Mutuo più caro: a rischio 30 mila famiglie

L’annuncio della Banca centrale europea di ieri di voler innalzare tra non molto i tassi di interesse, citando i rischi legati all’inflazione, rischia di giocare un brutto scherzo in Italia alle famiglie che pagano il mutuo. Gli effetti già si sono fatti sentire visto che l’euribor con scadenza a tre mesi è letteralmente schizzato sopra la soglia dell’1,15%, attestandosi nelle ultime ore sui massimi dal mese di giugno del 2009. In Eurolandia, anche in base agli ultimissimi dati comunicati da Eurostat, c’è una persistente ascesa dei prezzi al consumo anche e soprattutto a causa delle speculazioni sulle materie prime cui si aggiungono gli aumenti dei prezzi dei prodotti energetici, a partire dal petrolio. Di conseguenza, con l‘euribor in crescita, i mutui a tasso variabile rischiano di diventare decisamente più cari.

Mutui PMI: via libera a proroga moratoria

In linea con le attese, è stata ufficializzata oggi, mercoledì 16 febbraio 2011, con un accordo, la proroga della moratoria sul debito contratto con il sistema bancario dalle piccole e medie imprese (PMI). La proroga, in accordo con quanto riporta il sito del Governo italiano, è di sei mesi, ragion per cui la scadenza ultima per la presentazione delle domande slitta al 31 luglio del 2011. In questo modo, secondo quanto messo in risalto dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dal Ministro all’Economia, Giulio Tremonti, le piccole e medie imprese che sono ancora in difficoltà nel riprendere l’attività avranno più tempo per chiedere la sospensione del debito a patto che, chiaramente, non ne abbiano già beneficiato in precedenza. Misure importanti però arrivano anche per quelle piccole e medie imprese che si sono avvalse della moratoria, e che possono comunque ottenere un allungamento della durata del piano di ammortamento del mutuo fino al 100% della sua durata residua, e comunque per un periodo massimo pari a tre anni.

Mutuo casa: tasso variabile in cima alle preferenze

Nonostante il lento ma progressivo aumento dei tassi applicati sui finanziamenti ipotecari per la casa, la formula del mutuo a tasso variabile rimane attualmente quella più gettonata da parte delle famiglie italiane. A rilevarlo, nell’ultimissimo Bollettino al Supplemento Statistico, è stata la Banca d’Italia che, non a caso, con riferimento lo scorso mese di dicembre 2010, ha rilevato per i mutui una crescita dei tassi di interesse applicati al 3,18% rispetto ad una media del 3,09% rilevata nel mese di novembre del 2010. Nel complesso Bankitalia rileva per i mutui casa un certo dinamismo a conferma di come i periodi bui della crisi finanziaria ed economica, che ha colpito anche l’immobiliare nel nostro Paese, siano oramai alle spalle.

Mutui: moratoria PMI, nuove misure in arrivo

Tra una settimana, e precisamente mercoledì 16 febbraio 2011, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, in presenza del Ministro Giulio Tremonti, nell’ambito della moratoria sul debito bancario a favore delle piccole e medie imprese (PMI), sarà sottoscritto un accordo inerente nuove iniziative sul credito. A darne notizia è stato proprio il MEF dopo che presso la sede del Ministero dell’economia e delle finanze in queste ultime settimane è tornato a riunirsi il tavolo tecnico rappresentato dai soggetti firmatari l’Accordo comune sulla moratoria sui debiti delle PMI scaduto lo scorso 31 gennaio 2011, mentre quello a a favore delle famiglie, lo ricordiamo, è stato prorogato di sei mesi, dal 31 gennaio 2011 al 31 luglio del 2011. Intanto, per quel che riguarda la moratoria a favore delle PMI, il MEF ha reso noto che al 31 dicembre scorso sono giunte un totale di 252 mila domande di sospensione della quota capitale del debito da parte di altrettante piccole e medie imprese.

Mutuo Credem: come chiedere la sospensione

Il Gruppo Credem, Credito Emiliano, nell’ambito del Piano Famiglie dell’ABI, ed in particolare per quel che riguarda la misura inerente la moratoria sui mutui per l’acquisto della prima casa, ha messo a disposizione online, direttamente attraverso il proprio sito Internet, sia tutte le informazioni su come aderire nel rispetto dei requisiti, sia, in formato pdf, il modello di lettera di sospensione del finanziamento ipotecario. Sul portale, tra l’altro, sono ben specificati e spiegati i casi in corrispondenza dei quali le famiglie in difficoltà possono avvalersi della misura; nel dettaglio, alla misura, nel rispetto degli altri requisiti, si può accedere per caso morte dell’intestatario del mutuo ed anche, tra l’altro, per cessazione del rapporto di lavoro, sopraggiunta non autosufficienza, sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro. Inoltre, nel rispetto degli altri requisiti, con il Credem il Mutuo stipulato con la Banca si può “congelare” in caso di “spese sanitarie“; per questo caso specifico la famiglia richiedente la moratoria deve presentare fatture attestanti spese sanitarie per un importo non inferiore ai 5 mila euro.

Moratoria mutui: Adusbef, vantaggi solo per le banche

L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, dopo aver siglato un apposito accordo con le Associazioni dei Consumatori, ha annunciato la proroga della moratoria sui mutui alle famiglie per un periodo pari ad altri sei mesi; questo significa che la scadenza per presentare le domande slitta dal 31 gennaio al 31 luglio del 2011. Ma l’adesione alla moratoria è vantaggiosa? Ebbene al riguardo l’Adusbef è nuovamente intervenuta, così come avvenuto in passato, sottolineando come la moratoria porti da un lato vantaggi alle banche, e dall’altro degli oneri aggiuntivi alle famiglie in quanto con il rinvio dei pagamenti il mutuo diventa poi ancora più oneroso. Di conseguenza, secondo l’Adusbef, per voce del suo Presidente, Elio Lannutti, le famiglie dovrebbero chiedere la sospensione del pagamento della rata del mutuo solamente in casi estremi. Secondo l’Associazione se gli Istituti di credito in Italia volessero davvero aiutare le famiglie, allora dovrebbero abbassare i tassi di interesse applicati sul credito concesso visto che questo, rispetto alla media europea, è più caro di quasi mezzo punto percentuale.

Piano Famiglie: moratoria mutui, via libera alla proroga

Via libera, nell’ambito del “Piano Famiglie” dell’ABI, alla proroga della moratoria sui mutui casa stipulati dalle famiglie. In data odierna, mercoledì 26 gennaio 2011, è stata infatti proprio l’Associazione Bancaria Italiana a comunicare d’aver raggiunto al riguardo un accordo con dodici Associazioni dei Consumatori. E così la moratoria sui mutui terminerà il 31 luglio del 2011 e non il 31 gennaio 2011; la proroga è quindi pari a sei mesi a fronte della presentazione delle domande, da parte delle famiglie, a valere su eventi ammissibili che si siano verificati entro e non oltre la data del 30 giugno del 2011. Le associazioni che hanno stipulato l’accordo di proroga con l’ABI sono le seguenti: Acu, Unione Nazionale Consumatori, Adiconsum, Movimento Difesa del Cittadino, Adoc, Movimento Consumatori, Assoutenti, Lega Consumatori, Casa del Consumatore, Federconsumatori, Confconsumatori e Cittadinanzattiva.

Moratoria mutui: proroga ufficiale attesa a gennaio 2011

E’ attesa entro il prossimo 31 gennaio 2011 la “proroga” della moratoria sui mutui. L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha infatti manifestato nei giorni scorsi la volontà di voler prolungare/ridefinire le misure di sospensione del pagamento dei finanziamenti ipotecari, ma anche prestiti e leasing contratti dalle piccole e medie imprese con il sistema bancario. Trattasi di una buona notizia per le PMI italiane, visto che molte di queste sono ancora in difficoltà e non sono riuscite ad agganciare a pieno la fragile nonché moderata ripresa dell’economia tricolore. I tempi ed i termini di rinnovo/ridefinizione della moratoria sembrerebbero quelli del 31 gennaio del 2011, visto che è questa la data di scadenza dell’attuale moratoria non solo tra l’altro per le piccole e medie imprese, ma anche per le famiglie.

Abi: proroga della moratoria sulle rate dei mutui?

L’Abi “sta ragionando” con le organizzazioni dei consumatori su una possibile proroga, “indicativamente di sei mesi”, della moratoria sulle rate dei mutui che scade il 31 gennaio prossimo. L’indicazione è stata fornita dal presidente dell’associazione dei banchieri, Giuseppe Mussari, nel corso della conferenza stampa di fine anno. Resta “un problema” legato ai mutui cartolarizzati ma “speriamo”, ha auspicato il numero uno di Palazzo Altieri, “di poter inserire una norma che consenta la proroga della garanzia nel decreto Milleproroghe”. Mussari ha comunque fornito dati rassicuranti sullo stato di salute finanziaria delle famiglie italiane. “La qualità del loro credito”, ha detto, “è buona: il rapporto tra entita’ del mutuo e valore dell’immobile è in media del 65% contro il 79% dell’Europa, il rapporto tra rata e reddito disponibile è pari al 16,5%, la stima del costo del credito è fra 10 e 20 punti base, la rischiosità delle famiglie italiane è del 50% inferiore a quella registrata durante la crisi del ’92-’93”. Insomma, secondo il presidente dell’Abi, “l’erogazione del credito alle famiglie è stata prudente e buona”. Resta qualche preoccupazione legata ai mutui a tasso variabile. “Sono molto appetibili”, ha osservato Mussari, “ma implicano un rischio che va spiegato e fatto comprendere attentamente al cliente”.

Piano Famiglie ABI: attenzione alle scadenze

Mancano oramai poche settimane, nell’ambito del Piano Famiglie dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), per chiedere la moratoria sul pagamento delle rate del mutuo per la prima casa ad uso residenziale. La misura, partita nel febbraio scorso, infatti, ha come termine ultimo di presentazione delle domande, salvo proroghe, quello del 31 gennaio del 2011 a valere su eventi negativi ammissibili verificatisi entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2010. Dall’ultima rilevazione, fornita proprio dall’Associazione Bancaria Italia, è emerso come siano state sinora oltre 30 mila le famiglie che hanno chiesto ed ottenuto la moratoria. Trattasi di un numero di richieste insufficiente, come messo in risalto di recente dal Codacons, visto che all’avvio della misura era stato stimato che le famiglie beneficiarie sarebbero state oltre 130 mila. Certo, mancano ancora due mesi al termine della moratoria, ma come mai mancano in base alle stime 100 mila famiglie all’appello?

Mutuo prima casa: moratoria, ultime settimane per chiederla

Salvo proroghe, mancano oramai poche settimane per l’accesso alla moratoria ABI-Consumatori che può permettere alle famiglie che stanno pagando un mutuo per la prima casa, e che sono in difficoltà con i pagamenti, di sospendere le rate del finanziamento ipotecario per un periodo pari a dodici mesi. Il tutto chiaramente a patto di rispettare i requisiti, con molti di questi legati agli effetti negativi che sull’occupazione la crisi ha generato anche nel nostro Paese. In particolare, per la chiusura della moratoria mancano oramai un paio di mesi visto che il termine ultimo di presentazione delle istanze è quello del 31 gennaio 2011 a fronte di eventi ed imprevisti negativi che si sono verificati entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2010. Tra questi eventi negativi rientrano, tra l’altro, l’insorgere di condizioni di non autosufficienza, la perdita del posto di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro ed il decesso del mutuatario.

Mutuo casa: come sospendere la rata per 18 mesi

Non più 12, ma 18 mesi. E’ questa una delle sostanziali differenze tra la moratoria ABI-Consumatori, ed il Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa ad uso residenziale. A differenza della moratoria, la cui adesione da parte delle banche è facoltativa, sebbene abbiano aderito quasi tutte, il Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa è disciplinato dalla Legge, ragion per cui, nel rispetto dei requisiti, le banche non possono tirarsi indietro nell’accettare la richiesta presentata dal mutuatario in difficoltà. Ma a fronte del vantaggio di un “congelamento” del mutuo più lungo, c’è lo svantaggio legato al fatto che le risorse del Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa sono limitate e pari, nello specifico, a 20 milioni di euro. Questo significa che il numero dei mutuatari che potrà essere aiutato con tale misura, a meno di non aumentare i fondi, non andrà oltre la quota dei 5.000 circa.

Sospensione mutuo: aggiornamento ABI sulla moratoria

Alla fine dello scorso mese di settembre in Italia, dall’avvio della misura, sono stati sospesi con la moratoria ABI mutui per la prima casa a ben 31 mila famiglie. A comunicarlo nel consueto aggiornamento mensile è stata proprio l’Associazione Bancaria Italiana nel sottolineare come i finanziamenti ipotecari sospesi ammontino complessivamente, per controvalore, a 4 miliardi di euro. Di conseguenza, continua ad aumentare la quota di famiglie titolari in Italia di un mutuo che, avvalendosi dell’adesione alla moratoria da parte del sistema bancario, presenta domanda per ottenere la sospensione del pagamento delle rate mensili del finanziamento ipotecario per un periodo pari a dodici mesi. In merito ricordiamo che le Banche, di propria iniziativa, possono anche estendere le “condizioni minime” di accesso previste dalla moratoria dell’ABI, ragion per cui ci sono Istituti che hanno allargato i criteri di adesione ad una misura molto importante per chi a causa di imprevisti ed eventi negativi, anche legati alla crisi, non riesce più a pagare e ad onorare con puntualità la rata mensile.

Moratoria mutui PMI: oltre nove domande su dieci ammissibili

Attualmente, nel rispetto dei relativi requisiti, possono richiedere la sospensione del pagamento del mutuo non solo le famiglie che hanno acquistato la prima casa con un finanziamento ipotecario, ma anche le piccole e medie imprese grazie ad un apposito Avviso comune che nei mesi scorsi è stato siglato dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con il Governo e con le Associazioni imprenditoriali. Ebbene, in data odierna l’ABI ha fornito un nuovo aggiornamento sulla moratoria dei mutui, dei prestiti, dei finanziamenti e dei leasing stipulati dalle piccole e medie imprese con il sistema bancario, da cui è emerso come rimanga elevato il tasso di domande presentate che gli Istituti di credito hanno giudicato ammissibili. Tale percentuale, infatti, è pari a ben il 91,3% a fronte solamente di un 2,9% di istanze che invece non è stato accolto; la quota restante di domande presentate non è stata invece ancora esaminata o è in fase di istruttoria per la quale di norma ci vogliono all’incirca 30 giorni. L’aggiornamento ABI sulla moratoria sui mutui delle PMI è quello al 30 settembre scorso, quando grazie alle sospensioni sono sinora rimasti nelle casse delle piccole e medie imprese ben 13 miliardi di euro di liquidità.