Mutuo famiglia: nuova offerta Cariparma

Un mutuo a tasso variabile in offerta, per la casa, fino al 15 maggio 2011, con uno spread pari a solo lo 0,99%. E’ questa l’ultimissima proposta lanciata, in materia di finanziamenti ipotecari, da Cariparma, Istituto di credito del Crédit Agricole, che inoltre propone anche soluzioni di mutuo a tasso fisso; sono ben tre che risultano essere modulate in base alla durata del piano di ammortamento, e che prevedono un tasso che parte dal 4,40% per i finanziamenti ipotecari con durata fino a 20 anni. I mutui in “promozione” di Cariparma sono tra l’altro stipulabili non solo con la finalità di acquisto casa, ma anche ristrutturazione di immobili e trasferimento di mutui accesi ed in corso di pagamento presso altri istituti di credito. Secondo quanto recita un comunicato ufficiale emesso nei giorni scorsi da Cariparma, l’Istituto ha lanciato questi mutui in offerta al fine di soddisfare i bisogni reali delle famiglie in una fase come quella attuale che risulta essere caratterizzata da segnali di ripresa.

Mutui tra sospensioni e aumento dei tassi

Nel febbraio del 2010 in Italia è partita la moratoria sui mutui prima casa a favore delle famiglie in difficoltà; dopo oltre un anno dall’avvio della misura anticrisi, la moratoria è ancora aperta grazie ad una proroga in quanto la scadenza è stata spostata, salvo ulteriori proroghe, al 31 luglio del 2011. La proroga è chiaramente a favore di quelle famiglie in difficoltà con il mutuo prima casa che non si sono ancora avvalse dell’agevolazione, e che possono, così come previsto dal protocollo d’intesa ABI-Consumatori, ottenere il congelamento del pagamento delle rate del mutuo per un periodo pari a 12 mesi consecutivi. Si può dire che questa proroga è arrivata come una panacea per tante famiglie che ancora sono in difficoltà e che, tra l’altro, in questi ultimissimi mesi si sono ritrovati a pagare una rata più alta, per i mutui a tasso variabile, a causa dell’aumento del costo del denaro sui mercati.

Mutuo e cancellazione ipoteca, appello del CTCU

Il CTCU, Centro Tutela Consumatori Utenti, è tornato a lanciare un appello al Governo affinché venga reintrodotta la cancellazione semplificata e gratuita dell’ipoteca per i muto non fondiari così come previsto dalle Leggi Bersani. Per le cancellazioni delle ipoteche, a valere dal 2 gennaio del 2011, infatti, si deve ricorrere all’atto notarile, con conseguenti costi a carico del consumatore, se il finanziamento ipotecario è un mutuo non fondiario, mentre per i mutui fondiari la cancellazione semplificata e gratuita dell’ipoteca permane. Prima che il Governo modificasse quanto previsto dalle Leggi Bersani, infatti, a conclusione del piano di ammortamento del mutuo l‘ipoteca veniva cancellata in “automatico” in quanto era la stessa banca ad occuparsene.

Mutuo Arancio con il Conto Corrente Arancio

Per chi deve stipulare un mutuo, ma anche aprire un conto corrente dove andare a addebitare le rate mensili, può essere interessante una formula lanciata nelle scorse settimane da Ing Direct, ed ancora attiva, che può permettere di stipulare il prodotto Mutuo Arancio a tasso variabile con lo spread scontato dello 0,20%, ovverosia di 20 punti base; questo sconto, che significa andare a risparmiare un cifra non indifferente lungo tutta la durata del piano di ammortamento, si ottiene semplicemente andando a scegliere come conto corrente di addebito delle rate il Conto Corrente Arancio. Lo sconto dello 0,20% sullo spread, rispetto a quello definito in sede contrattuale, parte dalla terza rata mensile; il tutto a fronte della massima libertà di poter andare poi a scegliere anche un qualsiasi altro conto corrente bancario per l’addebito delle rate. Ma in tal caso, ovviamente, lo spread applicato sul Mutuo Arancio a tasso variabile sarà quello definito alla stipula nel contratto.

Mutuo Open della Banca Popolare di Bergamo

Un mutuo “aperto”, di nome e di fatto, che permette di poter scegliere, e quindi cambiare, il tasso di interesse ogni due anni. Si presenta così il “Mutuo Open“, il finanziamento ipotecario della Banca Popolare di Bergamo, Istituto di credito del Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari UBI Banca. Il Mutuo Open della Banca Popolare di Bergamo è quindi in tutto e per tutto un mutuo a tasso misto che offre, di volta in volta, ogni due anni, la possibilità di poter scegliere il tasso più conveniente in base alle condizioni di mercato vigenti nel dato periodo; ed il tutto, cosa che di certo non guasta, senza l’applicazione di alcuna spesa aggiuntiva a carico del mutuatario. Il Mutuo Open della Banca Popolare di Bergamo parte, per i primi due anni, con la formula del tasso fisso agevolato; dopodiché ogni due anni il contraente ha la massima libertà di scelta nell’optare per continuare a pagare il mutuo con la formula a tasso fisso, oppure optare, con cadenza di due anni in due anni, fino al termine del piano di ammortamento, per il pagamento con la formula del tasso variabile.

Mutuo BancoPosta a rata decrescente

A fronte di un tasso di interesse che resta costante per tutta la durata del piano di ammortamento, l’importo della rata, invece, tende a diminuire nel tempo. E’ questa la caratteristica principale del “Mutuo BancoPosta a rata decrescente“, il finanziamento ipotecario del Gruppo Poste Italiane che è stipulabile per diverse finalità, dall’acquisto della casa, alla surroga, e passando per la ristrutturazione, la sostituzione più liquidità, ma anche per sottoscrivere “Doppio Gusto“, la formula che contemporaneamente permette di surrogare il mutuo ed anche di finanziare lavori di ristrutturazione sull’immobile messo a garanzia. Il Mutuo BancoPosta a rata decrescente può essere stipulato con piani di ammortamento aventi una durata pari a 5, 10, 15, 20, 25 oppure 30 anni, mentre il tasso risulta essere indicizzato all’Irs, ovverosia al tasso fisso; la rata del mutuo è decrescente in quanto composta da una quota capitale che rimane costante, rata dopo rata, mentre la quota interessi tende ad diminuire lungo tutta la durata del piano di ammortamento.

Mutui a tasso variabile: euribor tre mesi in aumento

Nella prima decade del corrente mese di marzo 2011 il tasso euribor a tre mesi ha fatto registrare un valore medio pari all’1,14%. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che nel suo Outlook Mensile marzo 2011 ha inoltre rilevato come nello scorso mese di febbraio la media euribor si sia posizionata all’1,09% con un aumento pari a 7 punti base rispetto al mese di gennaio del 2011. La tendenza dell’euribor è quindi moderatamente crescente e presenta un margine di incremento più ampio, nello scorso mese di febbraio, con un +42 punti base, a livello tendenziale, ovverosia rispetto al mese di febbraio del 2010. Nel complesso c’è comunque da dire come l’euribor a tre mesi ai livelli attuali rimanga sotto la media storica ed ancora “appetibile” per la stipula di mutui ipotecari. Non a caso proprio l’ABI, con riferimento ai primi mesi del 2011, ha rilevato una dinamica sostenuta dei finanziamenti erogati dagli Istituti di credito alle famiglie. A livello regionale il primato, inoltre, spetta in termini di erogazioni alle Marche, Lazio, Abruzzo, Toscana e Campania.

Mutui casa: tassi fissi e variabili, come scegliere

Al fine di valutare ed analizzare i punti di vista, in materia di mutui, tra il sistema bancario ed i Consumatori, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha annunciato la partenza di un Tavolo permanente di dialogo con i Consumatori. In particolare, il Tavolo permetterà di porre all’attenzione iniziative congiunte che aiutino i privati e le famiglie a scegliere, in materia di finanziamenti ipotecari, tra i tassi fissi e quelli variabili. L’ABI ha aperto il Tavolo a tutte le diciassette Associazioni di Consumatori che aderiscono al CNCU, il Consiglio Nazionale Consumatori Utenti. Questo perché il mutuo è un prodotto che impegna la famiglia per diversi anni, ragion per cui secondo l’ABI è necessario lavorare insieme alle Associazioni dei Consumatori per far crescere, tra l’altro, anche la consapevolezza in merito a tutti quegli elementi che poi portano a scegliere tra il finanziamento ipotecario a tasso fisso e quello a tasso variabile.

Mutui casa: quando le banche rifiutano le erogazioni

Per ottenere un mutuo bisogna andare in banca e richiederlo. La procedura è più o meno lunga e, tecnicamente, viene definita come l’istruttoria che parte nel momento in cui il richiedente presenta tutta la documentazione richiesta. Questa documentazione viene analizzata dall’Istituto ed in base al mutuo ed alle caratteristiche richieste dal cliente, ad esempio l’importo, la durata ed il tipo di tasso, fornisce una risposta positiva o negativa. In caso di approvazione dell’istruttoria gli importi di mutuo, una volta arrivati dinanzi al notaio, vengono erogati in tempi molto brevi, mentre se l’istruttoria viene respinta di norma il richiedente deve andare a rivolgersi ad un’altra banca. Ma come mai gli istituti di credito a volte non accettano le erogazioni di mutuo? E’ colpa del cliente che non ha le credenziali ed il giusto merito creditizio, oppure possono intervenire anche altri fattori?

Mutuo online CheBanca! con 1.200 euro di sconto

CheBanca!, la Banca retail del Gruppo Mediobanca, ha lanciato proprio oggi, lunedì 14 marzo 2011, un’interessante promozione sui finanziamenti ipotecari, valida fino alle richieste entro il 31 maggio 2011, salvo proroghe, che può permettere di risparmiare fino a ben 1.200 euro di interessi. I prodotti di mutuo “ammessi” alla promozione sono i seguenti: “Mutuo Variabile“, “Mutuo Variabile Con CAP” e “Mutuo Fisso” di CheBanca!. Per approfittare della promozione ottenendo quindi uno sconto sugli interessi fino a 1.200 euro, occorre richiedere da oggi e fino e non oltre il 31 maggio del 2011 un mutuo di importo pari ad almeno 100 mila euro a fronte dell’addebito della rata sul Conto Corrente di CheBanca!; la stipula del prodotto deve poi avvenire entro e non oltre la data del 30 settembre del 2011.

Mutuo Swimm Stile Libero di Banca Marche

E’ a tasso variabile, e quindi con l’indicizzazione della rata sempre in linea con le condizioni di mercato; inoltre, la possibilità di scegliere la durata del piano di ammortamento fino a 30 anni rende la rata, in termini di importo, inferiore a quella normalmente pagata mensilmente per una casa in affitto. Si presenta così “Swimm Stile Libero“, il finanziamento ipotecario di Banca Marche che finanzia fino all’80% del valore dell’immobile ma con la contestuale possibilità, in presenza di garanzie aggiuntive, di poter ottenere anche fino al 100% del valore dell’operazione. La durata del Mutuo Swimm Stile Libero di Banca Marche, come sopra accennato, può essere estesa fino a 30 anni a patto però che alla scadenza del piano di ammortamento il mutuatario non abbia un’età superiore ai 75 anni; la cadenza di rimborso della rata può avere la cadenza classica, ovverosia mensile, oppure si può rimborsare con rate trimestrali o semestrali.

Mutuo per surroga ben gettonato dalle famiglie

Ad oggi il 18% delle richieste di mutuo ha come finalità quella della surroga, ovverosia il trasferimento del finanziamento ipotecario dalla vecchia alla nuova banca senza costi accessori così come prevedono le attuali Leggi vigenti. A rilevarlo con un’indagine è stato il Portale Mutui.it che, inoltre, ha messo in risalto come per i clienti bancari la surroga rappresenti una delle più importanti modifiche degli ultimi anni. Non a caso negli ultimi sei mesi il Portale ha rilevato un flusso di surroghe in aumento del 3% negli ultimi sei mesi rispetto allo stock di finanziamenti ipotecari complessivamente sottoscritti. Da questo punto di vista le famiglie più “virtuose” che chiedono la surroga sono quelle del Trentino Alto Adige, con una percentuale pari a ben il 31%; a seguire c’è il Friuli Venezia Giulia con il 29,2% e poi a ruota le Marche, la Sardegna, l’Emilia-Romagna e la Regione Veneto dove due famiglie su dieci quando chiedono un mutuo lo fanno proprio con il fine della portabilità. Da questo punto di vista, invece, i fanalini di coda sono la Regione Calabria e la Basilicata con percentuali al di sotto del 10%.

Mutuo fisso e variabile: rata destinata a crescere

Le recenti dichiarazioni ufficiali della Bce, la Banca centrale europea, hanno fatto letteralmente scattare l’allarme sui tassi di interesse per chi paga in Italia un mutuo a tasso variabile. La Bce non ha infatti escluso un aumento del costo del denaro già a partire dal prossimo mese di aprile, ragion per cui il mercato sta anticipando tale mossa e, di conseguenza, per le famiglie arriverà la “stangata“, ovverosia l’aumento dell’importo mensile della rata da pagare. Ma di quanto aumenterà? Ebbene, di sicuro un eventuale aumento dei tassi di interesse di riferimento della Bce non potrà non avere ripercussioni anche sull’euribor a tre mesi, ovverosia sul tasso interbancario con il quale di norma vengono agganciati in Italia i mutui a tasso variabile; ma a maggior ragione anche chi sta pagando un mutuo variabile indicizzato al tasso Bce deve purtroppo aspettarsi da qui a poche settimane un rincaro della rata.

Mutui: la crisi torna a mordere

Dopo parecchi mesi di ascesa e, quindi, di ottimismo per l’immobiliare, gli ultimissimi dati Istat sul mercato relativi al terzo trimestre del 2010, sono arrivati in Italia come una doccia fredda. Questo perché le compravendite immobiliari sono tornate a scendere e, di conseguenza, per i prossimi mesi potrebbero esserci ripercussioni negative anche sui mutui specie se si considera la dinamica rialzista dei tassi di interesse che negli ultimi giorni s’è fatta ancor più accentuata. Di conseguenza i Presidenti della Federconsumatori e dell’Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, sono tornati a ribadire la necessità che l’attuale Governo in carica torni ad occuparsi di risolvere i problemi delle famiglie piuttosto che occuparsi di temi quali la giustizia e le intercettazioni. Secondo le due Associazioni dei Consumatori, infatti, la crisi morde ancora così come dimostrano i dati Istat sulle compravendite immobiliari; inoltre, l’aumento del costo del denaro non potrà non andare a pesare negativamente sui bilanci familiari a causa dell’aumento dell’importo della rata mensile da pagare.