Mutui, Sardegna: la Giunta lancia il Piano Casa, previste misure per i lavoratori atipici

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Mutui sostenibili. Per la Regione (avranno fatto bene i loro conti…), per i lavoratori precari e pure (che non guasta mai) per l’ambiente. La Giunta regionale della Sardegna ha approvato un disegno di Legge che sancisce di fatto l’avvio del “Piano Casa” su scala insulare. “Un provvedimento innovativo per risolvere il problema della casa per tutti i sardi”, come ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Carta durante la conferenza stampa di presentazione del provvedimento. Creazione di fondi immobiliari, istituzione di un fondo speciale a garanzia dei mutui ad interesse agevolato contratti da categorie fino ad oggi escluse, il progetto di quartieri “Biosostenibili a massima inclusione sociale” e la creazione di un comitato regionale per la casa sono i pilastri portanti del programma, fortemente voluto dall’Amministrazione Cappellacci.

Il disegno di legge, trasmesso al Consiglio regionale per l’iter di approvazione, si prefigge l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno abitativo dei residenti della Sardegna attraverso l’incremento del patrimonio abitabile, sia pubblico che privato. Fumosa, ma aspettiamo la stesura definitiva del progetto, la parte dedicata all’ambiente e ad un disegno urbanistico complessivo: “Non esisteranno più i quartieri popolari – dichiara Carta – ma quartieri biosostenibili, dove abiteranno fasce di popolazione diverse in termine di età, reddito, e professione”.

Più interessante la parte dedicata all’istituzione di un fondo di garanzia per la contrazione di mutui ad interesse agevolato da parte di soggetti finanziariamente esclusi, ovverosia i lavoratori precari: “La Giunta Cappellacci con il finanziamento di 50 milioni di euro sui contributi in conto interesse per l’abbattimento dei costi dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa, ha fatto un grande sforzo. Ma la legge attuale – spiega Carta – non consente ai lavoratori con contratti atipici di accedere ai benefici perché, come tutti sanno, le banche non concedono mutui ai lavoratori precari. Per questo motivo, nel disegno di legge, abbiamo previsto l’istituzione di un fondo di garanzia per i giovani lavoratori precari che consenta a questi cittadini, con la garanzia della Regione, di poter richiedere ed ottenere un mutuo”.