Sei passi prima del pignoramento

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Secondo alcune recenti statistiche i casi di pignoramento della casa sono sempre più frequenti e la situazione dipende dalla crisi economica che grava sulle famiglie appiattendo la loro possibilità di rimborsare un prestito precedentemente ottenuto.

Il pignoramento consiste nella vendita all’asta, da parte dell’istituto di credito, della casa di un debitore che non riesce a rimborsare tutte le rate previste dal piano d’ammortamento. Questa mossa non conviene sicuramente all’istituto di credito che deve rivalersi sull’ipoteca e vendere l’immobile a prezzi più bassi di quelli di mercato con un evidente dispendio di soldi e tempo.

Ma non conviene nemmeno al debitore che perde  la casa.

In ogni caso c’è da ricordare che la legge italiana offre qualche possibilità per evitare di raggiungere il pignoramento: ci sarebbero ben sei fasi prima di arrivare all’atto conclusivo. Il testo unico bancario, infatti, prevede ben sei cartellini gialli, come li chiama Il Sole 24 Ore.

Per esempio: il pignoramento non scatta dopo un solo ritardo nel pagamento, se questo avviene tra i 30 e i 180 giorni. Il debitore deve ritardare per almeno sette volte, poi la banca può chiedere il rimborso immediato del credito e procedere nel caso con il pignoramento.

Si va all’asta anche solo dopo un ritardato pagamento se questo eccede la quota di 180 giorni.