Un vecchio adagio del giornalismo recita che è un bambino che morde un cane a fare notizia, non il contrario. In effetti, lo “sgub” si ha quando accade qualcosa di stravagante, non certo per quella normalità fatta di belle notizie e di gesti caritatevoli che però, ci si lamenta, “non fanno mai notizia” (e, dopo questa spiegazione, viene quasi da aggiungere un rasserenato “menomale…”). Tutto questo preambolo è necessario per introdurre la stravagante notizia che stiamo per comunicarvi, e che avrebbe potuto andare sotto il titolo di “anche i ricchi piangono”. O almeno, pare che questo sia quanto sta accadendo negli Stati Uniti, dove i più grandi insolventi nel pagamento delle rate del mutuo non sono gli appartenenti alla “middle class” (il ceto medio) e neppure i poveri, bensì i più ricchi e privilegiati.
Mutuo Inpdap per dipendenti statali
I mutui Inpdap sono dei mutui ipotecari concessi dall’INPDAP ai dipendenti statali per l’acquisto della prima casa con una durata di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. Possono chiedere questi mutui tutti i dipendenti e pensionati dell’INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche). L’importo massimo finanziabile è 300000 euro (relativamente all’acquisto della prima casa). Chi desidera questo tipo di prestito, oltre a essere dipendente statale, deve essere iscritto da almeno tre anni al Fondo credito della Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
In passato solo i dipendenti in servizio di enti e amministrazioni iscritti all’Inpdap potevano accedere ai mutui inpdap, ma a partire dal 1 Novembre 2007 tutti i lavoratori e i pensionati pubblici possono far richiesta. Inoltre nè il dipendente pubblico, nè alcun componente del suo nucleo familiare devono possedere un’abitazione nel raggio di 100 chilometri dal comune sul quale sorge l’immobile per cui si richiede il mutuo Inpdap.
Mutuo Creacasa con formula a stile libero
Si chiama “Crea Tivo“, ed è una formula di mutuo immobiliare a stile libero che offre la possibilità di iniziare a pagare le rate con la vantaggiosa formula del tasso variabile, e poi eventualmente passare al fisso nel corso del piano di ammortamento nel caso in cui il costo del denaro dovesse salire in maniera eccessiva. Sono queste le principali caratteristiche di “Crea Tivo“, il mutuo con formula a stile libero proposto alla propria clientela da Creacasa, società appartenente al Gruppo Credem, Credito Emiliano, ed attiva nel credito alle famiglie e nelle assicurazioni per la casa in caso di acquisto, ristrutturazione di un immobile o per la copertura dei rischi legati alla vita quotidiana all’interno dell’abitazione. Con “Crea Tivo” il mutuatario può passare in qualsiasi momento, esercitando un’opzione, al tasso fisso senza l’applicazione di alcun costo aggiuntivo e per una sola volta durante il piano di ammortamento; in questo modo il contraente va a bloccare il tasso per tutto il periodo residuo di durata del finanziamento immobiliare.
Polizza Barclays Futuro Sicuro: mettete al riparo il vostro mutuo
Fatto il mutuo, meglio se seguendo le cinque regole di cui vi abbiamo detto ieri, arriva il momento di stipulare una polizza assicurativa. Obietterete: “Ci devo mettere altri soldi? Non basta quanto mi chiederà la banca per gli interessi?”. In realtà, vi rispondiamo, l’assicurazione non è di per sé obbligatoria, benché tutte le banche invitino caldamente a stipularne una contestualmente alla sottoscrizione del contratto di mutuo. Lo fanno per “mangiarvi” altro denaro? Per quanto sarebbe facile allinearci al refrain, tipicamente italiota, della lamentela generalizzata, la risposta è un convinto “no”. Perché la verità è che un mutuo ha una durata media di 20 (23, per la precisione) anni, e non si può mai sapere cosa potrebbe accadere in questo lasso di tempo.
Mutui alle famiglie: le proposte del Credem
Sono ben otto attualmente le proposte di mutuo ai privati ed alle famiglie che è in grado di poter offrire alla propria clientela il Gruppo bancario Credem (Credito Emiliano). L’ultimo lanciato sul mercato in ordine di tempo è “Bello Basso”, il finanziamento immobiliare che, innanzitutto, si distingue da tutti gli altri offerti da altre banche per lo spread che è molto basso e pari appena allo 0,95% quando invece molti istituti di credito italiani applicano spread anche superiori all’1,50%. Il mutuo “Bello Basso“, inoltre, coniuga ai vantaggi del tasso variabile quelli delle coperture assicurative che proteggono l’immobile da acquistare ma anche il mutuatario nel caso in cui, a causa di imprevisti o eventi negativi di natura temporanea o definitiva, non riesca ad onorare le rate o a rimborsare l’intero debito residuo.
Mutuo edilizio per la costruzione della casa
Le famose cooperative di soci che hanno l’obiettivo di costruire alloggi residenziali a prezzi meno costosi, sono un’interessante alternativa al giorno d’oggi. Acquistare casa in cooperativa può essere un ottimo sistema per risparmiare denaro o addirittura l’unico sistema per riuscire a comprare un’abitazione. I costruttori, in alcuni casi, si rivolgono ai futuri proprietari per chiedere soldi da utilizzare nella costruzione degli immobili e nascono così le cooperative, si versano nel tempo delle quote, il piano va concordato, e le case vengono consegnate a termine dei lavori. Acquistare una casa in cooperativa può risultare molto vantaggioso quindi per chi non possiede grandi disponibilità economiche.
Piano Famiglia: i dati e l’analisi del direttore ABI, Sabatini
È un bilancio più che positivo quello che il neo-direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, può tracciare dopo sei mesi (o poco più) dall’entrata in vigore del Piano Famiglia, quel pacchetto di provvedimenti messi in atto dalle banche per alleviare le conseguenze della crisi economica a carico di quelle famiglie precipitate nel baratro della difficoltà a causa della perdita del portatore di reddito, o per tragici motivi o – più semplicemente e probabilmente – perché questo ha perso il proprio contratto da lavoratore dipendente a causa del fallimento o ridimensionamento dell’azienda per la quale lavorava. Sono state 24mila le famiglie che sin qui hanno chiesto una mano, ottenendola. 3,2 miliardi è invece il dato quantitativo del valore dei mutui effettivamente sospesi per un anno.
Mutui prima casa: sportello Provincia Treviso
Prima di sottoscrivere un mutuo prima casa, occorre chiarire cosa precisamente si intende con il termine “prima casa”: si intende cioè quella in cui il contribuente dimora o dimorerà abitualmente, adibita ad accogliere un soggetto o con la sua famiglia, il soggetto non deve possedere più abitazioni nello stesso momento. La durata dei mutui offerti va solitamente da 5 a 30 anni, ma alcune banche arrivano a 40 e addirittura 50 anni. Di solito il mutuo copre fino all’80% del valore dell’immobile ma alcuni istituti finanziano fino al 100% di tale valore, però a condizioni più onerose o con richiesta di garanzie aggiuntive.
Mutuo Spensierato BNL
La rata ed il tasso sono rigorosamente fissi e noti alla stipula, mentre la durata, fino a ben 40 anni, può permettere di andare a pagare mese dopo mese una rata sia bassa, sia sostenibile e compatibile con le entrate della famiglia. Sono queste le principali caratteristiche di “Spensierato“, il mutuo di BNL, la Banca del Gruppo BNP Paribas, per chi vuole stipulare un finanziamento immobiliare con la certezza delle rate. Nel dettaglio, con il Mutuo Spensierato di BNL è possibile finanziare fino all’80% del valore dell’immobile con finalità non solo di acquisto, ma anche di costruzione o ristrutturazione della casa e con il vantaggio, come accennato, di poter estendere il piano di ammortamento del finanziamento fino a ben 40 anni. Mutuo Spensierato di BNL è quindi ideale per quelle famiglie che vogliono sia programmare con la massima precisione il proprio budget familiare, sia pagare una rata fissa a fronte di un tasso noto alla stipula e senza andare a correre alcun rischio legato ad oscillazioni sfavorevoli dei tassi di mercato.
Italia: i Mutui trascinano la crescita del Debito Privato
Prima di rischiare (forte) di implodere su intercettazioni e corruzione, il Governo aveva saputo mettere a segno un importante colpo in politica estera in materia di economia, ottenendo dall’Europa il placet a che i debiti di una nazione venissero calcolati non solo sulla base del debito pubblico dell’intero Stato, bensì sommando a questo dato anche l’indebitamento complessivo delle famiglie, capitolo rispetto al quale gli italiani si sono sempre dimostrati più virtuosi rispetto ai loro connazionali europei. Fino a ieri. è di questi giorni, infatti, il dato secondo cui i debiti delle famiglie italiane sarebbero cresciuti nel 2009, sfiorando nel complesso i 900 miliardi di euro. Il dato è contenuto nel periodico supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia.
Mutuo agevolato prima casa: contributi nel Comune di Capannori
In Provincia di Lucca, e per la precisione nel Comune di Capannori, sono in via di pagamento i contributi stanziati dall’Amministrazione sui mutui per la prima casa stipulati dalle famiglie; trattasi, nello specifico, di contributi in conto interessi sulle rate che di conseguenza diventano più leggere e più sostenibili. Al riguardo il Comune di Capannori in data odierna ha reso noto che sono in corso di pagamento, a favore di ben 250 cittadini residenti, i contributi in conto interessi sulla prima casa a valere sui primi sei mesi del corrente anno. I beneficiari sono quelle persone che hanno partecipato ai Bandi e che, avendone i requisiti, possono ora fruire in tempi di crisi di una vera e propria boccata d’ossigeno sui finanziamenti immobiliari per la prima casa stipulati negli anni scorsi con la finalità di acquisto o di ristrutturazione. Le risorse complessive che saranno suddivise tra i beneficiari, a valere sui primi sei mesi di quest’anno, ammontano a 62.500 euro.
Mutuo: cinque regole da non dimenticare
Riflettendo, ci siamo accorti che ultimamente abbiamo parlato parecchio di “massimi sistemi” (indirizzi sui mutui da parte dei principali Governi, dati macro relativi ai trend di accensione di questo particolare genere di finanziamento, regioni dove è più o meno conveniente stipulare un mutuo…), altrettanto delle soluzioni offerte dai principali gruppi bancari, e parecchio meno di cosa sia veramente un mutuo. In effetti è possibile che chi si avvicina per la prima volta – che gli auguriamo sarà anche l’unica nella vita – a questo particolare genere di prestito, sia completamente digiuno di nozioni a riguardo e si ritrovi dunque nella condizione di affidarsi anima e corpo alle banche; non stiamo insinuando che queste abusino della buonafede: stiamo dicendo invece che se uno non sa cosa gli può essere offerto, forse nemmeno chiederà conto di questo. Vediamo di colmare la lacuna!
Mutuo Poste Italiane per rinnovare l’abitazione
Può avere una durata da cinque e fino a trenta anni, ed è stato ideato e lanciato sul mercato per poter rinnovare l’abitazione sia nel caso di prima casa, sia per la seconda casa; il prodotto permette di poter finanziare fino al 100% delle spese di ristrutturazione a patto che queste non superino il 40% del valore dell’immobile messo ad ipoteca. Sono queste le principali caratteristiche della formula “Mutuo Ristrutturazione” di Poste Italiane che permette di accedere ad un finanziamento immobiliare con finalità di ristrutturazione con spread sul tasso all’1,35%, e con la possibilità in questo momento, a valere sulle richieste di mutuo entro il prossimo 31 agosto, di poter stipulare il prodotto a zero spese ed a zero costi sia per quel che riguarda la perizia, sia per l’istruttoria. Con la formula “Mutuo Ristrutturazione” di Poste Italiane è possibile accedere a tutta l’ampia gamma di finanziamenti immobiliari proposti dal colosso postale, a partire dai “classici” mutui a tasso fisso ed a tasso variabile.
Mutui in calo: inchiesta all’origine dell’impasse
Può essere, lo andiamo dicendo da tempo, il momento per investire: prezzi del mattone in calo, tanto che ci sono immobiliaristi pronti ad applicare sconti fino al 10-15% perché il mercato è bloccato e i tempi di compravendita rimangono molto lunghi (siamo ancora nell’ordine di 5/6 mesi di attesa); mutui con interessi ai minimi storici, tanto che non è un’eresia affermare che il finanziamento a tasso variabile adesso costa davvero poco ed è possibile risparmiare fino a 700 euro annui di rata del mutuo. Però ci sono anche un’economia che non tira, un’Italia in crisi ed una platea dei risparmiatori mai accorta come è adesso, tutti fattori che ci fanno dire che benché sarebbe il momento di investire, i dati dimostrano che sono molto in pochi coloro che sono pronti a farlo.