Compravendite immobiliari, riparte il mercato. E con lui i mutui…

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Non è stato un periodo semplice, quello appena trascorso. Ma il sereno è tornato, così come il segno più davanti al dato numerico riferito alle compravendite immobiliari; un’apparizione gradita e attesa a lungo, molto a lungo; diciamo per tre anni almeno. Avete capito bene: il dato sulle compravendite immobiliari è tornato a crescere: è questo, almeno, quanto comunicato dall’Istat, che ha diffuso i dati riguardanti acquisti e cessioni di immobili e riferiti ai mutui relativi ai primi tre mesi del 2010.

“Nel primo trimestre 2010 – si legge nella nota – a livello nazionale, le convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari sono state pari a 190.728, in aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il fenomeno mostra per la prima volta variazioni tendenziali positive dopo una fase di discesa che era iniziata nel 2007, proseguita con intensità crescente fino al primo trimestre del 2009 e rallentatasi nei trimestri successivi. È comunque importante sottolineare che il primo trimestre 2009 era stato contrassegnato dalla maggiore contrazione delle compravendite avvenuta negli ultimi anni (-16,1%), per cui l’inversione di tendenza osservata nei primi tre mesi del 2010 ancora non riporta il volume delle transazioni ai valori precedenti la caduta”.

In aumento anche la stipula di mutui. “Nel primo trimestre 2010 – spiega l’Istat – sono stati stipulati 179.654 mutui, di cui 105.900 (pari al 58,9%) con costituzione di ipoteca immobiliare e 73.754 (41,1%) senza costituzione di ipoteca immobiliare. Il numero totale dei mutui è aumentato del 13,7% rispetto al primo trimestre 2009, continuando così la fase di ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi dello scorso anno, comunque insufficiente a recuperare i livelli antecedenti la discesa. In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2010 i mutui non assistiti da ipoteca immobiliare segnano un aumento tendenziale del 13,3%, quelli garantiti da ipoteca immobiliare del 13,9%”.