Usa, indice mutuo casa +2,2%; a Milano crescono le ingiunzioni di pagamento

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Numeri sviscerati con freschezza che riportano agli Stati Uniti d’America. Si parla di mutui e il dato incontrovertibile è che le richieste di mutui ipotecari negli Usa sono saliti del 2,2% la settimana scorsa. Si tratta del secondo rialzo consecutivo settimanale grazie ad un calo dei costi di rifinanziamento. Nel dettaglio, le richieste di mutuo per l’effettivo acquisto di un immobile hanno segnato un calo del 3,7%, mentre le domande di rifinanziamento sono aumentate del 4,9%.

Il tasso medio sui mutui trentennali è sceso al 4,78% dal 4,82% della settimana precedente. In aumento, quindi, le domande di mutuo da parte dei consumatori statunitensi. A renderlo noto è la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono scesi al 4,78% dal precedente 4,82%. Per un valore che migliora e una situazione col segno più, ci si imbatte poi – notizia che campeggia su parecchi giornali con particolare riguardo a quelli prettamente meneghini – nel fatto che Milano rischia di diventare terra di mancato pagamento del mutuo o di un finanziamento qualunque (per gli elettrodomestici, per l’auto, per il mobilio di casa).

Sono 51.426 le richieste di ingiunzioni di pagamento inviate al giudice di pace dagli istituti di credito fino a dicembre 2010. A dicembre 2009 le richieste di ingiunzioni si erano fermate a 44.211. In un anno, quindi, le famiglie in difficoltà con le rate del mutuo sono aumentate di 7.200 unità, fino ad arrivare oltre quota 51 mila: poco più del 5 per cento del totale dei residenti in città. E, inevitabile, i rapporti con le banche si fanno sempre più difficili. Non solo: Assoconsumatori informa del fatto che fino a dicembre 2010 le banche hanno fatto causa a 8.526 famiglie. L’anno prima le cause avviate erano state 5.015. Ben tremila in meno. Ancora: a dicembre 2009 si contavano 13.246 famiglie morose quanto al pagamento delle rate dei prestiti. Le cause già avviate nei loro confronti erano 183. A dicembre 2010 si contano 14.534 famiglie morose e 312 cause avviate. I contenziosi sono quasi raddoppiati.