Acquistare casa, il tasso fisso rimane sempre più conveniente

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Al momento, c’è una sola certezza nel mercato immobiliare, ovvero che i tassi fissi presentano un costo più basso in confronto a quelli variabile. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che funzionano in modo completamente differenti. I tassi variabili, infatti, sono strettamente correlati all’andamento che caratterizza il costo del denaro a breve termine, mentre invece i tassi variabili si vanno a ricollegare all’andamento del costo del denaro a lunga durata.

Giusto per fare un esempio, un mutuo spalmato su 20 anni da 140 mila euro per poter comprare una casa che ha un valore pari a 200 mila euro, che è caratterizzato da un tasso fisso, comporta il pagamento di una rata che si aggira intorno a circa 834 euro, con un tasso effettivo pari al 3,8%.  Il tasso variabile, invece, si caratterizza per comportare un costo più basso nel momento in cui anche il costo del denaro si riduce. E non è proprio questo il momento storico, tra il boom dell’inflazione e le scelte intraprese da parte della Bce.