Mutui agevolati Molise, Romano: “Solo per amici”

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Oggi vogliamo esulare dal sentiero della quotidiana recensione di mutui, ma non dall’argomento dei finanziamenti in sé, per riferir vi di una notizia che un po’ ci meraviglia e molto – se, una volta verificata, potrà essere considerata veritiera – ci disturba. Anche perché crediamo che, pur uscendo dal nostro seminato, non faremo opera sgradita a lettori che sempre più spesso si servono delle nostre pagine per capire come funziona il mercato dei mutui, anche di quelli a condizioni agevolate che alcune istituzioni statali offrono ad una popolazione sempre più alle prese con le difficoltà generate dalla crisi economica; perché se qualcuno utilizza male questi strumenti, è chiaro che qualcuno d’altro non ne avrà a disposizione…

“La Giunta regionale è autorizzata a disporre la rimodulazione dei mutui erogati da Finmolise – S.p.A. nell’ambito degli interventi attuati ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 24 marzo 1979, n. 11, dell’articolo 5 della legge regionale 22 marzo 2000, n. 16, e dell’articolo 4 della legge regionale 7 novembre 2003, n. 28”. Recita così l’art. 6, comma 5, della legge regionale finanziaria per il 2008. Tradotto in lingua italiana corrente, cosa significa questa disposizione? Ce lo spiega il consigliere regionale Massimo Romano, scagliandosi all’attacco dei piani alti della Giunta con obiettivo il Presidente, Angelo Michele Iorio, e un assessore, Gianfranco Vitagliano.

Secondo Romano, Iorio e Vitagliano hanno potuto, negli anni, gestire Finmolise senza un criterio se non quello della convenienza politica della loro scelta: soldi pubblici per finanziare, mediante mutui, centinaia di imprenditori privati al di fuori di qualsiasi regola del mercato e senza alcun bando pubblico. La vicenda, come vi abbiamo anticipato, potrebbe avere gravi risvolti: senza un bando, le condizioni di accesso al finanziamento diventano così oscure da far pensare che gli imprenditori molisani possano ottenere prestiti agevolati (nessuna garanzia viene richiesta, gli interessi di mora sono “abbonati”) solo perché amici di qualche “potente”, magari a scapito di ricercatori tanto meritevoli quanto poco inseriti nei giochi di palazzo. O di politiche regionali più convinte per l’agevolazione all’acquisto di case di proprietà…