Come cambiano i nostri mutui in base alla Grecia

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La Grecia è vicina al default da diversi mesi ma finora ha ottenuto l’aiuto necessario dall’Europa per andare avanti e resistere nell’Eurozona. L’esperimento di “sopravvivenza” portato avanti a colpi di austerity, è stato maldigerito dalla popolazione che si è “vendicata” alle urne.

Adesso, mentre si profila un’uscita strategica della Grecia dalla moneta unica, si cerca di capire come cambierà l’economia italiana. In particolare c’interessa sapere, cosa succede a chi ha investito nel mattone se la Grecia resta in Europa o se al contrario torna al dracma.

Poniamo il caso che la Grecia esca dall’euro. Non ci saranno effetti sull’accesso al credito del mondo bancario perché la Banca centrale europea potrebbe continuare a garantire liquidità al sistema. Di fatto però le banche potrebbero far salire gli spread anche oltre il 3 per cento, al fine di garantirsi la liquidità necessaria in un momento critico.

Una situazione di questo tipo farebbe aumentare il costo dei mutui fissi e variabili man on cambierebbe niente per quelli già “firmati”.

Se per una decisione politica la Grecia restasse in Europa quindi decidesse di affrontare un periodo di risanamento anche abbastanza lungo, allora le condizioni che sono applicate oggi ai mutui non dovrebbero cambiare.

L’Euribor resterebbe sotto l’1 per cento e quindi chi ha contratto un mutuo prima del 2008 tirerebbe un sospiro di sollievo. Mentre chi deve comprare casa, dovrebbe fronteggiare l’aumento degli spread.