Rapina in Banca per Mutui: “Qui non teniamo contante, cretino!”

Spread the love

E noi che pensavamo potesse accadere solamente nelle più esilaranti tra le comiche… già: ci sono rapinatori che pianificano il colpo per mesi, appostandosi davanti all’uscio della banca individuata per settimane nel tentativo di scoprire le abitudini di impiegati e risparmiatori; e ci sono “ladri di polli” che dimostrano di essere anche più polli rispetto alle loro proverbiali vittime, tanto da finire sui giornali per i loro fallimenti e regalare qualche minuto di ilarità a tutti quelli che i giornali li leggono. Anche quello che stiamo per raccontarvi è solo l’ennesimo caso di delinquente dilettante che si lancia in un’impresa più grande di lui e delle proprie possibilità, e finisce per fare la figura del fesso.

È successo a Tel Aviv, dove un giovane aspirante rapinatore si è presentato nell’ufficio del direttore di una banca: volto velato alla bell’e meglio, pistola alla mano, il “criminale” (lo virgolettiamo perché è davvero difficile equipararlo a personaggi senza scrupoli) ha puntato l’arma contro la sua vittima designata e gli ha intimato di svuotare la cassaforte. Con un sangue freddo da far invidia, il direttore ha risposto senza scomporsi alla richiesta facendo notare, con risolutezza, al malcapitato come stessero veramente le cose: “Cretino, hai sbagliato obiettivo. Noi siamo una banca per mutui e qui non teniamo contanti”.

Il rapinatore, a questo punto, ha deciso di darsi alla fuga, ma non prima di aver commesso un altro imperdonabile errore: aveva infatti parcheggiato la macchina “d’appoggio” proprio davanti alla banca, così per il direttore è stato un gioco da ragazzi annotare il numero di targa e far scattare le indagini. L’uomo è stato individuato dalla polizia, con cui si è giustificato dicendo che una voce interiore gli avrebbe ordinato di fare la rapina. Evidente l’inesperienza dell’aspirante rapinatore, ma ancora più evidente deve essere stato il suo squilibrio mentale se è vero come è vero che l’uomo è stato condannato alla pena lieve degli arresti domiciliari.