Mutuo e Surroga: Chi, Dove e Perché

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La crisi economica punisce i più pigri e premia le persone più intraprendenti. Piaccia o meno, è questo il dato di fatto che emerge da una serie di dati, non ultimi quelli relativi alla surroga dei mutui. Prevista dal “decreto Bersani” sulle liberalizzazioni, la surroga è la possibilità di trasferire il proprio mutuo a una nuova banca che offre condizioni ritenute migliori dal risparmiatore, in un’ottica che mira ad abbattere i prezzi al consumo favorendo logiche concorrenziali. Orbene: se prima della crisi, ormai considerata uno storico spartiacque al pari di qualche grave conflitto del passato o della caduta del Muro di Berlino, era facile “adagiarsi” sul proprio mutuo senza porsi il problema di cercarne uno migliore, dal momento che le cose andavano bene; oggi è sempre più importante la platea di coloro i quali continuano a chiedere preventivi di nuovi mutui “sostituenti”, specialmente attraverso internet.

La rivoluzione si chiama mutui.it, un portale che consente di confrontare con pochi clic numerose soluzioni per scegliere quale sia la più adatta senza doversi sottoporre a massacranti sessioni di ricerca “sul campo”. Se a questa innovazione tecnica aggiungete che c’è una maggiore predisposizione all’infedeltà rispetto alle banche, nel senso che ormai è caduto il tabù dell’immutabilità delle proprie soluzioni di investimento, avrete spiegato il perché del fatto che il 18% delle richieste di mutui, oggi in Italia, sono per surroghe.

Come spiega Alberto Genovese, operatore di mutui.it: “La surroga è un’opportunità importante, sia per gli Istituti di Credito sia per i sottoscrittori, e la crescita che vive questo tipo di prodotto lo dimostra”. Secondo i dati resi noti da mutui.it, a guidare la classifica delle regioni più propense rispetto a questo genere di pratica c’è il Trentino-Alto Adige, seguito dal Friuli e dalle Marche: nelle prime due regioni in particolare, le surroghe sono circa il 30% dei mutui stipulati negli ultimi tempi.