I finanziamenti per la casa continuano a crescere

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Nonostante la crisi, le famiglie ‘tengono’ sul fronte finanziario. Secondo quanto emerge dalla fotografia contenuta nel terzo numero del “Report trimestrale – indicatori di indebitamento, vulnerabilita’ e patologia finanziaria delle famiglie italiane”, realizzato da Abi in collaborazione con il Ministero del Welfare, mantengono cosi’ un basso livello di rischio default. I finanziamenti per la casa continuano a crescere in quanto “favoriti, da un lato, dall’effetto di calmieramento dei prezzi degli immobili a seguito della crisi e, dall’altro, dal basso livello dei tassi d’interesse. A giugno 2010 i prestiti per l’acquisto di abitazioni sono cresciuti del 4,7% (+9,5% a giugno del 2009). I dati piu’ recenti relativi a ottobre 2010 segnalano una crescita dell’8,3%”. Nonostante questo incremento, il livello di indebitamento delle famiglie “rimane contenuto, anche rispetto al confronto internazionale, grazie al basso livello dei tassi d’interesse.

Il rapporto tra rata media sui mutui casa e reddito, pur se in crescita, si e’ mantenuto su livelli contenuti”. L’Abi rileva che a giugno scorso, secondo i dati disponibili piu’ recenti, il complesso delle rate assorbiva il 5,2% del reddito di tutte le famiglie italiane, incidenza di un punto piu’ alta rispetto a un anno prima ma inferiore di oltre 2 punti percentuali rispetto alla meta’ del 2008. Inoltre, l’incidenza delle sofferenze del “debitore famiglia” si contiene complessivamente all’1,5% del totale erogato e il suo incremento risulta pari alla meta’ di quello verificatosi durante la recessione del 1992-1993. Per l’Abi, “la maggiore solidita’ delle famiglie italiane e’ anche il risultato dell’attenta politica di erogazione dei mutui da parte dell’industria bancaria. L’incidenza del mutuo rispetto al valore dell’immobile in Italia e’ pari al 65%, mentre nella media dell’area euro e’ del 79% (Germania 70%, Irlanda 83%, Spagna 72,5%, Francia 91%, Olanda 101%)”. Quanto all’indice di accessibilita’ all’abitazione (indice che permette di misurare la possibilita’ di acquisto della casa da parte della famiglia media, dato l’apporto del credito bancario, dei livelli di reddito e dell’andamento del mercato immobiliare), esso “è da circa due anni in progressivo miglioramento, a testimonianza di una maggiore possibilita’ di acquistare una casa grazie all’accensione di un mutuo. L’indice di affordability infatti mostra che a giugno la rata che la famiglia media deve pagare per comprare la propria casa, nel caso di mutuo a tasso fisso, e’ pari al 24,5% del proprio reddito disponibile. La casa rimane accessibile per la famiglia media grazie soprattutto al basso livello dei tassi“.