Lazio: la Regione lancia il “Mutuo Sostenibile”

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Dove le banche non arrivano, o perché non vogliono o perché – non essendo organizzazioni filantropiche – non possono, lì può arrivare lo Stato o qualche sua emanazione territoriale. Prendiamo ad esempio, in quest’occasione specifica, il caso della Regione Lazio, che ha trasformato la propria formula di sostegno ai mutui destinati alle famiglie meno abbienti dal modello antico dei 15mila euro per l’acquisto di un appartamento inventando la nuova strategia del cosiddetto “Mutuo Sostenibile”. È successo sul finire della scorsa settimana, quando in giunta regionale sono state approvate le delibere necessarie per lanciare questa nuova forma di aiuto riservata a chi volesse acquistare casa.

Un progetto fortemente voluto dall’assessore alla casa, Mario Di Carlo, d’accordo con il vice presidente regionale, Esterino Montino. La nuova formula di contributo sul mutuo prevede, al posto dei vecchi 15mila euro a fondo perduto per l’acquisto di un appartamento, un mutuo agevolato di 100 mila euro all’1% d’interesse. La rata è fissa, cioè resterà sempre la stessa per tutta la durata del finanziamento: ad esempio 316 euro al mese per trent’anni per una casa di 50 mq. Il provvedimento è rivolto prevalentemente a quella che gli inglesi chiamano “middle class”: professori, funzionari, impiegati… Insomma persone con un limite di reddito di 47mila euro lordi l’anno.

Il bando muove fondi record, programma 4500 nuove case in affitto permanente oltre a 10.500 alloggi in edilizia agevolata a Roma, cui si andranno ad aggiungere altre 6mila unità nel resto del Lazio. “Ho fatto di tutto per sboccare la situazione – ha sottolineato Di Carlo -: non accettavo che il sistema creditizio si rifiutasse di erogare i fondi per la costruzione di queste case”. La vecchia regola dell’erogazione dei mutui bancari, che venivano poi pagati dai costruttori con la riscossione degli affitti, non si era infatti rivelata vincente, benché l’intenzione fosse tanto buona da essere stata ripresa qui. Di Carlo ha però introdotto nel bando la possibilità di riscatto, una forma intermedia tra affitto e proprietà: chi vuole compra, chi non vuole rimane in affitto. “Se qualcuno non compra, lo fa la Regione attraverso l’Ater e questo consente alle banche di avere tutte le garanzie per erogare i mutui ai costruttori”