In calo le richieste di mutui

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Nel solo mese di febbraio la richiesta di mutui ha subito una battuta d’arresto ed è diminuito il numero degli aspiranti mutuatari.

La speranza è soltanto che si tratti dell’ultimo calo, del cosiddetto fondo del barile.

L’Eurisc, che è il sistema informazioni creditizia del Crif, mette insieme i dati sulle richieste di mutuo dei residenti in Italia. Dall’ultima ricerca si evince che la domanda di mutuo, a febbraio 2011 è calata del 48% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Un calo ancora più alto di quello registrato per il mese di gennaio, dove si era arrivati al -44%. Ad influire sui dati in questione sembra esserci stato il crollo fisiologico delle richieste di surroga e l’aumento vertiginoso degli spread che adesso è in controtendenza.

In effetti il passaggio dello spread da valori medi dell’1,3% al 3% ha reso meno conveniente i nuovi mutui, rispetto a quelli contratti già qualche anno addietro.

I prezzi molto cari di prodotti a tasso fisso ha fatto migrare tanti consumatori verso il tasso variabile, legato all’indice Euribor, dato in calo oggi e nei prossimi due anni. La percentuale di persone che scelgono il variabile è passata dal 40% al 53% dei richiedenti un mutuo.

Assofin, comunque, fa notare che anche le offerte di mutui da parte degli istituti di credito, sono diminuite e si registra a gennaio un calo del 56,6% dei flussi erogati su base annua.