Tante volte vi abbiamo suggerito, sempre a patto che fosse nelle vostre possibilità, di valutare l’ipotesi di un mutuo per l’acquisto di un’abitazione di proprietà; meglio se fosse stato per investimento, quindi in un’ottica di rivalutazione futura, e attraverso il ricorso attento alla selezione di un piano di rimborso che tenesse conto dell’andamento di mercato dei tassi di interesse. Tassi bassi, ai minimi storici sia l’Euribor che l’EuroIRS (parametri, rispettivamente dei finanziamenti variabili e fissi), dovrebbero incoraggiare chi ha una certa disponibilità economica e la tranquillità di poter contare su un’entrata fissa. Già, perché purtroppo è sufficiente che venga a mancare anche una sola di queste condizioni per cominciare a tremare…
Mutuo Capital Premium di Banca Etruria
Il livello di adeguatezza del capitale rappresenta, nell’ambito di Basilea 2, uno degli indicatori chiave al fine di poter ottenere un rating positivo. A ricordarlo è Banca Etruria che, affinché Basilea 2 non sia più un problema, ha ideato “Capital Premium“, il prodotto grazie al quale l’impresa può sia andare a migliorare il proprio capitale, sia migliorare il proprio rating. In questo modo viene favorito l’accesso al credito con la conseguenza che si hanno più possibilità di ridurre i costi e di poter finanziare la propria crescita. Mutuo Capital Premium di Banca Etruria è un prodotto che tiene conto della crescita dell’impresa e non a caso se l’impresa migliora il proprio margine di redditività della gestione caratteristica sul volume d’affari, allora lo spread annuo sul finanziamento applicato viene ridotto. Mutuo Capital Premium di Banca Etruria offre quindi vantaggi tanto all’azienda quanto ai soci a fronte di una capitalizzazione immediata ed una dilazione degli esborsi proprio da parte dei soci.
Mutui Intesa-SanPaolo: la linea Domus
Se dici casa, Intesa-SanPaolo risponde senza esitazione: “Domus”. Non certo per un revival di latinismo poco rispettoso di chi non conosce l’antica lingua, bensì perché al nome “Domus” risponde la linea di mutui proposti ai risparmiatori dalla banca, una delle più robuste e famose realtà d’Italia. Sono tante le soluzioni della gamma, tutte in grado di rispondere alle esigenze più disparate. Inoltre, con i propri mutui Intesa-SanPaolo non si limita ad offrire la soluzione del tasso fisso oppure l’ipotesi di un piano di ammortamento ad interesse variabile, bensì aggiunge l’opzione di una certa flessibilità. Ad esempio, alcuni mutui della linea Domus consentono, a determinate condizioni ma senza alcun costo aggiuntivo, di allungare o accorciare la durata del mutuo nel caso di rapporti a tasso variabile, oppure di posticipare il pagamento di alcune rate (opzione valida sia per i finanziamenti a tasso variabile che per i mutui a tasso fisso).
Mutuo prima casa: le agevolazioni comunali funzionano
Gli aiuti di natura pubblica sui mutui per la prima casa, a favore di giovani coppie e famiglie a basso reddito, rappresentano una formula di rilevante importanza sociale per permettere ed agevolare l’acquisto di immobili adibiti a prima casa ad uso residenziale. Non a caso in Provincia di Firenze, ed in particolare nel Comune di Calenzano, l’Amministrazione ha reso noto d’aver registrato un vero e proprio boom di domande relativamente proprio alle agevolazioni comunali sui mutui stipulati con la Cariprato, nell’ambito di una apposita convenzione, da parte dei nuclei familiari in affitto ma con finita locazione, i single di età inferiore ai 35 anni, e le giovani coppie. In particolare, la convenzione che il Comune di Calenzano ha stipulato con la Cariprato scade nel marzo del prossimo anno, e comunque ad esaurimento delle somme stanziante.
Mutui: Intesa-SanPaolo offre il check-up finanziario
Le previsioni sui tassi di interesse, formulate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa-SanPaolo, evidenziano una probabile fase di rialzo nel medio periodo. In un arco temporale molto lungo è però impossibile prevedere con certezza quali saranno gli scenari sui tassi di interesse. Ciò che invece è possibile affermare osservando le dinamiche degli anni passati è che nel corso della durata del finanziamento si dovrebbero presentare andamenti ciclici dei tassi, che potrebbero influenzare in maniera importante la sostenibilità delle rate a tasso variabile.
Mutuo pensionati e lavoratori pubblico impiego
Sia i pensionati, sia i dipendenti pubblici, in materia di finanziamenti ipotecari per la casa hanno una “corsia preferenziale” ed agevolata per quel che riguarda l’acquisto della prima casa adibita ad uso residenziale. Questo grazie all’Inpdap, l’Istituto nazionale di previdenza per dipendenti dell’amministrazione pubblica, che può offrire mutui a tassi particolarmente convenienti non solo al pensionato ed al dipendente della Pubblica Amministrazione, ma anche ai loro familiari. Rispetto ai costi di accesso ai finanziamenti ipotecari direttamente attraverso il canale bancario, con l’Inpdap c’è la possibilità di poter andare a stipulare mutui prima casa a tasso agevolato e con la formula del tasso fisso o del tasso variabile a fronte, comunque, di un importo di mutuo che non può superare il livello dei 300 mila euro.
Mutui: cresce in Italia il rischio insolvenze, tassi su
Vediamoci chiaro. È questo l’invito che devono essersi fatti gli alti responsabili della Banca d’Italia una volta preso atto, al termine della lettura di un accurato studio relativo all’impossibilità (o meno) di onorare il pagamento delle rate del mutuo da parte delle famiglie titolari di questo genere di finanziamento, che è in crescita il numero dei mutuatari che a un certo punto del piano di ammortamento si ritrovano in difficoltà tali da dover rinunciare a completare l’operazione, lasciando l’istituto che ha erogato loro il credito nella condizione di doversi prendere il bene facendolo così finire in portafoglio, dove sarà rivenduto a condizioni evidentemente meno convenienti.
Mutui ipotecari: aumenta la trasparenza bancaria
In materia di mutui ipotecari nei giorni scorsi, e per la precisione dallo scorso 3 dicembre 2010, è entrata in vigore nel nostro Paese un’importante novità, un insieme di norme sulla trasparenza bancaria che permetteranno e garantiranno una maggiore tutela per il consumatore e per le famiglie. Trattasi, nello specifico, di norme legate al cosiddetto “ius variandi” nei contratti bancari, da quelli sul conto corrente ai prestiti e passando proprio per i mutui ipotecari. In pratica con lo “ius variandi” una banca poteva in corso d’opera andare a modificare le condizioni contrattuali, quasi sempre a sfavore del consumatore; adesso, in particolare per i mutui, questi inaspettati cambi in corsa da parte dell’Istituto di credito, per Legge, non ci potranno essere più. Questo significa che sui finanziamenti ipotecari il tasso di interesse fissato alla stipula con il contratto non potrà essere più toccato.
Mutui: Italia ferma, ma attenta; boom delle seconde case
Scattata la foto al mercato europeo dei mutui, vista più nel dettaglio la situazione italiana, siamo ora pronti a lanciarci nell’analisi approfondita di quest’ultima, se non altro perché è quella che ci riguarda più da vicino. Non illudiamoci però che, fatta questa, sia possibile ritenersi più tranquilli: l’inquinamento, anche nel settore dei finanziamenti per l’acquisto di immobili, non rimane limitato entro i confini nazionali, bensì nel mercato globale può portare a situazioni di dissesto che rischiano di ripercuotersi sul mondo intero. Però anche il fatto di cominciare a fare la nostra parte può aiutare l’intero sistema a non ripetere gli errori del passato… Detto questo, comunque, torniamo all’argomento dell’erogazione di mutui in Italia.
Mutuo 100% con la polizza assicurativa fideiussoria
Acquistare la casa con un finanziamento ipotecario in grado di poter andare a finanziare il 100% dell’operazione e, quindi, senza mettere sul piatto una quota in liquidità che spesso le famiglie, visti i tempi, non hanno, e che altrettanto spesso porta le famiglie a rinunciare a coronare il sogno della casa. Stiamo chiaramente parlando di quello che in gergo viene definito come il “Mutuo 100%“, e che sempre più di rado viene proposto e concesso dagli Istituti di credito. Attualmente, infatti, le banche concedono mutui fino e non oltre l’80% del valore dell’immobile, ragion per cui per comprare o ristrutturare casa bisogna avere in liquidità l’altro 20% unitamente, se previste, a tutte le altre spese accessorie che spaziano dall’istruttoria agli oneri del notaio e passando per l’imposta sostitutiva.
Mutui. Europa, che fiducia: irrigidimenti scomparsi. La situazione italiana
Sembra essere ufficialmente cominciata la stagione della fiducia, se non altro sul mercato dei mutui. Che sia una bella notizia, dopo che la fiducia è stata per lunghi anni accordata a chiunque e le conseguenze di questa dabbenaggine si siano viste con il crollo dei mutui subprime USA che ha trascinato il sistema economico mondiale sull’orlo del baratro, è tutto da stabilire: bisognerebbe sapere come hanno preso ad operare le banche di tutto il mondo, visto che gli studi asseriscono che le italiane siano in materia tra le più virtuose (e quindi, almeno da questo punto di vista, possiamo stare tranquilli). Di certo, in questa situazione gongolano i costruttori edili e i risparmiatori intenzionati ad investire nell’acquisto di un’abitazione di proprietà, dal momento che gli irrigidimenti nei prestiti alle famiglie sono scesi su scala europea a quota 0%, dal 10 riscontrato nei due trimestri precedenti.
Mutuo casa: il mattone aiuta a resistere alla crisi
Anche l’acquisto della casa, e quindi l’investimento nel mattone, magari con un mutuo, rappresenta per gli italiani un’ancora al fine di resistere alla crisi. Questo è quanto, tra l’altro, è emerso dal 44-esimo Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese nel capitolo inerente “La società italiana al 2010“. Per quel che riguarda il risparmio familiare, il Censis nel complesso ha rilevato un uso stagnante con destinazione prevalente in liquidità, nel mattone, come accennato, e nelle polizze. Sono questi infatti i “porti sicuri” nei quali le famiglie si rifugiano per far fronte alla congiuntura macroeconomica e finanziaria sfavorevole; basti pensare che nei primi tre mesi del corrente anno in Italia, rispetto allo stesso periodo del 2008, i mutui erogati hanno fatto registrare un incremento del 10,1% a fronte di un controvalore concesso pari a complessivi 252 miliardi di euro.
Mutui, Variabili e Fissi pari nel 2014
Il quadro cambia, di nuovo. In realtà, la situazione registra evoluzioni ormai imprevedibili, specie perché non sono così tanti gli scenari di crisi preventivabili nonostante siano tante le situazioni di precarietà del debito, pubblico e privato; Irlanda docet. In conclusione, le difficoltà dell’economia ed una ripresa che stenta a prendere velocità sono i principali fattori di inversione dell’Euribor, ossia quel tasso cui le banche si prestano capitali che viene utilizzato in Italia per indicizzare i valori degli interessi dei mutui a tasso variabile. C’era stata, ne avevamo dato conto, una lenta ma inesorabile ripresa del valore, tanto da lasciar supporre che già dal 2012 i mutui a tasso fisso sarebbero stati più convenienti rispetto a quelli variabili.
Mutuo Arancio online
Si richiede direttamente online, con pochi click, il tasso offerto è tra i più competitivi del mercato dei finanziamenti ipotecari in Italia, ed è a zero spese accessorie. Si presenta così il Mutuo Arancio di Ing Direct, uno dei finanziamenti ipotecari che, innanzitutto, come accennato, spicca per le zero spese di istruttoria, di perizia, per la gestione e per l’incasso della rata. Sono tre, in particolare, le formule di Mutuo Arancio proposte da Ing Direct: Mutuo Acquisto per comprare la prima o la seconda casa; Mutuo Rottamazione per sostituire il mutuo acceso presso altre banche con un finanziamento ipotecario Ing Direct; Mutuo + Soldi che è la formula che permette contestualmente di trasferire il mutuo in Ing Direct ed ottenere liquidità aggiuntiva. Avvalendosi, per la sostituzione, della surroga, allora così come prevede la Legge a carico del mutuatario non vengono applicate neanche le spese notarili così come le spese di trasferimento del debito residuo dalla vecchia banca sono pari a zero.