Mutuo tasso fisso e variabile UBI Banca

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Mutuo a tasso fisso oppure a tasso variabile? E’ questa, in primis, la domanda da porsi quando si vuole finanziare la costruzione, la ristrutturazione o l’acquisto di una prima oppure di una seconda casa. In ogni caso, stiamo parlando di due soluzioni “classiche” di mutuo che offrono entrambe dei vantaggi: il mutuo a tasso fisso prevede attualmente l’applicazione di interessi più elevati ma si ha la tranquillità di pagare sempre una rata costante indipendentemente dalle oscillazioni del costo del denaro sul mercato. Con il mutuo a tasso variabile si pagano invece attualmente interessi molto bassi grazie al basso livello dell’euribor sul mercato interbancario, ma si paga una rata variabile correlata alle oscillazioni di mercato del costo del denaro del cui andamento per 10, 15, o 20 anni di durata del mutuo nulla chiaramente si può dire.

Il Gruppo UBI Banca, e tutte le banche controllate, propone alla propria clientela sia il mutuo a tasso fisso, sia quello a tasso variabile con durate massime che per il fisso arrivano fino a 30 anni, mentre con il variabile si arriva addirittura a 50 anni con la conseguenza di pagare rate di importo basso grazie ad un piano di ammortamento più lungo.

Ad entrambe le tipologie di mutuo è possibile abbinare “Blucredit”, la copertura assicurativa che in caso di imprevisti ed eventi negativi di natura temporanea si “sostituisce” al mutuatario nel rimborso delle rate mensili; oppure in caso di eventi ed imprevisti negativi definitivi come l’invalidità permanente o il decesso, la polizza garantisce l’estinzione, e quindi il rimborso, del debito residuo del mutuo stipulato sulla base di garanzie che per la polizza sono modulari sia per quel che riguarda la componente vita, sia per la componente danni sull’immobile messo a garanzia ipotecaria per l’erogazione del capitale da parte delle filiali di UBI Banca e degli Istituti di credito controllati che, lo ricordiamo, sono il Banco di Brescia, la Banca Regionale Europea, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Carime, Banca Popolare di Bergamo, Banco di San Giorgio, Banca di Valle Camonica e la Banca Popolare di Ancona.