USA: crescono i volontari “Salva-Mutui”

Gli Stati Uniti, schiacciati dalla crisi e da prospettive di ripresa non certo entusiasmanti, rischiano di non essere più la Patria del “Sogno americano”. Sarà per questo che è stata battezzata “Save the Dream” (Salva il tuo sogno) l’iniziativa itinerante messa in atto dalla NACA per mantenere in vita quello che per milioni di americani è il sogno per eccellenza: l’acquisto di una casa di proprietà. Per comprare casa, in molti casi (bisticcio linguistico voluto), è necessario accendere un mutuo, e lo è stato anche per coloro i quali ora, trovandosi in situazioni di sofferenza, hanno chiesto aiuto a NACA. Che, da par sua, ha una missione ambiziosa in mente: convincere le banche a rivedere al ribasso gli accordi per questo genere di mutui.

Fondo di Solidarietà: l’interpretazione è un percorso a ostacoli

Che confusione! Alcuni giorni or sono avevamo salutato l’avvento del Fondo di Solidarietà come fosse la soluzione a molti mali che affliggono i mutuatari italiani in questo periodo di crisi profonda dell’economia. Non torniamo sui nostri passi: il progetto è e resta un’ottima agevolazione, ben più che una misura complementare al Piano Famiglie dell’ABI. Però è vero anche che a pochi giorni dalla pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale, i contorni della misura rimangono così fumosi da aver generato più di qualche interrogativo all’interno della vasta platea dei titolari di finanziamento per l’acquisto della casa di proprietà. Vediamoli insieme.

Usa: le case comprate valgono meno del mutuo

Uno studio di CoreLogic, societa’ leader nella raccolta e nell’analisi dei dati sulla ricchezza, ha evidenziato che, nel mercato immobiliare Usa, nel secondo trimestre il 23% delle case acquistate con il mutuo ha un valore di mercato inferiore all’importo del debito. Lo studio si basa su 11 milioni di case comprate con mutui che il cui totale si aggira attorno ai 2.900 miliardi di dollari. La situazione sta dando vita a un altro, agghiacciante fenomeno: le famiglie americane preferiscono smettere di pagare le rate del mutuo e abbandonare la casa (lasciandola pignorare), piuttosto che continuare a rimborsare un debito superiore al valore di mercato della casa.

Protezione mutuo con Unicredit

Si chiama “Creditor Protection“, ed è un prodotto assicurativo che Unicredit Group propone alla propria clientela che, attraverso le Banche controllate, ovverosia Unicredit Banca, Unicredit Banca di Roma e Banco di Sicilia, stipulano un mutuo. Trattasi quindi di un prodotto che si va ad abbinare al finanziamento immobiliare, e che garantisce, innanzitutto, la possibilità di ottenere sul premio pagato la detraibilità fiscale per un importo massimo stabilito entro i limiti delle norme vigenti. In particolare, “Creditor Protection” individua un prodotto assicurativo distribuito dalle Banche di Unicredit Group ed emesso da Capitalia Assicurazioni S.p.A./CNP UniCredit Vita S.p.A.. Prima dell’adesione il contraente, così come previsto, deve leggere i Fascicoli informativi associati al prodotto che si possono visionare e scaricare sia dai siti Internet delle Banche del Gruppo, sia su supporto cartaceo direttamente nelle filiali. “Creditor Protection” offre al mutuatario, in caso di invalidità permanente totale avente un grado superiore al 60%, il rimborso dell’intero debito residuo con un massimale di 520 mila euro; la stessa copertura scatta inoltre anche in caso di decesso del mutuatario.

Mutui: Fondo di Solidarietà, rischio falsa partenza

Potrebbero essere davvero molto numerose le famiglie che hanno segnato sul proprio calendario la data del prossimo 2 settembre con un “cerchiolino” rosso: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, giovedì comincerà infatti l’era del Fondo di Solidarietà, una misura tesa ad agevolare le persone in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo. La novità rispetto al Piano Famiglie è sostanziale: maglie all’ingresso ben più larghe (potranno richiederlo anche coloro i quali hanno un mutuo fino a 250mila euro, quasi il doppio rispetto al Piano ABI) e interessi cancellati per un periodo massimo di 18 mesi (nell’altro caso finiranno invece “in coda” al piano di ammortamento) sono le differenze salienti. Ma ce n’è un’altra, ben più preoccupante per tutti coloro i quali si stanno professando interessati a farne richiesta.

Mutuo: lunga durata e rata sostenibile

Il mutuo per la casa degli italiani tende da un lato ad aumentare di importo, e dall’altro ad aumentare anche di durata. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso dall’ultima rilevazione cura di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie del Crif, a conferma di come le famiglie stiano sempre di più stipulando mutui di lunga durata per diverse ragioni. Innanzitutto, con un mutuo a lungo termine si pagano di certo maggiori interessi nel tempo alla banca, ma la rata mensile diventa più bassa, più sostenibile, anche in rapporto a possibili variazioni al ribasso, seppure temporanee, delle entrate familiari, e di conseguenza si abbassa il rischio di insolvenza. Il fatto che poi i mutui da parte delle famiglie vengano stipulati per importi tendenti ad aumentare, dimostra anche che la crisi finanziaria ed economica ha lasciato il segno sulle tasche degli italiani che, quindi, cercano di ottenere dall’istituto di credito il massimo importo concedibile che di norma non va oltre l’80% del valore dell’immobile.

Fondo di Solidarietà: le Associazioni di Consumatori chiedono più coraggio

Bene, ma non benissimo. Del resto, è il gioco delle parti: guai se qualche volta un’associazione dei consumatori arrivasse a dire che tutto va bene così com’è (al massimo, potrebbe farlo se vi aggiungesse un “sono state accolte tutte le nostre richieste” a chiosa) così come sarebbe un bel guaio se la controparte concedesse sempre il massimo, tutto quanto le è stato chiesto. Inutile scandalizzarsi, succede anche tra figlio e genitore… resta comunque il fatto che il Fondo di Solidarietà sui mutui, al termine di un iter durato quasi tre anni, sembra pronto per vedere la luce, e regalare la stessa luce a qualche famiglia in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo a causa delle conseguenze della crisi economica.

Mutui USA: crescono le richieste! Ma il dato è drogato

Droga. A quanto pare (non lo diciamo solo noi: lo affermano gli studi medici, lo conferma chi ne ha fatto uso) altera le prestazioni del fisico, facendoti sentire un leone, anche se quando finisce l’effetto la sensazione è quella di stare peggio di prima, essere più stanchi, depressi, meno lucidi. Tanto che è così che nasce la dipendenza: farne a meno è doloroso, difficile, meglio continuare a servirsene (si pensa). Ma di sostanze stupefacenti non abusano solo i tanto bistrattati giovani dei nostri giorni, o i manager delle principali aziende (o almeno questo è quanto sono in molti ad insinuare); è invece anche l’economia a farvi ricorso, e i risultati si sono visti con la crisi economica esplosa nel 2008 ed ancora ben lontana dal poter essere definita “conclusa”:

Mutuo acquisto casa: migliora l’indice di accessibilità

Negli ultimi diciotto mesi in Italia è andato a migliorare in maniera progressiva l’indice cosiddetto di affordability, ovverosia l’indice di accessibilità all’acquisto di una casa da parte delle famiglie del nostro Paese. A farlo presente nei giorni scorsi è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel ricordare in particolare come tale indice sia stato costruito e periodicamente rilevato dal Centro Studi dell’Associazione Bancaria Italiana tenendo conto sia di metodologie e prassi a livello internazionale, sia dei dati aggiornati forniti dalla Banca d’Italia, dall’Agenzia del Territorio e dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Nel dettaglio, l’indice va a misurare sia l’apporto del credito bancario, sia l’andamento del mercato immobiliare e del reddito delle famiglie in funzione della possibilità di poter acquistare sul mercato un’abitazione.

Mutuo sicuro con la polizza Axa Mps

Stipulare un mutuo ipotecario, magari per la prima casa, con importo erogato, condizioni, tasso di interesse ed importo della rata in linea con le proprie esigenze è molto importante, ma è altrettanto importante associare spesso al finanziamento immobiliare anche delle coperture assicurative specie se il mutuatario non è un lavoratore a reddito fisso, e comunque a protezione dei rischi e degli imprevisti negativi di natura temporanea o definitiva legati sia all’attività lavorativa, sia alla persona nella vita di tutti i giorni. Ebbene, con Banca Antonveneta, Istituto di credito controllato dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena, c’è la possibilità di poter associare in via opzionale alla stipula di un finanziamento immobiliare anche “AXA MPS Mutuo Sicuro Plus“, una copertura assicurativa in grado di offrire ampie protezioni per quel che riguarda in particolare il rischio di una variazione della capacità economica del mutuatario che possa comportare l’insolvenza, ovverosia il mancato pagamento delle rate del mutuo in via temporanea o definitiva.

Mutui: cresce l’incidenza, non le sofferenze

L’analisi del segmento dei mutui continua a fornire indicazioni positive rispetto allo stato dell’economia in un’Italia che, pur febbricitante, sta dimostrando di poter sopravvivere alla crisi economica mondiale anche meglio di tanti altri soggetti. Merito, indubbiamente, delle famiglie e della loro attitudine al risparmio piuttosto che all’indebitamento, dal momento che l’altro soggetto coinvolto, lo Stato, si dibatte invece in una crisi istituzionale che ne paralizza le decisioni (anche se il frangente particolarmente delicato suggerirebbe il comportamento opposto; ma questa è un’altra storia…). Quando la famiglia italiana media si indebita, emerge dalle analisi economiche, lo fa principalmente in un’ottica di investimento per il futuro piuttosto che per mantenere un tenore di vita superiore alle proprie possibilità.

I Mutui del Banco di Brescia

Sia per l’acquisto, sia per la ristrutturazione della casa, il Banco di Brescia, Istituto di credito controllato dal Gruppo bancario UBI Banca, propone alla propria clientela un ampio ventaglio di soluzioni di finanziamento immobiliare adatti ad ogni esigenza. Sei, in particolare, sono attualmente le tipologie di mutuo stipulabili con il Banco di Brescia: dal classico mutuo a tasso fisso, che protegge nel tempo da eventuali rialzi dei tassi di mercato, a quello a tasso variabile che permette di poter sfruttare le eventuali riduzioni del costo del denaro sul mercato, e passando per formule di mutuo più innovative e flessibili come il “Mutuo Prefix“, uno degli ultimi mutui pensati ed ideati da UBI Banca; ma c’è anche il “Mutuo Sempre Light“, il “Mutuo Formula Open” ed il “Mutuo Replay”.

Mutui USA, Obama al bivio: Freddie Mac e Fannie Mae da aiutare o privatizzare?

C’è un grosso dubbio che attanaglia il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e la sua amministrazione: aiutare o privatizzare? Perché è su questa dicotomia, ben più che sul rilancio dei colloqui di pace israelo-palestinesi (il classico espediente della politica: spostare l’attenzione da un problema ad un altro sperando che l’opinione pubblica si dimentichi, grazie al successo nella seconda missione, della polvere messa sotto lo zerbino nel primo caso), che si gioca il futuro del leader democratico, mai così debole come negli ultimi mesi sul “fronte interno”. Il sistema americano è molto semplice da interpretare: c’è un partito democratico dall’orientamento più “socialista”, per dirla all’europea, e uno repubblicano più “popolare”, sempre per utilizzare uno schema a noi vicino.

I mutui italiani a tasso fisso sono tra più cari d’Europa

E ti pareva. Scusate ma l’esternazione é stata spontanea. Tasse che sfiorano il 50%, debito pubblico che sale alle stelle, lavoro che manca e spettro della crisi le cui ombre ancora ci perseguitano. Come se non bastasse i giovani (e meno giovani) italiani che finalmente decidono di coronare il sogno di acquistare una casa e optano per il tasso fisso per una maggiore sicurezza, pagano interessi più altri rispetto agli altri cittadini europei. Il triste dato arriva direttamente dall’Abi, l’Associazione bancaria italiana che, in base agli ultimi calcoli sulle base di statistiche armonizzate del sistema europeo di banche centrali e relative ai tassi applicati a maggio 2010, rileva che il tasso fisso applicato sui mutui in Italia si attesta intorno al 4,61%, più caro di 60 punti base rispetto alla media dei tassi applicati dalle banche dell’area euro, in percentuali il 13% in più.