Come cambiano i mutuatari

Spread the love

I mutui richiesti alle banche sono sempre più contenuti in termini di importo erogato, coprono un valore sempre minore della casa e soprattutto sono richiesti da mutuatari sempre più “anziani”. Questo è quanto emerge da uno studio di Mutui.it.

Mutui.it ha rivelato come cambia il pubblico delle banche e soprattutto chi sono i nuovi mutuatari. Per comprendere i risultati della ricerca occorre considerare che tra una rilevazione del 2010 e una più recente anche di inizio anno, c’è stata la crisi economica.

Questa evenienza non ha scoraggiato le richieste di accensione dei mutui che secondo i ricercatori restano pressoché stabili. Di fatto c’è stata una riduzione della grandezza delle case acquistate (che proporzionalmente non costano meno) con una riduzione del credito concesso.

Se prima le famiglie tendevano a farsi finanziare l’intero importo dell’acquisto e riuscivano a strappare all’istituto di credito anche finanziamenti medi corrispondenti al 75% del valore dell’immobile, oggi invece questa percentuale scende.

Le banche finanziano mediamente il 63% del valore dell’immobile e quello che hanno davanti è un mutuatario diverso, più anziano se così si può dire. L’età media dei richiedenti, infatti, è passata dai 36 ai 37 anni.

Si capisce allora che chi compra casa è anche chi ha avuto modo di risparmiare qualcosa in più e solo da adulto ha deciso di fare il grande investimento nel mattone. Una conseguenza delle modifiche del mercato del lavoro.

Stabile la richiesta di mutui, come abbiamo già accennato e la distribuzione di mutui fissi o variabili.