Truffa Mutui Subprime: 8 banche sotto inchiesta

Spread the love

In principio era Goldman Sachs. Poi è arrivato il turno di Morgan Stanley, e subito dopo altri sei istituti sono finiti sotto la lente d’ingrandimento di Andrew Cuomo. Il procuratore generale di New York, in odore di governatorato per lo Stato, ha infatti aperto una nuova inchiesta che mira ad accertare la genuinità dell’operato di otto istituzioni finanziarie; oltre alle due già citate, sembra non mancare alcuno dei colossi del credito “globalizzato”: Ubs, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Credit Agricole e Merryll Lynch (quest’ultima è ora una divisione di Bank of America) ci sono tutti, quasi a voler dimostrare che c’era una prassi generalizzata atta a raggirare i risparmiatori.

Cuomo vuole veder chiaro rispetto alle modalità seguite dalle banche durante la preparazione di alcune operazioni finanziarie, in modo da capire se abbiano esercitato pressioni su alcune agenzie di rating per ottenere punteggi migliori nella valutazione dei derivati sui mutui. Il sospetto è che banche e agenzie abbiano agito di concerto: le une creando prodotti inaffidabili, “tossici” (così come vengono definiti sui giornali); le altre recensendo questi stessi prodotti in maniera esageratamente positiva per trarre in inganno i potenziali acquirenti. L’intento di Cuomo è lodevole, ma potrebbe evaporare trasformandosi in un mero processo di intenzioni (e costargli la poltrona da governatore…).

L’obiettivo dell’inchiesta è infatti quello di poter dimostrare la “combine” poco sopra descritta per ottenere un rating migliore per i mutui immobiliari impacchettati in prodotti derivati ad alto reddito (fino al 7, anche al 9%). In sostanza le banche impacchettavano questi Mutui Subprime, poi li vendevano senza difficoltà contando sulle recensioni positive, infine cominciavano a scommettere contro, con vendite speculative ad altissima leva che hanno portato i prodotti a valere zero in pochissimo tempo. Per ora, gli otto istituti incriminati si trincerano dietro un “No comment”: non vi sono infatti ancora posizioni ufficiali.