Mutuo: come si calcola l’importo massimo da poter richiedere

Una delle principali domande che si fanno tantissime persone nel momento in cui hanno intenzione di fare richiesta per un mutuo è ovviamente quella relativa all’importo massimo a cui si può puntare. In poche parole, qual’è l’importo di denaro che si può effettivamente chiedere alle banche.

Mutuo prima casa: ecco i requisiti da rispettare per i giovani

Lo scopo del Governo, con la nuova misura del mutuo prima casa, è quello di rendere molto più snello il percorso burocratico per i giovani che hanno l’obiettivo di comprare una casa. Lo scopo, di conseguenza, è in modo particolare quello di dare adeguato sostegno ai lavoratori precari che, per colpa dei riflessi dell’emergenza pandemica, difficilmente tendono a comprare una casa, preferendo piuttosto una soluzione molto più conveniente restare a casa dei genitori e continuare a vivere con loro.

prima casa

Mutui, rate sospese per l’intero anno 2021: tutte le novità

Una delle ultime e più interessanti novità è rappresentata dal fatto che le rate dei mutui potranno sospendere per tutto il 2021, fino alla fine dell’anno. Si tratta di una misura che è stato possibile mettere in atto grazie al decreto legge sostegni-bis. La sospensione, è fondamentale mettere in evidenza, non va ad attivarsi in via del tutto automatica, e la cui richiesta di conseguenza porterà un notevole aumento degli interessi che si dovranno pagare.

Mutuo di scopo: di cosa si tratta e quali sono le principali caratteristiche

Secondo quanto è previsto dalla Cassazione, c’è un fattore che può essere preso come punto di riferimento per poter distinguere il mutuo di scopo dal mutuo fondiario. Infatti, stando a quanto è previsto da parte della Cassazione, serve individuare l’esistenza di un interesse in riferimento all’uso del denaro che verrà erogato non solamente in relazione al mutuante, ma anche in capo al mutuatario. Nel caso in cui tale interesse dovesse essere mancante, soprattutto in riferimento alla banca mutuante a tale obiettivo, sul mutuatario non vige alcun tipo di obbligo particolare di dover destinare le somme che sono state erogate.

Mutui italiani, tassi più favorevoli in queste città rispetto a dieci anni fa

Proviamo a scoprire insieme quali sono le città italiane che presentano il mutuo più vantaggioso in confronto a una decina di anni fa. Nel corso degli ultimi dieci anni, i ribassi dei prezzi immobiliari, ma pure l’andamento dei tassi riguardanti i mutui hanno portato a un notevole risparmio per tutti coloro che scelgono di comprare una casa.

Mutui per i giovani, ecco la nuova idea del Governo Draghi

In base a quanto è stato diffuso da parte di Open, ecco che si dovrebbe affacciare sulle novità legislative italiane una nuova misura decisamente premiante per i giovani in riferimento ai mutui. Si tratta di una soluzione che si adatta alla perfezione per gli under 35, anche se in realtà lo stanziamento va ancora definito nel suo importo preciso: per quanto concerne gli addetti ai lavori, però, c’è da mettere in conto quantomeno 400 milioni di euro.

Tasso fisso mutui, il trend positivo sta continuando

Anche se l’Eurirs ha fatto registrare un aumento decisamente lieve nel corso degli ultimi mesi, il mutuo a tasso fisso prosegue ad avere un certo fascino, mentre il Taeg resta sempre su dei livelli decisamente ridotti. Si tratta delle conseguenze della Bce che, nel corso del suo ultimo incontro, ha di fatto detto sì ad una politica decisamente accomodante.

Coronavirus, ecco quali sono le conseguenze sui mutui

Come ormai abbiamo ben imparato a comprendere il Coronavirus ha portato un gran numero di conseguenza sull’economia e sul commercio non solo dell’Italia, ma ovviamente un po’ di tutto il mondo. Dal punto di vista delle compravendite immobiliari, non serve certamente essere degli esperti per notare come il 2020 sia stato un anno veramente complicato. È stato registrato un calo del 20% in confronto all’anno precedente, ovvero qualcosa come 100 mila compravendite in meno.

Richiedere un mutuo, ecco quali sono i documenti che servono

Per poter ottenere un mutuo, è importante che vengano presentati dei documenti ben precisi. In questi casi, la banca può accettare e garantire la concessione del mutuo solo ed esclusivamente aver attentamente verificato la situazione non solo economica, ma soprattutto reddituale di chi fa tale richiesta.

Quando si parla dei mutui, si fa riferimento a un contratto che spesso viene stipulato per portare a termine l’acquisto di un’abitazione. Serve, come detto in precedenza, soddisfare dei requisiti ben precisi. La banca, di conseguenza, deve avere tutti i dati necessari per poter effettuare una valutazione corretta e onnicomprensiva della situazione sia economica che reddituale.

Mutuo a tasso fisso, ecco perché non è più vantaggioso

Il progressivo aumento dei tassi di interesse, che sono nuovamente tornati a volare verso l’alto, sta condizionare in maniera decisamente importante l’intero mercato dei mutui ed è abbastanza facile intuire come, a farne le spese, saranno ovviamente le famiglie.

mutui

Surroga del mutuo. E se fosse il momento giusto?

Accendere un mutuo non è mai una scelta da prendere a cuor leggero. Numerose sono le valutazioni da fare, tassi di interesse e garanzie richieste. Insomma, una lunga trafila di attività necessarie per poter rispondere ad un’esigenza personale. Tra le motivazioni che possono portare alla decisione di richiedere un mutuo potrebbe esserci l’acquisto di una casa.

Surroga del mutuo
Surroga del mutuo

Rincaro affitti: meglio scegliere il mutuo?

L’amletico dubbio tra l’affitto e il mutuo si risolve a favore dell’affitto. Almeno è questo che rivela un recente studio di Immobiliare.it che ha analizzato le preferenze degli italiani sulla casa. Ma se avete la possibilità, meglio scegliere il mutuo di oggi, che si avvantaggia dei tassi più bassi di sempre.

affitto

Lo abbiamo scritto mille volte. I tassi sui mutui sono al minimo storico, e la tendenza continuerà ancora per molto, perché la Bce ha annunciato un ulteriore taglio e una nuova iniezione di liquidità per aiutare le banche e l’economia europea.

Ma lo studio di Immobiliare dice che gli italiani continuano a preferire l’affitto, ma si può anche valutare la situazione come una costrizione. Incrociando i dati con gli studi sul lavoro infatti, si scopre che in Italia è drammaticamente aumentato il precariato, e questa situazione potrebbe costringere molti alla locazione, piuttosto che all’acquisto.

Questo spiegherebbe perché, con i mutui a costi irrisori, si continua a preferire l’affitto. Ma un’ulteriore analisi dello studio redatto da Immobiliare.it porta anche ad altre considerazioni.

L’analisi dello studio

Nel dettaglio infatti, lo studio analizza i prezzi di diverse tipologie di affitto, per scoprire che al di là dell’aumento medio del 4,3% in tutta Italia, dall’inizio dell’anno, quelli che hanno subito i rincari maggiori, sono determinate categorie.

L’affitto medio di una stanza è di 392 euro al mese, con aumenti del 13,2% nei capoluoghi di provincia. Per gli appartamenti, l’aumento è superiore alla media nei capoluoghi di provincia, corrispondente al 4,5%.

Le categorie maggiormente penalizzate sono gli studenti fuori sede, i turisti e i locatari a breve-medio termine.

Ma lo studio conclude anche che il rincaro è dovuto ad un aumento di domanda, nei primi mesi dell’anno. Questo aumento, sempre secondo lo studio, dipende da una cambiata mentalità dei giovani italiani, più propensi a trasferirsi e a lasciare la famiglia. Gli italiani quindi non sarebbero più mammoni.

Ma d’altra parte, la crisi economica e la disoccupazione, hanno anche spinto i giovani italiani ad un’emigrazione di massa come non si vedeva da decenni. Molti si sono trasferiti all’estero, tanti cercano fortuna lontano da casa, anche in Italia.

Mutui a tasso negativo? In Nord Europa: il caso danese

jyske bank

I mutui a tasso negativo sono il sogno di tutti i clienti della banca, e sembra che in Nord Europa, e in Danimarca in particolare, il sogno si stia avverando. Le banche, da quelle parti, stanno andando verso la direzione che i clienti desiderano. Molti parlano di attenzione alle esigenze di risparmio dei propri clienti, da parte degli Istituti di credito, ma probabilmente si tratta solo di una strategia commerciale, per far riprendere il mercato che ultimamente sta mostrando segnali di cedimenti, in tutto il mondo.

Non a caso, la BCE ha deciso di riprendere i suoi programmi di immissione di liquidità e contenimento dei tassi, e la Federal Reserve americana ha appena tagliato il costo del dollaro. E così i danesi, in particolare, si trovano a pagare mutui senza interessi o con interessi negativi.

Il caso danese

Il caso danese è racchiuso tutto in un nome, Jyske Bank, una banca che ha deciso di offrire mutui ipotecari a tasso negativo. Il mutuo ipotecario è quello classico che si aggira, o supera, l’80% del valore immobiliare.

La Jyske Bank ha deciso di offrire mutui anche al 100% con l’applicazione di un tasso del -0,5%. In questo modo, il mutuatario si troverà a rimborsare una somma che è addirittura inferiore a quella concessa dalla banca in sede di erogazione.

In questa banca dunque, nel tempo potrete addirittura risparmiare qualcosina, ovvero pagare il mutuo, meno di quanto avrete pagato la casa. Una sorta di regalo, da parte della banca, che a molti pare impossibile. In realtà, come accennato prima, la banca deve far fronte al momento economico poco favorevole, e quindi interessi zero è pur sempre meglio che non “lavorare” affatto.

La banca, in realtà, si “accontenterebbe” delle varie commissioni, guadagnando meno, ma aumentando in questo modo la propria clientela in una strategia di lungo termine. In questo modo si metterebbe al riparo da eventuali default, diversificando e fidelizzando la sua clientela.

In Danimarca, in particolare, il valore degli immobili sta aumentando, ma diminuiscono le richieste di mutuo, proprio a causa dell’aumento dei prezzi. Per questo la banca ha deciso una strategia nuova, a lungo termine, che garantisca, spera la banca, il mantenimento delle richieste dei mutui.

Quanto dobbiamo pagare di spese d’istruttoria e perché

istruttoria

Quando si compra una casa ci sono tutta una serie di passi legali da fare, e anche di spese, che non riguardano solo il rimborso del finanziamento e i relativi interessi. Ci sono infatti delle altre spese, di perizia e d’istruttoria, da mettere in conto.

Oggi, alcune banche offrono di pagare le spese, per attirare più clienti, ma sono ancora relativamente poche. Quindi queste spese devono essere calcolate, per non avere sorprese. Non tanto sull’entità dei costi, che rispetto al mutuo sono bassi, ma per non avere sfiducia nel rapporto con la banca.

Anche se rispetto all’entità di un mutuo, e spese di istruttoria sono relativamente basse, non vanno comunque sottovalutate.

Le spese

Quando stipulate un mutuo avrete dunque le spese che vi consentiranno di accendere il mutuo. L’istruttoria serve proprio a avviare la pratica, e il loro pagamento può diventare importante. A volte queste spese possono essere eccessive, e vanno quindi incluse.

Se in alcuni casi le spese sono fisse, nella maggior parte delle compravendite, le spese di istruttoria possono variare tra lo 0,5 e l’1% dell’intero mutuo. Quando si paga una spesa fissa, questa in genere varia tra i 180 e i 300 euro. Come detto, alcune banche preferiscono pagare di tasca propria questa spesa, per agevolare il cliente.

Poi ci sono le spese di perizia, altra voce consistente, che può portare il conto totale in alto. Anche in questo caso, alcune banche offrono questa spesa. In genere si tratta delle banche che operano online, e hanno costi minori rispetto a quelle classiche.

La perizia è fondamentale per accertare la bontà della compravendita. Bisogna infatti accertare che sull’immobile non pensano procedimenti per abusi, e che al catasto ogni documento sia in ordine. Il tutto costa circa 300 euro, aggravate dall’Iva e da altri costi, che aumentano a seconda delle spese di accertamento. Queste spese dipendono dal professionista che opera l’accertamento. Se il viaggio risulta scomodo e lungo, le spese possono aumentare.

Sul mutuo dovrete calcolare anche i costi assicurativi, obbligatori in questi casi, e poi quelli notarili. Il notaio è certamente il costo più alto, visto che per una stipula potreste sborsare migliaia di euro, almeno 2000, aggravate dalle tasse.