Si parla sempre di crollo dei mutui

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Il crollo del settore dei mutui non è una buona notizia per chi è ancora alla ricerca dell’istituto di credito più conveniente per il prestito di denaro. Infatti un crollo del settore non agevola l’abbassamento dei tassi applicati a mutui e prestiti. 

Il Crif, a gennaio, ha fatto una panoramica sul settore creditizio, analizzando la domanda di finanziamenti delle famiglie italiane. Il primo risultato non è troppo confortante, visto che si parla di flessione del 14 per cento dei mutui, che va ad aggiungersi al -42% registrato nel 2012.

I prestiti personali, invece, sembrano essere sempre gettonati, anche di più con un incremento delle richieste pari al 5 per cento.

In ogni caso cala la domanda di mutui e chi pensava che il 2012 fosse l’effettivo anno della crisi, adesso deve fare i conti con una situazione che non si preannuncia affatto facile da gestire. Rispetto a tutti i mesi di gennaio degli anni passati, il primo mese del 2013 è senz’altro il peggiore.

Molto dipende dalla fragilità dei lanci famigliari, con i nuclei che, anche mantenendo salda la posizione lavorativa, devono fare i conti con un potere d’acquisto diminuito. Ecco allora che è di fondamentale importanza l’allungamento dei piani d’ammortamento.

Lo sanno gli aspiranti mutuatari che, rispetto al 2011 hanno chiesto molti più finanziamenti trentennali.