Mutuo BancoPosta: Doppio Gusto e Doppio risparmio, ma solo fino al 31 luglio

Spread the love

Per rilanciare un’economia in crisi di surplus, rimasto invenduto per via del consistente impoverimento a carico di vasti strati della popolazione, la scorsa settimana sono cominciati i tanto attesi saldi di luglio: vetrine stravolte per l’occasione, cartellini sbarrati per lasciare spazio al nuovo prezzo (riveduto e corretto al ribasso), servizi speciali dei telegiornali e – come sempre – occhio a quelle offerte troppo vantaggiose per essere vere, tanto che spesso nascondono qualche sorpresa (negativa per il consumatore). Ma l’Estate è un periodo di languore anche per le banche, che fanno affari soprattutto con i prestiti personali (per andare in vacanza: ma si può?) e si devono limitare poi all’ordinaria amministrazione. A meno di non cominciare a fare i saldi, come Poste Italiane con i suoi mutui.

Del resto, anche quando si ha bisogno di finanziare il proprio investimento più importante potersi giovare dell’opportunità di risparmiare qualche euro non è poi così disdicevole e sgradito al consumatore mutuatario. Restano ferme tutte le altre condizioni, ma fino al 31 luglio prossimo (dunque affrettatevi: sono rimaste solo due settimane di tempo) il Mutuo BancoPosta Doppio Gusto vi consente di risparmiare sulle spese di istruttoria della pratica e di perizia sull’appartamento che volete andare ad acquistare: con questa doppia sforbiciata c’è davvero doppio gusto…

Mutuo BancoPosta Doppio Gusto consente di acquistare la prima o la seconda casa di proprietà, oppure di rinnovare – ristrutturandola – l’abitazione, in un periodo di finanziamento che va da 5 a 30 anni. La stessa condizione, seppur con il raddoppio a 10 anni della durata minima, è valida per eventuali necessità di surroga, quindi per trasferire il vecchio mutuo da una banca all’altra senza spese, così come per quei casi in cui sia necessaria liquidità, così da trasformare in denaro contante il valore dell’immobile, anche se in questo caso il rapporto può durare “solo” fino a un massimo di 20 anni. Ma con il vantaggio di un consistente risparmio sulle spese “d’ingresso”…