A cosa si deve il calo dei mutui

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Le richieste di mutuo continuano a scendere ma non sembra che stavolta il blocco del settore immobiliare possa legarsi in qualche modo alle imposte governative. Al centro di tutto, infatti, ci può essere soltanto la crisi. Un’analisi ragionata della situazione.  

Le persone che si presentano allo sportello di una banca per chiedere un mutuo, sono sempre di meno. Il panorama relativo al 2012, possiamo dirlo, è molto sconfortante. Basta osservare le richieste di mutuo fatte nei primi 11 mesi del 2012 per rendersi conto del calo visto rispetto allo stesso periodo del 2011: -43 per cento.

In general vuol dire che c’è stato un rallentamento del 50 per cento rispetto agli anni passati. Il resoconto in questione è tirato fuori dall’Osservatorio Crif. In futuro ci saranno dei miglioramenti. Questa considerazione positiva si trae dai dati relativi al mese di novembre, momento in cui il calo delle richieste di mutuo è stato meno consistente che nei mesi passati e si è assestato al -32 per cento.

Secondo gli analisi la flessione dell’indice generale risiede nella depressione delle domande di sostituzioni e surroghe che, per quanto risparmiose in termini generali, non propongono tassi convenienti. Per quanto riguarda la durata dei piani d’ammortamento, i più gettonati sono sempre i mutui a 25 e 30 anni.

Gli importi richiesti sono sempre minori.