Banca d’Italia: mutui e prestiti, un 2009 in altalena

Spread the love

Prestiti e mutui, aziende e famiglie: la realtà economica dell’Italia pare stia cambiando per l’evidente esistenza di percorsi differenti che sembrano non procedere più in parallelo: un campione di 400 banche ha decretato che le imprese stanno tornando a chiedere prestiti agli istituti di credito mentre le famiglie italiane sembrano inclini a non prestare – tanto quanto nel recente passato – domande per l’accensione di un mutuo. I dati sono stati resi noti dalla Banca d’’Italia che ha pubblicato il rendiconto dell’analisi condotta sulle economie regionali: numeri che attestano il dato di fatto fino al novembre dello scorso anno ma che pare portino verso una situazione che va a stabilizzarsi sempre più. Nel dettaglio: torna a crescere (secondo semestre 2009)la domanda di credito alle imprese che nella prima parte della passata annualità era andata in calando.

A determinare la crescita, soprattutto le regioni del centro e del sud della penisola. In concomitanza a ciò, sembra essere cambiato anche l’atteggiamento delle banche che fanno capo ai gruppi crediziti più importanti: più disponibili ad assecondare le richieste e più simili – nel modo di porsi rispetto alla richiesta del prestito – al comportamento tenuto dalle piccole banche. Nonostante ciò, l’inclinazione delle imprese è ancora quella di affidarsi più favorevolmente ai piccoli istituti. Altri elementi che si possono estrapolare rispetto alla ricerca portano a dire che vi è buona disponibilità creditizia nei confronti del settore industriale e del terzo settore; lo stesso non dicasi per i prestiti richiesti dalle aziende edili (soprattutto del Nord Ovest e del Centro Italia). Altra importante considerazione riguarda i nuclei familiari italiani che, stando ai dati forniti, continuano ad affidarsi sempre meno alle banche. La percentuale dei richiedenti mutuo, infatti, continua a scendere mentre cresce la domanda di credito al consumo. Discorso che vale per ogni zona della penisola, eccezion fatta per il Nord Est proprio mentre i criteri adottati dalle banche per garantire finanziameti si stanno facendo, di volta in volta, meno restrittivi.