Moratoria mutui PMI: oltre nove domande su dieci ammissibili

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Attualmente, nel rispetto dei relativi requisiti, possono richiedere la sospensione del pagamento del mutuo non solo le famiglie che hanno acquistato la prima casa con un finanziamento ipotecario, ma anche le piccole e medie imprese grazie ad un apposito Avviso comune che nei mesi scorsi è stato siglato dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con il Governo e con le Associazioni imprenditoriali. Ebbene, in data odierna l’ABI ha fornito un nuovo aggiornamento sulla moratoria dei mutui, dei prestiti, dei finanziamenti e dei leasing stipulati dalle piccole e medie imprese con il sistema bancario, da cui è emerso come rimanga elevato il tasso di domande presentate che gli Istituti di credito hanno giudicato ammissibili. Tale percentuale, infatti, è pari a ben il 91,3% a fronte solamente di un 2,9% di istanze che invece non è stato accolto; la quota restante di domande presentate non è stata invece ancora esaminata o è in fase di istruttoria per la quale di norma ci vogliono all’incirca 30 giorni. L’aggiornamento ABI sulla moratoria sui mutui delle PMI è quello al 30 settembre scorso, quando grazie alle sospensioni sono sinora rimasti nelle casse delle piccole e medie imprese ben 13 miliardi di euro di liquidità.

In merito a tale misura l’Associazione Bancaria Italiana con un comunicato ufficiale ha ricordato che le domande possono essere ancora presentate visto che il termine ultimo scade il prossimo 31 gennaio del 2011. Negli ultimi mesi tra l’altro l’Avviso comune è stato “esteso” in molte aree del nostro Paese anche ai mutui stipulati con agevolazione grazie a delle apposite convenzioni che sono state sottoscritte da Enti, Regioni e Camere di Commercio.

Al 30 settembre scorso le domande presentate dalle PMI si sono attestate a quota 230 mila per un controvalore pari a ben 67 miliardi di euro di finanziamenti in essere. Il sistema bancario ha esaminato 219 mila domande su un totale di 230 mila a fronte di un controvalore pari a 64 miliardi di euro e con le percentuali di esito sopra indicate. A livello settoriale, il maggior numero di domande è giunto dalle imprese del settore industriale e dei servizi con in testa il commercio e l’alberghiero.