superiore a 40mila euro annui o aver subito nel biennio 2009 e 2010 eventi particolarmente negativi (morte, perdita dell’occupazione, insorgenza di condizioni di impossibilità al lavoro, cassa integrazione), compresi anche quelli che hanno ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi. Gli eventi sfavorevoli appena citati devono verificarsi tra il 1 gennaio 2009 ed il 31 dicembre 2010.

Mentre in Italia lo stato delle insolvenze é veramente modesto, in Usa il numero di case americane finite nelle mani delle banche a causa delle insolvenze sui mutui è salito al livello record di 269.962 nel secondo trimestre dell’anno. I dati, riferiti dalla società specializzata RealltyTrac Inc., sottolineano un incremento del 5% rispetto ai primi tre mesi di questo anno, e del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

I pignoramenti non hanno ancora raggiunto il loro picco massimo – ha sottolineato all’agenzia Bloomberg Nicolas Retsinas, direttore del Joint Center for Housing Studies dell’università di Harvard -. I tassi di disoccupazione indicano infatti che i dati potrebbero continuare a crescere nei prossimi 6-9 mesi.