Mutui, in Italia i più cari; ma senza autentica notarile…

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Euro: una moneta unica per farci preoccupare, specie ora che la crisi greca (e le previsioni non rosee per i bilanci di altri Stati membri) sta trascinando verso il basso i listini; una moneta unica per farci risparmiare, o quantomeno aprire gli occhi rispetto a situazioni che prima erano di difficile comparazione. Una comparazione che l’ufficio statistiche della Banca Centrale europea riesce a fare e rendere evidente rispetto al tasso d’interesse della rata media quando si stipula un mutuo a tasso fisso: se nell’area euro il valore si attesta sul 4,20%, in Italia siamo al 4,90%. Non facciamoci ingannare: non è lo 0,70% in più, bensì il 15% la differenza tra noi italiani e i nostri connazionali delle altre regioni d’Europa.

Questo significa che in Italia si ha un tasso d’interesse pari al 5,21% con un esborso mensile per le famiglie, nel caso di mutuo a 20 anni da 100mila euro, di 672 €; in Francia lo stesso mutuo costerebbe 620,29 €, con un tasso pari al 3,70%; in Spagna la medesima famiglia pagherebbe 649 € con un tasso d’interesse del 4,80%. Tra le ragioni individuate dai promotori dell’analisi, spicca la scarsa competitività tra le banche del nostro Paese: ci sarebbe, insomma, un cartello dei fornitori di credito i cui effetti ricadono sulle famiglie, come sempre la parte più debole dell’intero sistema. Per fortuna esiste l’Euro, che ci consente questo genere di comparazioni.

Ma risparmiare sul mutuo si può, e il merito – per una volta – è dello Stato che ha abolito l’autentica notarile sulla cancellazione delle ipoteche al momento dell’estinzione dei mutui. Secondo il Sottosegretario allo Sviluppo economico, onorevole Stefano Saglia, la stima dei risparmi dei quali i mutuatari hanno potuto giovarsi nel 2009 (dati dell’Agenzia del territorio) si aggira sui 300/400 euro a pratica, pari ad una sforbiciata complessiva a vantaggio dei cittadini di 150/200 milioni di euro.