Le famiglie italiane, in virtù, negli ultimi mesi, di una fase di mercato caratterizzata da tassi favorevoli, in quanto molto bassi, ne hanno approfittato andando a stipulare un mutuo per la casa. Come diretta conseguenza, in accordo con i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel primo trimestre di quest’anno c’è stato in Italia un balzo dei mutui del 13,7%, ma secondo il Codacons il dato non individua affatto un segnale di ripresa, ma una chiara indicazione della crisi in atto. Anzi, l’Associazione, rivolgendosi alle famiglie consumatrici, le invita a fare molta ma molta attenzione al rialzo dei tassi di interesse; finora, infatti, i tassi bassi sono frutto della recessione, ma cosa accadrà nel momento in cui le economie mondiali torneranno a crescere in maniera sostenuta e sostenibile?
Mutui e ipoteche immobiliari nel primo trimestre 2010

Rapina in Banca per Mutui: “Qui non teniamo contante, cretino!”
E noi che pensavamo potesse accadere solamente nelle più esilaranti tra le comiche… già: ci sono rapinatori che pianificano il colpo per mesi, appostandosi davanti all’uscio della banca individuata per settimane nel tentativo di scoprire le abitudini di impiegati e risparmiatori; e ci sono “ladri di polli” che dimostrano di essere anche più polli rispetto alle loro proverbiali vittime, tanto da finire sui giornali per i loro fallimenti e regalare qualche minuto di ilarità a tutti quelli che i giornali li leggono. Anche quello che stiamo per raccontarvi è solo l’ennesimo caso di delinquente dilettante che si lancia in un’impresa più grande di lui e delle proprie possibilità, e finisce per fare la figura del fesso.
Il Debito corre trainato dai Mutui: cosa significa?
Le notizie bisogna saperle leggere. Prendiamo, come emblematico, il caso che ci accingiamo ad illustrarvi: i debiti delle famiglie italiane sono stati definiti “in forte crescita” dalla Banca d’Italia, ma il dato può essere considerato – almeno a nostro avviso – allarmante solo a metà. Partiamo, come sempre è d’obbligo fare in questi casi, da alcuni dati numerici, oggettivi per definizione: a luglio 2010, secondo quanto rilevato dall’istituto di Via Nazionale, i prestiti complessivi alle famiglie sono arrivati a quota 579,478 miliardi, con un +20,78% rispetto ai 479,777 miliardi dello stesso mese dell’anno scorso. Valori che possono essere considerati molto preoccupanti, se letti così, ma che nascondono una realtà se non più rosea almeno decisamente più composita.
Mutui e prestiti: famiglie italiane indebitate ma non troppo
La crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno in questi ultimi due anni in Italia non solo dal fronte occupazionale, ma anche da quello dell’indebitamento delle famiglie che è inesorabilmente cresciuto al fine di poter far fronte non solo alle spese straordinarie, ma anche a quelle obbligate. Pur tuttavia, effettuando il confronto tra le famiglie italiane e quelle degli altri Paesi europei più importanti, il quadro è per certi versi, se non incoraggiante, meno preoccupante. Le famiglie italiane, in accordo con un Rapporto dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, sono infatti le meno indebitate d’Europa. Certo, il debito medio in Italia è cresciuto, in base alle rilevazioni dell’Associazione degli artigiani mestrina, a 24.512 euro, ma sembra poca cosa in confronto ai 67.588 euro medi a famiglia nel Regno Unito; ma anche in Francia ed in Germania, rispettivamente con 37.858 e 37.094 euro, l’indebitamento delle famiglie risulta essere più elevato.
Mutuo Domus Block Intesa Sanpaolo: i tassi correnti
Fino alla fine del corrente mese di settembre, Intesa Sanpaolo propone il Mutuo Domus Block con un Tan ed un Taeg inferiore al 3% su tutte le durate che partono da 10 e che possono arrivare fino a ben 30 anni. “Domus Block”, lo ricordiamo, è il mutuo innovativo proposto dalle filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo che coniuga ai vantaggi attualmente offerti dal tasso variabile la sicurezza di un tetto massimo noto alla stipula e fissato in questo momento al 5% per i mutui di durata decennale con tasso bloccato per i primi cinque; questo significa che mese dopo mese si andrà a pagare una rata agganciata al tasso variabile, ma non potrà mai superare il tetto massimo prestabilito alla stipula. L’indicizzazione del Mutuo Domus Block di Intesa Sanpaolo è quella classica, ovverosia con l’applicazione sulla rata del tasso euribor a fronte di importi erogabili che possono arrivare fino all’80% del valore dell’immobile.
Mutui: anche Tiger Woods ne ha chiesto uno; da 54 milioni…
Chissà com’è la vita di una persona da sempre sotto i riflettori, dapprima idolatrata quindi messa all’indice per i propri comportamenti viziosi. Secondo noi, non deve essere semplice il passaggio dagli altari alla polvere: di sicuro lo è molto meno rispetto al tragitto contrario, anche se pure in questo ultimo caso il rischio che l’esaltazione possa dare alla testa è sempre dietro l’angolo. Oggi parliamo dell’esempio di Tiger Woods, universalmente considerato il più straordinario campione di golf di tutti i tempi prima di diventare il “bad man” per eccellenza per via dei continui tradimenti alla moglie, da questa scoperti e quindi diffusamente narrati dalle sin lì silenziose amanti.
Trasferire il mutuo a costo zero
Come una macchina, magari con molti chilometri oramai alle spalle, in materia di mutui la banca online IWBank è in grado di poter andare supervalutare il proprio usato, ovverosia il vecchio mutuo acceso presso un altro istituto di credito, e magari diventato sin troppo oneroso. In particolare, con IWBank è possibile andare a trasferire il proprio vecchio mutuo a costo zero senza dover tra l’altro pagare neanche le spese per l’onorario del notaio, che sono rigorosamente a carico della Banca online IWBank. Questo grazie alla cosiddetta surroga che può permettere al mutuatario di cambiare banca per il proprio mutuo da un lato senza doversi sobbarcare dei costi, e dall’altro potendo rendere più vantaggioso il finanziamento immobiliare in termini di tasso applicato, importo della rata e durata di rimborso del debito residuo. In particolare, grazie alla surroga, innanzitutto, nell’operazione di trasferimento del mutuo dalla vecchia alla nuova Banca non si perdono i benefici fiscali previsti dalla Legge che, quindi, continuano senza problemi a sussistere.
Mutui: UniCredit lancia un bond AAA
È sempre più affascinante cercare di comprendere quali siano i meccanismi che soggiacciono al mondo della finanza: lungi dal dover considerare che le banche siano enti filantropici oppure, per converso, associazioni a delinquere, come magari ritiene qualcuno tra voi lettori, stiamo invece scoprendo che il denaro messo in circolo dagli istituti di credito, sia alla voce “dare” così come alla voce “avere”, è il carburante di un motore che tiene in moto l’intero sistema economico, a maggior ragione in un’Italia che fonda molta parte della propria fortuna su pochi ma robusti pilastri: l’industria meccanica, il settore immobiliare (in misura anche maggiore) e – appunto – le banche.
Mutui: risparmiare sulla rata con l’euribor basso
Nel nostro Paese, a fronte di rincari su molti beni e servizi registrati negli ultimi due anni, c’è stato un contestuale quanto forte ridimensionamento della rata sui mutui a tasso variabile. Rispetto al periodo precrisi, quando il tasso euribor era alle stelle, la rata media di un finanziamento a tasso variabile è scesa da 822 euro a 704 euro con un risparmio del 15% medio circa. A mettere in risalto questo dato è stato il portale di annunci immobiliari online Idealista.it nel far presente come anche nel 2011, in base all’attuale scenario ed alle previsioni formulate dagli esperti, il tasso medio applicato su un mutuo a tasso variabile continuerà a mantenersi ben al di sotto della media storica. Chi ha quindi acquistato la casa con un mutuo a tasso variabile nel periodo precrisi ha poi potuto avvantaggiarsi, mese dopo mese, di un progressivo abbassamento della rata che, a livello geografico nel nostro Paese, è stato più marcato al Centro e nel Nord Ovest dell’Italia, mentre al Sud l’abbassamento medio percentuale della rata mensile è stato leggermente inferiore al 10%.
MutuiOnline: che performance!
Nuove professioni crescono all’ombra di internet: c’è chi ha fatto i soldi mettendo on-line il proprio più o meno piccolo negozio, dove invece era costretto a fare i conti con spese crescenti e con una clientela sempre più fiacca; c’è chi ha cominciato un’attività di informazione “indipendente”, salvo rendersi conto di quanto sia fruttuoso imbarcarsi in questo percorso e costruire un intero network; c’è chi si è messo in mente di agevolare il compito ai potenziali mutuatari, disorientati come erano nel loro peregrinare da una banca all’altra, e ha costruito un sito di intermediazione dove è possibile farsi calcolare la miglior soluzione di mutuo sulla base di alcuni parametri personali. Questo ultimo qualcuno è il Gruppo MutuiOnline S.p.A., che ha approvato nei giorni scorsi la relazione finanziaria semestrale consolidata per il semestre chiuso al 30 giugno 2010.
Mutui ipotecari: tassi medi al 3% a Bolzano
Nella Provincia Autonoma di Bolzano, alla fine dello scorso mese di giugno, i tassi medi per un mutuo ipotecario “standard” a tasso variabile per un importo pari a 150 mila euro, con rata semestrale e durata pari a 20 anni, si sono attestati al 3%. A rilevarlo è stato l’Astat, l’Istituto di Statistica provinciale precisando che anche in corrispondenza di tale rilevazione c’è stato un calo dei tassi ma con una dinamica di ribasso meno incisiva rispetto ai precedenti trimestri. Nel periodo, inoltre, è stata rilevata dopo un anno di rialzi una inversione di tendenza per quel che riguarda lo spread, ovverosia la commissione fissa pagata alla banca per l’accensione del finanziamento immobiliare; nel dettaglio, l’Astat nel trimestre ha rilevato un calo dello spread che ora come valore medio si attesta al 2%. I dati rilevati dall’Istituto di Statistica Provinciale sono chiaramente la risultante dell’abbassamento del costo del denaro che c’è stato anche negli ultimi mesi in Europa anche se la tendenza ribassista rispetto al periodo della crisi più acuta risulta essere oramai in palese rallentamento.
GB, polizze sui mutui in calo: ignoranza o disinformazione?
Valli a capire, i consumatori! Proprio ora che il mercato si è sgonfiato ed è possibile realizzare opportunità di risparmio, loro continuano a comportarsi come se questa logica gli sfuggisse… Prendiamo a prestito il caso della Gran Bretagna, così da provare a guardare la realtà con occhi esterni (quindi non coinvolti emotivamente) per arrivare a comprendere meglio di cosa si sta parlando, tenendoci ben alla larga dal rischio di risentire di condizionamenti: l’Associazione degli Assicuratori inglesi ha registrato 636.973 polizze (che precisione questi numeri!) vendute agganciate ai mutui. Ben Heffer, analista della società Defaqto sostiene che i numeri suggeriscono che molte persone che contraggono un debito non contraggono anche le assicurazioni né sulla vita né contro l’eventuale e malaugurata perdita di impiego, e si interroga:
Mutui PMI Liguria: moratoria sul debito
Al fine sia di aiutare le piccole e medie imprese nell’attuale fase congiunturale, sia di favorirne la patrimonializzazione, nelle scorse settimane la Regione Liguria, a seguito di una delibera da parte della Giunta, ha aderito all’Avviso Comune riguardante la sospensione del debito del sistema delle PMI verso gli Istituti di credito; trattasi, nello specifico, dell’accordo che è stato sottoscritto nei mesi scorsi tra l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, le Associazioni imprenditoriali ed il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Ebbene, nella Regione Liguria, grazie alle decisioni prese dalla Giunta, i benefici dell’Avviso Comune sono ora stati estesi anche a favore delle imprese del comparto turistico ricettivo che hanno contratto debito con le banche avvalendosi di contributi pubblici. In questo modo le PMI potranno tirare il fiato in questa fase dove ancora, a due anni ed oltre dall’inizio della crisi, risentono negativamente della temporanea mancanza di livelli adeguati di liquidità.